Accordo Iren-Be Charge per la ricarica a Torino
Arrivano sotto la Mole 183 stazioni di ricarica per veicoli a batterie grazie all’intesa tra le due società attive nel settore energetico. Si tratta di colonnine comprendenti punti di ricarica rapida e ultrarapida e fornitrici di energia al 100% “verde” per rendere effettivamente a emissioni zero la mobilità elettrica. Non comunicati i tempi di attivazione delle colonnine
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Green Planet
Dalle dighe l’energia per il “rifornimento”
Aumentano le vendite di veicoli elettrici e cresce la necessità di creare un’infrastruttura di ricarica pubblica in grado di supportare il previsto incremento della domanda di “rifornimento”. Secondo uno studio di Transport & Environment, organizzazione ambientalista europea, per soddisfare gli obiettivi dell’Unione europea sulla mobilità elettrica previsti per il 2050 ci vorranno 3 milioni di stazioni di ricarica in tutto il Vecchio continente. Un numero elevato considerato che l’attuale realtà europea conta poco più di 185.000 stazioni. Ad accelerare la ramificazione delle colonnine sono i numerosi accordi in atto per l’applicazione di punti di ricarica in diversi territori. L’ultima intesa in tale direzione è stata siglata a fine gennaio tra Iren Mercato, società del Gruppo Iren, e Be Charge, azienda del Gruppo Be Power attiva nel settore energetico, per il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica di Torino. Entrambe aggiudicatarie della manifestazione d'interesse indetta dal Comune di Torino per promuovere la mobilità elettrica, le due imprese provvederanno a installare e mettere in esercizio 183 stazioni di ricarica sul territorio comunale marchiate “Be Charge powered by IrenGO”. L’infrastruttura dovrebbe includere punti di ricarica rapida e ultra rapida, alcuni servizi utili per il cittadino ed erogare energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili per rendere la mobilità elettrica effettivamente a emissioni zero. Secondo l’intesa, infatti, la “corrente” arriverebbe dagli impianti idroelettrici gestiti dal Gruppo Iren (nel 2019 hanno prodotto 1.300 Gwh di energia), società che sarebbe addetta pure all’installazione e alla manutenzione delle colonnine. Non comunicato quanti punti di ricarica avranno ciascuna stazione e le tempistiche dello sviluppo dell’infrastruttura.
Aumentano le vendite di veicoli elettrici e cresce la necessità di creare un’infrastruttura di ricarica pubblica in grado di supportare il previsto incremento della domanda di “rifornimento”. Secondo uno studio di Transport & Environment, organizzazione ambientalista europea, per soddisfare gli obiettivi dell’Unione europea sulla mobilità elettrica previsti per il 2050 ci vorranno 3 milioni di stazioni di ricarica in tutto il Vecchio continente. Un numero elevato considerato che l’attuale realtà europea conta poco più di 185.000 stazioni. Ad accelerare la ramificazione delle colonnine sono i numerosi accordi in atto per l’applicazione di punti di ricarica in diversi territori. L’ultima intesa in tale direzione è stata siglata a fine gennaio tra Iren Mercato, società del Gruppo Iren, e Be Charge, azienda del Gruppo Be Power attiva nel settore energetico, per il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica di Torino. Entrambe aggiudicatarie della manifestazione d'interesse indetta dal Comune di Torino per promuovere la mobilità elettrica, le due imprese provvederanno a installare e mettere in esercizio 183 stazioni di ricarica sul territorio comunale marchiate “Be Charge powered by IrenGO”. L’infrastruttura dovrebbe includere punti di ricarica rapida e ultra rapida, alcuni servizi utili per il cittadino ed erogare energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili per rendere la mobilità elettrica effettivamente a emissioni zero. Secondo l’intesa, infatti, la “corrente” arriverebbe dagli impianti idroelettrici gestiti dal Gruppo Iren (nel 2019 hanno prodotto 1.300 Gwh di energia), società che sarebbe addetta pure all’installazione e alla manutenzione delle colonnine. Non comunicato quanti punti di ricarica avranno ciascuna stazione e le tempistiche dello sviluppo dell’infrastruttura.
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