Pedrosa indica la direzione a KTM: "Bisogna far lavorare meglio gli pneumatici"
La RC16 in questi anni è diventata più competitiva, ma le manca ancora qualcosa per vincere il titolo della classe regina. "Ducati è più brava di tutti a mandare in temperatura le gomme nuove". Beirer: "Con Red Bull miglioreremo l'aerodinamica"
KTM in questi anni è spesso sembrata sul punto di spiccare definitivamente il volo verso un successo pieno in MotoGP, ma dal 2020 in poi sono arrivate comunque solo vittorie sporadiche, senza che mai i suoi piloti siano stati in grado di lottare per il titolo della classe regina. Un progresso comunque c'è stato, e importante in questo senso è stato il lavoro di Dani Pedrosa, iniziato ormai quattro anni fa.
Il punto della situazione
Lo spagnolo ha ben presente da dove nascano le difficoltà di Mattighofen, che ha spiegato a Speedweek. “I piloti sanno benissimo dove risiedono i punti deboli della moto e perché faticano in qualifica. Facciamo fatica a lavorare bene fin da subito con le gomme morbide. Andiamo bene con gli pneumatici usati, ma non è abbastanza, perché si sa che se parti dietro sale la pressione della gomma anteriore e rimontare diventa difficile. Se togliamo dal conto la variabile delle qualifiche, si vede in realtà già un grosso miglioramento delle nostre prestazioni”.
Pedrosa si è fatto una sua personale idea anche del perché Ducati abbia un grande vantaggio tecnico. “Penso, ma questa è solo una mia opinione, che abbiano trovato un maggiore equilibrio, una costanza di rendimento tra le varie mescole. Mentre gli altri costruttori, noi compresi, hanno molti più alti e bassi”.
Dani apre anche a un suo ritorno alle gare. “Nel 2023 potrebbe succedere, perché vogliamo capire come le Sprint Race possano influire nella gestione della moto e delle strategie. Si guiderà più tempo con pneumatici nuovi, ci sono molti aspetti da valutare”.
La direzione da seguire
Anche Pit Beirer, direttore del motorsport di KTM, si è recentemente espresso sulle aree di sviluppo che maggiormente interesseranno gli arancio. “In senso generale non siamo favorevoli allo sviluppo dell'aerodinamica, perché brucia molti soldi, ma dobbiamo adattarci. Siamo indietro, ma siamo contenti di avere una collaborazione con la Red Bull Racing. Possiamo lavorare con i migliori nel campo e approfondire il tema a modo. Vedremo qualcosa già sulle nuove moto”.