Africa Eco Race 2022, tappa 3: seconda vittoria per Gerini su Husqvarna
Procede bene l’Africa Eco Race 2022 per Maurizio Gerini, che oggi ha centrato la sua seconda vittoria di tappa su Husqvarna. Al contrario, lo stage odierno ha visto patire Alessandro Botturi per un problema alla sospensione della sua Yamaha Ténéré 700
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Off-Road
Gerini trionfa di nuovo
Una prova speciale di 466 chilometri e 60.45 di trasferimento. I 526.34 chilometri complessivi della terza tappa dell’Africa Eco Race 2022, da Tagounite ad Assa, si sono rivelati meno impegnativi del previsto. A conquistare la vittoria di giornata è stato Maurizio Gerini, al suo secondo successo di questa quattordicesima edizione: due tappe su tre vinte per il pilota ligure del team Solarys.
Dopo due ottime giornate, sono invece iniziati i guai per Alessandro Botturi. La sua Yamaha Ténéré 700, infatti, al rifornimento è arrivata con qualche problema alla sospensione, che il campione di Lumezzane ha cercato di risolvere come possibile, riuscendo a proseguire fino al traguardo dove è arrivato con la nona posizione. Botturi ora è sesto in classifica generale con un ritardo di 2 ore e 14 minuti dal primo.
Tornando al pilota Husqvarna, partito questa mattina dalla quarta posizione, Gerini ha raggiunto Botturi sulle dune dell’Erg Chegaga e poi ha viaggiato con Stefan Svitko fino alla fine della speciale, alternandosi in testa con lo slovacco. Alle loro spalle Xavier Flick, che questa mattina ha pagato cara la sua poca esperienza su questa disciplina. “Ieri sera ho inserito il codice sulla mia strumentazione ma non ho validato l’operazione e quindi, quando stamattina sono partito, le indicazioni non erano quelle giuste”.
Il francese non ha trovato il punto di partenza a 4 chilometri dal bivacco e si è perso seguendo alcune moto che invece erano quelle del raid. Si è reso conto di essere fuori traccia solo dopo aver visto i piloti passare. Leggerezza che gli è costata quasi 10 minuti di ritardo e di penalità.
Ciononostante, Flick ha mantenuto la terza posizione nella classifica generale, che ora vede Maurizio Gerini in testa con un vantaggio di 2’43” su Svitko e oltre mezz’ora su Flick, che precede Pal Anders Ullevalseter di quasi 30 minuti. Il norvegese oggi ha perso moltissimo tempo a causa di un errore di navigazione non grave, ed è stato "salvato" da Pol Tarres, che lo ha trovato e aiutato a ritrovare la traccia corretta.
Lo spagnolo del team Yamaha, anche lui su Ténéré 700, è particolarmente soddisfatto della sua gara odierna, conclusa con una quarta posizione: “Ho viaggiato al 90 per cento solo e ho navigato bene, senza commettere errori. Ho trovato Botturi fermo ma mi ha detto di continuare perché non potevo aiutarlo in alcuna maniera; mi ha chiesto se il mio monoammortizzatore andasse bene e io ho risposto sì. Poi ho trovato Ullevalseter che mi ha fermato e mi ha chiesto dove fossimo. A quel punto gli ho detto di seguirmi e siamo arrivati al traguardo insieme”.
In seguito a questa disavventura, dopo solo tre giorni di gara Ullevalseter si ritrova con un ritardo di un’ora e 24 minuti dal primo, e il suo umore comprensibilmente non è dei migliori.
Grazie all’orario non troppo avanzato, non hanno riscontrato particolari problemi sulle dune, oggi, gli altri italiani in gara: 11ª piazza per Francesco Puocci e 14ª per Wolfang Piccardo, che ha preceduto Massimiliano Guerrini, 16º; il gruppetto formato da tre italiani, Lucio Belluschi, Stefano Chiussi e Paolo Bellini occupa, invece, le posizioni comprese fra il 18° e il 20° posto.
Il caldo di questo mese di ottobre, infatti, sta cambiando moltissimo la morfologia del terreno e le dune ieri, al briefing della sera, erano state annunciate molto impegnative per oltre dieci chilometri.
“Invece, quando siamo passati era ancora mattina presto e la sabbia teneva bene” ha ammesso Gerini al traguardo, “Una zona bellissima che non conoscevo del Marocco e mi sono davvero divertito moltissimo”.
Domani l’Africa Eco Race 2022 scenderà ancora a sud e si comincerà a spostare verso ovest. La quarta tappa da Assa a Reimz El Quebir misurerà 455 chilometri e mezzo, tutti di prova speciale. Niente trasferimento domani, ma solo tratto cronometrato.
Una prova speciale di 466 chilometri e 60.45 di trasferimento. I 526.34 chilometri complessivi della terza tappa dell’Africa Eco Race 2022, da Tagounite ad Assa, si sono rivelati meno impegnativi del previsto. A conquistare la vittoria di giornata è stato Maurizio Gerini, al suo secondo successo di questa quattordicesima edizione: due tappe su tre vinte per il pilota ligure del team Solarys.
Dopo due ottime giornate, sono invece iniziati i guai per Alessandro Botturi. La sua Yamaha Ténéré 700, infatti, al rifornimento è arrivata con qualche problema alla sospensione, che il campione di Lumezzane ha cercato di risolvere come possibile, riuscendo a proseguire fino al traguardo dove è arrivato con la nona posizione. Botturi ora è sesto in classifica generale con un ritardo di 2 ore e 14 minuti dal primo.
Tornando al pilota Husqvarna, partito questa mattina dalla quarta posizione, Gerini ha raggiunto Botturi sulle dune dell’Erg Chegaga e poi ha viaggiato con Stefan Svitko fino alla fine della speciale, alternandosi in testa con lo slovacco. Alle loro spalle Xavier Flick, che questa mattina ha pagato cara la sua poca esperienza su questa disciplina. “Ieri sera ho inserito il codice sulla mia strumentazione ma non ho validato l’operazione e quindi, quando stamattina sono partito, le indicazioni non erano quelle giuste”.
Il francese non ha trovato il punto di partenza a 4 chilometri dal bivacco e si è perso seguendo alcune moto che invece erano quelle del raid. Si è reso conto di essere fuori traccia solo dopo aver visto i piloti passare. Leggerezza che gli è costata quasi 10 minuti di ritardo e di penalità.
Ciononostante, Flick ha mantenuto la terza posizione nella classifica generale, che ora vede Maurizio Gerini in testa con un vantaggio di 2’43” su Svitko e oltre mezz’ora su Flick, che precede Pal Anders Ullevalseter di quasi 30 minuti. Il norvegese oggi ha perso moltissimo tempo a causa di un errore di navigazione non grave, ed è stato "salvato" da Pol Tarres, che lo ha trovato e aiutato a ritrovare la traccia corretta.
Lo spagnolo del team Yamaha, anche lui su Ténéré 700, è particolarmente soddisfatto della sua gara odierna, conclusa con una quarta posizione: “Ho viaggiato al 90 per cento solo e ho navigato bene, senza commettere errori. Ho trovato Botturi fermo ma mi ha detto di continuare perché non potevo aiutarlo in alcuna maniera; mi ha chiesto se il mio monoammortizzatore andasse bene e io ho risposto sì. Poi ho trovato Ullevalseter che mi ha fermato e mi ha chiesto dove fossimo. A quel punto gli ho detto di seguirmi e siamo arrivati al traguardo insieme”.
In seguito a questa disavventura, dopo solo tre giorni di gara Ullevalseter si ritrova con un ritardo di un’ora e 24 minuti dal primo, e il suo umore comprensibilmente non è dei migliori.
Grazie all’orario non troppo avanzato, non hanno riscontrato particolari problemi sulle dune, oggi, gli altri italiani in gara: 11ª piazza per Francesco Puocci e 14ª per Wolfang Piccardo, che ha preceduto Massimiliano Guerrini, 16º; il gruppetto formato da tre italiani, Lucio Belluschi, Stefano Chiussi e Paolo Bellini occupa, invece, le posizioni comprese fra il 18° e il 20° posto.
Il caldo di questo mese di ottobre, infatti, sta cambiando moltissimo la morfologia del terreno e le dune ieri, al briefing della sera, erano state annunciate molto impegnative per oltre dieci chilometri.
“Invece, quando siamo passati era ancora mattina presto e la sabbia teneva bene” ha ammesso Gerini al traguardo, “Una zona bellissima che non conoscevo del Marocco e mi sono davvero divertito moltissimo”.
Domani l’Africa Eco Race 2022 scenderà ancora a sud e si comincerà a spostare verso ovest. La quarta tappa da Assa a Reimz El Quebir misurerà 455 chilometri e mezzo, tutti di prova speciale. Niente trasferimento domani, ma solo tratto cronometrato.
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