I 30 km/h a Bologna riducono incidenti e feriti, tranne quelli in bici

Funziona davvero?

Criticata e contestata, la scelta di chiudere Bologna nella morsa dei 30 km/h orari sembrerebbe in realtà aver dato frutti decisamente positivi. Dati alla mano (diffusi dal Comune), a 6 mesi dall’introduzione del limite, emerge ora un -11% di incidenti e una calo del 38% di quelli grave entità. Più nel dettaglio, i numeri registrati da parte del servizio sanitario e dalla Polizia stradale, evidenziano 1.299 incidenti nel periodo 2024 rispetto ai 1.456 di media 2022-2023, con 157 incidenti in meno rispetto alla media 2022-2023 (-11%), 145 feriti in meno (-12%) e 2,5 morti in meno (-33%). Mentre risultano calati dell'8% anche gli incidenti con pedoni coinvolti, sono invece aumentati quelli che coinvolgono i ciclisti (+13,7%). Dato, quest’ultimo, in linea con il consistente aumento dell'uso della bicicletta: sarà per la scocciatura di dover girare a non più di 30 km/h che in molti, a quanto pare, hanno infatti deciso di passare alle e-bike. Insieme al calo del 3% per ciò che riguarda il traffico veicolare, si registra infatti un parallelo aumento - addirittura +92% - delle corse in bike sharing. Il tutto, con un significativo - e positivo - impatto ambientale, dato da una diminuzione del 23% dell'inquinamento atmosferico generato dal traffico urbano.  

Numeri positivi ma “incompleti”

Per quanto positivi (e distanti dalle stime dei primi mesi), i numeri sopra riportati vanno comunque presi con le pinze: per avere un quadro più chiaro ed affidabile bisognerà attendere ancora del tempo, considerando sopratutto che, per ciò che riguarda i dati riferiti agli incidenti stradali, il confronto è stato prodotto sul numero degli incidenti effettivi dei primi 6 mesi 2024 rispetto, invece, alla media degli incidenti 2022-2023. Inoltre, come rilevato dalla Polizia Locale bolognese, va anche ricordato  che la maggior parte degli incidenti rimangono ancora causati da eccessiva velocità nel 43,6% dei casi.