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Phillip Island: per le MotoGP pochi problemi di freni

MotoGP news – I tecnici Brembo, che assistono tutti i piloti della MotoGP, hanno analizzato il tracciato di Phillip Island: ecco quali sono le staccate più impegnative per gli impianti frenanti
Curiosità
Archiviato il GP del Giappone, la MotoGP sta affrontando il secondo appuntamento del trittico asiatico sul circuito di Phillip Island, in Australia. Si tratta del circuito più vicino al Polo Sud dell’intero campionato e nelle ultime tre edizioni i suoi 38 gradi di latitudine si sono tradotti in temperature piuttosto rigide. Nel 2016 durante la gara la temperatura dell’aria è arrivata ad un massimo di 13 gradi e l’anno scorso non ha superato i 16 gradi. Per mantenere adeguata la temperatura iniziale dei freni spesso le MotoGP utilizzano le cover in carbonio, le stesse usate anche in altri circuiti in caso di pioggia. Secondo i tecnici Brembo, questo tracciato australiano è scarsamente impegnativo per i freni e ha ottenuto il minor punteggio di difficoltà (1 su 5).
Pur disponendo di 12 curve la pista australiana presenta solo 6 punti in cui vengono utilizzati i freni e su nessun’altra pista del calendario si registrano così poche frenate (al Sachsenring, a Buriram e a Spielberg sono infatti 7). In media a Phillip Island i freni sono usati per 20 secondi al giro, equivalenti al 22 per cento della durata della gara. Oltre tutto la vicinanza con le gelide acque dell’Oceano Pacifico facilita la dispersione del calore accumulato. La decelerazione media è di 1,12 g ma per 3 delle 6 frenate non supera 1 g.
Delle 6 frenate del circuito nessuna è considerata altamente impegnativa per i freni, 2 sono di media difficoltà e 4 sono leggere.
Con i suoi 231 metri di spazio di frenata, la prima curva dopo il traguardo è la più dura per l’impianto frenante: le MotoGP passano da 341 km/h a 189 km/h in 3,3 secondi durante i quali i piloti sono sottoposti ad una decelerazione di 1,5 g. In questa curva la frenata delle Superbike richiede meno tempo (2,6 secondi) e spazio (173 metri) perché le moto sono più lente di una trentina di chilometri.
La curva 4 invece si mette in luce per i valori elevati del carico sulla leva del freno (5,1 kg) e la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T che arriva a 8,8 bar. Parecchi considerando che le MotoGP iniziano a frenare ad una velocità abbastanza modesta, si fa per dire, di 221 km/h e continuano a farlo per 4,5 secondi. La Superbike presenta valori identici tranne per la pressione del liquido Brembo che arriva fino a 11 bar.
Nelle altre 4 frenate la diminuzione di velocità è sempre inferiore ai 100 km/h e di conseguenza i relativi spazi di frenata non superano mai i 150 metri. Per la curva 9 i freni sono in funzione per soli 2,6 secondi, sufficienti a scendere da 221 km/h a 146 km/h.
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