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Valentino Rossi: “In Honda non mi hanno trattato da campione”

MotoGP news – Il debutto di Valentino Rossi nella top class, all’epoca 500, è avvenuto con Honda nel lontano 2000 con cui ha vinto ben tre titoli. Sarebbe potuto forse essere un numero più alto, ma poi il pesarese decise di andarsene e ha raccontato nello specifico cos’era successo
La delusione Honda
Nella top class sono state tre le Case con cui Valentino Rossi ha corso nei suoi 26 anni di carriera, ovvero Honda, Yamaha e Ducati e con le prime due ha fatto la storia. Tutto iniziò nel 2000 con Honda, quando arrivò dalla classe 250 da campione e prese le misure della nuova categoria dove riuscì a vincere l’anno successivo. I titoli consecutivi furono ben tre (uno in 500, due in MotoGP) e poi accettò la sfida di correre con Yamaha, una marca che all’epoca stava vivendo un momento davvero difficile. Eppure qualcosa lo spinse ad accettare, anche il malessere che viveva con la Casa alata. È lo stesso Rossi a parlarne e il sito di Tuttosport riporta: “La Honda era la moto da battere. Ma pensavano che se me ne fossi andato, avrebbero vinto con altri piloti, come Gibernau e Biaggi. Non mi hanno trattato da campione e dovevo ringraziarli se vincevo. Per questo ho deciso di andarmene”.

Doohan conferma
A confermare la sua tesi è stato anche Mick Doohan, pilota di altri tempi che vinse con Honda ben cinque mondiali consecutivi dal 1994 al 1998, ma che ritrova nelle parole di Rossi un po’ dell’atteggiamento della marca: “C'era un po' di arroganza in casa Honda, erano troppo fiduciosi. Non hanno avuto rispetto per quello che Valentino Rossi ha fatto per loro”. L’australiano ha così dato ragione alle parole dell’ormai ex pilota, che all’epoca ebbe il coraggio di abbracciare la sfida Yamaha, una moto meno competitiva almeno sulla carta, con cui però riuscì a vincere subito. Quell’anno, il 2004, infatti rimase sul tetto del mondo, bissando l’impresa anche l’anno successivo e restituendo così prestigio alla Casa di Iwata.
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