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2016: ABS obbligatorio e niente Euro 4

L'Europa sta modificando pesantemente tutte le procedure di omologazione di moto e ciclomotori per uniformarle. La preparazione della legge è a buon punto: quando entrerà in vigore ci saranno parecchie novità per i motociclisti, a cominciare dall'ABS obbligatorio su tutti i motocicli e dal passaggio diretto dalla Euro 3 alla Ero 5. 

Norme uguali in tutta Europa

L’Europa sta mettendo mano alle procedure di omologazione di motocicli, microcar e veicoli a tre ruote. Al momento, ogni paese dell’Unione ha regole proprie per identificarli e omologarli, ma la Commissione Europea vorrebbe invece avere norme uguali in tutte le nazioni. La legge è a buon punto: da poco è stata sottoposta all’esame della Commissione per il mercato interno e la protezione. Il risultato di questo lavoro sono proposte che, quando saranno approvate definitivamente, potrebbero cambiare il mercato delle due ruote e le nostre stesse abitudini di motociclisti. Vediamo di cosa si tratta.

 

ABS per tutti

Il tema della sicurezza è molto sentito: per questo la commissione ha proposto di rendere obbligatorio l’ABS per tutte le moto superiori ai 50 cm3 dal 2017. La norma in esame prevedeva invece che per le moto da 51 a 125 cm3 i costruttori potessero limitarsi a montare un sistema di frenata integrale. Su questa norma c'è una forte opposizione dei costruttori.

 

Cambia l'evoluzione delle normative "Euro"

Dopo anni di “calma” arriva una sventagliata di norme sulle emissioni. Entro il 2020 si arriverà alla Euro 6, ma vista la crisi economica la commissione per il mercato ha proposto una revisione del calendario. Ecco come dovrebbe essere.

 

Ciclomotori: subito Euro 3

I cinquantini saranno Euro 3 dal 2014, Euro 4 dal 2017 ed Euro 5 dal 2020. Significa che a meno di miracoli diremo addio ai motori 2 tempi.

Con le nuove norme antinquinamento sarà impossibile produrre motorini 2 tempi


 

Motocicli: "salta" la Euro 4, si passerà alla Euro 5

I motocicli superiori a 51 cm3 saranno Euro 5 dal 2016 (vista la crisi si è deciso di saltare il passaggio alla Euro 4 previsto per il 2014) per arrivare poi alla Euro 6 dal 2020. Non finisce qui, le nuove norme sull’inquinamento saranno testate anche su veicoli con alto chilometraggio, per esempio le Euro 5 dovranno essere tali anche dopo 30.000 km.

 

Modifiche complicate?

Il regolamento prevede che siano emanate norme che rendano impossibile l'elaborazione dei motori di tutti i motocicli (finora le norme riguardavano cinquantini e 125). La commissione però chiede che sia possibile omologare modifiche “sostanziali” ai mezzi, in vista quindi procedure più semplici per le special? Difficile da dire bisognerà attendere le regole e vedere come saranno applicate. Già previste invece norme più leggere per l’omologazione di moto prodotte in piccola serie, la commissione chiede anche la possibilità di omologare con norme semplificate esemplari unici.

 

Accesso alle informazioni

Le case devono rendere disponibili tutte le informazioni per la manutenzione dei propri mezzi a prezzi accessibili. Inoltre entro il 2016 i motocicli dovrebbero montare un sistema diagnostico in grado di segnalare malfunzionamenti e rendere più facile individuare il guasto per le officine.

Per le officine private non ci sarà alcun problema ad accedere alle informazioni tecniche sulla manutenzione dei motoveicoli


 

I prossimi passi della legge

Queste proposte della Commissione non sono ancora legge, il 14 marzo è prevista l’approvazione dal Parlamento europeo e in seguito il passaggio al Consiglio per l'approvazione definitiva. Sono già in corso trattative tra i due organi per arrivare a un testo condiviso, quindi è lecito attendersi qualche cambiamento, ma non stravolgimenti.

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