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Africa Eco Race 2020, tappa 10 - È la volta buona per Gritti

Il bergamasco vince la ss10, neutralizzata dopo 250 km per la mancanza di copertura da parte degli elicotteri. Il forte vento ha limitato la visibilità e causato diverse cadute, con Stephen McEwan trasportato con urgenza a Nouakchott. Botturi mantiene 2 minuti su Ullevalseter, Lucci consolida il terzo posto
Doveva essere una prova lunga e difficile, ma la ss10 si è trasformata in un mezzo incubo anche se è stata accorciata a 250 km dopo che i primi avevano raggiunto il refueling. Le condizioni di visibilità alla decima tappa dell'Africa Eco Race si erano mostrate subito critiche, già nel trasferimento da Tidjikja a El Kouaz, per l'apertura della speciale. L'Africa Eco Race non era mai arrivata così all'interno del territorio mauritano ed è stato un vero peccato che la prova abbia subito una neutralizzazione, ma non c'erano molte alternative disponibili per gli organizzatori. Quattro incidenti ed entrambi gli elicotteri impegnati nel trasporto dei feriti hanno sostanzialmente imposto la chiusura anticipata dei giochi, con gli equipaggi che hanno proseguito in trasferimento fino al bivacco di Idini. Il ferito più grave si chiama Stephen McEwan, è di nazionalità inglese e la sua caduta ha richiesto l'elitrasporto fino a Nouakchott, dove precauzionalmente il pilota è stato indotto al coma farmacologico.

Dopo Botturi e Lucci tocca a Gritti
Vittoria per Giovanni Gritti, il bergamasco si toglie finalmente una soddisfazione piena dopo un paio di secondi posti e una prima settimana piuttosto sfortunata e risale fino al decimo posto nella generale. Al traguardo ha preceduto Ullevalseter, Lucci e Botturi, con il toscano che può ormai accarezzare un terzo posto quasi in cassaforte, grazie ai 9 minuti di vantaggio su Poskitt. Il Bottu dovrà invece penare ancora un giorno: il margine su Ullevalseter è di appena 2'04”. “Mentalmente la fatica si sente – spiega il bresciano-. I giorni di gara iniziano a essere tanti e non mi posso permettere una distrazione perché Pal è sempre pronto ad approfittarne”. Alessandro può però rimanere relativamente tranquillo: gli basterà arrivare insieme al norvegese o semplicemente tenerlo a vista per aggiudicarsi questa edizione dell'Africa Eco Race.
Tra le altre notizie di giornata si registra l'ottima prova di Blasco La Cavera che agguanta un ottavo posto e il 21esimo di Paolo Caprioni, tornato in gara con una Husqvarna del team Solarys. Niente male al debutto con la monocilidrica: “Non mi ci trovo, è una moto troppo leggera – lamenta il pilota-. Davanti non la sento stabile”. Caprioni era talmente concentrato nel cercare la giusta confidenza con il mezzo che non si è accorto della neutralizzazione, arrivando al bivacco in tempo record, alzando polvere su tutto il resto della carovana.

Ancora pochi chilometri
Oggi ultima possibilità di togliersi una soddisfazione per i concorrenti dell'Africa Eco Race: la speciale Idini-Teverit è di appena 187 chilometri, a cui seguirà il lungo trasferimento per St. Louis. Difficile che ci possano essere sorprese, ma come si dice: non è finita fino a quando non è finita...

Classifica
1. Alessandro Botturi (Yam-ITA) 46h30'54”, 2. Pal Anders Ullevalseter (Ktm-NOR) 2'04”; 3. Paolo Lucci (Hus-ITA) 42'30”; 4.  Lyndon Poskitt (Ktm-GBR) 53'19”; 5. Martin Benko (Ktm-SLK) 5h11'31”; 6. Jacek Czachor (Ktm-POL) 5h37'14”; 7. Matt Sutherland (Ktm-AUS) 5h47'44”;8. Konrad Dabrowski (Ktm-POL) 6h34'54”

Photo credits Hilde Lenaerts
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