Adeguamento multe all'inflazione: per il 2025 niente rincari
Il Ministero ha scelto questa volta di “graziare” automobilisti e motociclisti rinviando di un anno l’aggiornamento (cioè il rincaro) delle sanzioni pecuniarie basato sull’inflazione. Per il momento, bastano gli aumenti previsti col nuovo Codice…
Niente “adeguamento”
A quello già introdotto dal nuovo Codice della Strada per alcune infrazioni non seguirà quest’anno il canonico aumento previsto dall’adeguamento all’inflazione. Previsto per il 2025, il rincaro - puntuale ogni due anni - è stato questa volta considerato eccessivo dallo stesso Ministero che, a fronte di una situazione economica "eccezionale", ha deciso di sospendere "l'aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati”.
I rincari arriveranno nel 2026
Chiaramente, il rincaro, o adeguamento che dir si voglia, è stato solo rimandato: entrerà in vigore dal 2026, con una sospensione limitata a un anno. Come spiegato dal Ministero infatti, tale misura, cioè il rinvio al prossimo anno, risulta particolarmente necessaria per evitare che il periodo di forte inflazione registrato tra il 2021 e il 2022, con un incremento del 15,6% dell'indice FOI (l'indice dei prezzi al consumo rilevato dall'ISTAT) relativo al biennio 2020-2022, insieme ai rincari delle multe previsti dalle ultime modifiche al codice della strada, si traduca in un aumento insostenibile per i cittadini, al punto da diventare un vero e proprio salasso. Per scongiurare l'effetto cumulativo di questi aumenti entro la fine del 2025, il Decreto stabilisce inoltre che le sanzioni applicate dal 1° gennaio 2026 saranno "aggiornate all'andamento inflattivo relativo al biennio 2024-2025”.