Promossi & Bocciati: Marc Marquez, è tornato il SachsenKing
Lo spagnolo vince per la 11esima volta di fila in Germania, dominando una gara nella quale ha mostrato ancora una volta di essere il migliore quando bisogna essere reattivi alle situazioni mutevoli. Yamaha si aggrappa a Quartararo, Ducati perde per la terza volta di fila il confronto con KTM
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MotoGP
Il Sachsenring si rivela ancora una volta la pista di Marc Marquez, che domina una gara difficile per tutti gli altri a parte Miguel Oliveira e Fabio Quartararo, suoi compagni sul podio. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati del gp di Germania insieme al nostro Guido Sassi.
Chi piange, chi ride
Marquez piange e ride insieme, con tutto il suo box, Alberto Puig ed Emilio Alzamora in testa. Ovviamente sono lacrime di gioia e di liberazione, in una giornata che non poteva disegnarsi meglio per lo spagnolo: una partenza azzeccata, la pioggia che gli ha permesso di scavare il gap, Oliveira che ci ha messo qualche giro a liberarsi dei vari Quartararo, Miller ed Espargaro. Ma Marc ha dato una dimostrazione di forza incredibile a tutti, nel momento più delicato per Honda.
Possono sorridere anche Oliveira e Quartararo: entrambi hanno espresso una gara solida e raccolto molti punti per il campionato, in una giornata storta per le Ducati.
È proprio Borgo Panigale a uscire sconfitta dal Sachsenring: dopo la pole di Johann Zarco, il tempo sembrava virare al bello, e invece tanto il francese quanto i due ufficiali hanno reso sotto le attese. È vero, Francesco Bagnaia ha fatto una bella rimonta e Jack Miller gli è arrivato di poco alle spalle, ma è sembrata mancare un po' di reattività in tutto il weekend nell'aggredire le situazioni. L'australiano ha detto di avere gestito, senza volersi spingere al limite: probabilmente sono stati fatti anche dei calcoli in ottica campionato, in attesa di piste amiche.
Oscar del sorpasso
Con la partenza Marquez ha messo in banca già metà vittoria: lo scatto è stato perfetto, poi il 93 ha preso l'interno della curva e ha passato Quartararo alla sua maniera, senza chiedere permesso. Il francese ha dovuto anche tirare in dentro il ginocchio, per evitare di farsi colpire da Marc. Il tempo di uscire dalla curva 1 e nel cambio di direzione l'otto volte campione del mondo ha freddato pure Zarco. A quel punto Marquez ha dovuto regolare solo Aleix Espargaro, cosa che ha fatto senza troppe difficoltà al giro successivo. Non c'è niente da fare: braccio o non braccio, quando si tratta di essere svelti di testa, Marc ha una marcia in più. Mentre gli altri si scornavano per le posizioni da podio, lui era già avanti, impostato su una gara d'attacco. Bisognava riprenderlo subito, e invece Marquez è andato via.
Data check
Come si dice in questo casi, Fabio Quartararo "ha tenuto in piedi la baracca" in casa Yamaha. Il francese ha conquistato un terzo posto che vale il consolidamento della leadership in campionato, la seconda M1 al traguardo è stata quella di Valentino Rossi, che ha preso 16 secondi di distacco da El Diablo. E che dire di Vinales e Morbidelli? Ultimo e penultimo, incapaci di schiodarsi dal fondo della classifica da cui erano partiti. Si sa che la M1 non è la migliore moto per sorpassare, ma è pur vero che Quartararo da sesto ha recuperato una terza posizione, e dal quarto al 24esimo giro ha sempre girato tra il 22 e il 22”4. Insomma, Fabio ha tenuto un ottimo passo e ha anche superato avversari non proprio facili come Binder, Espargaro e Zarco. L'impressione è che - a prescindere dalle caratteristiche dei vari circuiti- Quartararo sia sempre e comunque il pilota che riesce a spremere al meglio il potenziale della moto. I suoi compagni di marca sembrano invece scoraggiarsi abbastanza facilmente non appena le cose non si indirizzano nella giusta direzione.
Meditate gente
Oliveira ha raccolto nelle ultime tre gare due secondi posti e una vittoria, per 65 punti totali. Quartararo si è difeso bene e ne ha portati casa comunque 51, nonostante la questione della tuta al Montmelò. Il francese viaggia ancora forte, anche se KTM e Marquez sembrano essere tornati clienti scomodi una domenica sì e l'altra anche. La situazione del campionato dice ancora bene a Quartararo, mentre a Ducati serve un cambio di passo. È soprattutto Bagnaia che nelle ultime tre gare ha raccolto poco: 20 punti e manca ancora la prima vittoria. La concorrenza sta aumentando e il gioco si fa più difficile, nelle ultime tre gare KTM ha fatto sempre meglio della moto italiana. Ora arriva Assen, pista che piace ai due ufficilali, e poi la doppia in Austria. Le occasioni non mancano, ma tanto Pecco quanto Jack dovranno riuscire a rendere un po' di più, per tornare sul podio e non perdere il treno dei migliori nel mondiale.
Chi piange, chi ride
Marquez piange e ride insieme, con tutto il suo box, Alberto Puig ed Emilio Alzamora in testa. Ovviamente sono lacrime di gioia e di liberazione, in una giornata che non poteva disegnarsi meglio per lo spagnolo: una partenza azzeccata, la pioggia che gli ha permesso di scavare il gap, Oliveira che ci ha messo qualche giro a liberarsi dei vari Quartararo, Miller ed Espargaro. Ma Marc ha dato una dimostrazione di forza incredibile a tutti, nel momento più delicato per Honda.
Possono sorridere anche Oliveira e Quartararo: entrambi hanno espresso una gara solida e raccolto molti punti per il campionato, in una giornata storta per le Ducati.
È proprio Borgo Panigale a uscire sconfitta dal Sachsenring: dopo la pole di Johann Zarco, il tempo sembrava virare al bello, e invece tanto il francese quanto i due ufficiali hanno reso sotto le attese. È vero, Francesco Bagnaia ha fatto una bella rimonta e Jack Miller gli è arrivato di poco alle spalle, ma è sembrata mancare un po' di reattività in tutto il weekend nell'aggredire le situazioni. L'australiano ha detto di avere gestito, senza volersi spingere al limite: probabilmente sono stati fatti anche dei calcoli in ottica campionato, in attesa di piste amiche.
Oscar del sorpasso
Con la partenza Marquez ha messo in banca già metà vittoria: lo scatto è stato perfetto, poi il 93 ha preso l'interno della curva e ha passato Quartararo alla sua maniera, senza chiedere permesso. Il francese ha dovuto anche tirare in dentro il ginocchio, per evitare di farsi colpire da Marc. Il tempo di uscire dalla curva 1 e nel cambio di direzione l'otto volte campione del mondo ha freddato pure Zarco. A quel punto Marquez ha dovuto regolare solo Aleix Espargaro, cosa che ha fatto senza troppe difficoltà al giro successivo. Non c'è niente da fare: braccio o non braccio, quando si tratta di essere svelti di testa, Marc ha una marcia in più. Mentre gli altri si scornavano per le posizioni da podio, lui era già avanti, impostato su una gara d'attacco. Bisognava riprenderlo subito, e invece Marquez è andato via.
Data check
Come si dice in questo casi, Fabio Quartararo "ha tenuto in piedi la baracca" in casa Yamaha. Il francese ha conquistato un terzo posto che vale il consolidamento della leadership in campionato, la seconda M1 al traguardo è stata quella di Valentino Rossi, che ha preso 16 secondi di distacco da El Diablo. E che dire di Vinales e Morbidelli? Ultimo e penultimo, incapaci di schiodarsi dal fondo della classifica da cui erano partiti. Si sa che la M1 non è la migliore moto per sorpassare, ma è pur vero che Quartararo da sesto ha recuperato una terza posizione, e dal quarto al 24esimo giro ha sempre girato tra il 22 e il 22”4. Insomma, Fabio ha tenuto un ottimo passo e ha anche superato avversari non proprio facili come Binder, Espargaro e Zarco. L'impressione è che - a prescindere dalle caratteristiche dei vari circuiti- Quartararo sia sempre e comunque il pilota che riesce a spremere al meglio il potenziale della moto. I suoi compagni di marca sembrano invece scoraggiarsi abbastanza facilmente non appena le cose non si indirizzano nella giusta direzione.
Meditate gente
Oliveira ha raccolto nelle ultime tre gare due secondi posti e una vittoria, per 65 punti totali. Quartararo si è difeso bene e ne ha portati casa comunque 51, nonostante la questione della tuta al Montmelò. Il francese viaggia ancora forte, anche se KTM e Marquez sembrano essere tornati clienti scomodi una domenica sì e l'altra anche. La situazione del campionato dice ancora bene a Quartararo, mentre a Ducati serve un cambio di passo. È soprattutto Bagnaia che nelle ultime tre gare ha raccolto poco: 20 punti e manca ancora la prima vittoria. La concorrenza sta aumentando e il gioco si fa più difficile, nelle ultime tre gare KTM ha fatto sempre meglio della moto italiana. Ora arriva Assen, pista che piace ai due ufficilali, e poi la doppia in Austria. Le occasioni non mancano, ma tanto Pecco quanto Jack dovranno riuscire a rendere un po' di più, per tornare sul podio e non perdere il treno dei migliori nel mondiale.
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