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MotoGP Starting Grid: senza Marquez, a Brno parte la caccia al titolo

Difficile immaginare che lo spagnolo possa essere in piena forma prima di Misano, e con uno svantaggio di circa 100 punti l'impresa di vincere il campionato sarebbe impossibile anche per il Marcziano. Quartararo si deve guardare da Vinales e Dovizioso, ma soprattutto deve rimanere lontano dai guai
La stagione della MotoGP è partita in ritardo, ma si sta riprendendo il tempo perso regalndoc emozioni e tant spunti. Andiamo quindi a vedere le novità e le curiosità del terzo appuntamento stagionale, insieme al nostro Guido Sassi. MotoGP Starting Grid ci porta sulla griglia di partenza del gran premio della Repubblica Ceca.

La novità
A Jerez è iniziata una stagione da 13 gare, ne sono state corse due e alla vigilia dell'appuntamento di Brno in calendario ce ne sono altre 12. Cosa è successo? La matematica non è un'opinione e infatti - anche se è definitivamente tramontata l'ipotesi di correre in Malesia, Thailandia e Argentina - Dorna ha aggiunto un gran premio per il finale di stagione. Gli organizzatori del mondiale non hanno fatto sapere dove si gareggerà, ma molti indizi portano a Portimao, in Portogallo. La pista è in Algarve, nel sud del Paese: la speranza è che ci siano temperature e condizioni climatiche buone anche al 22 di novembre. La rimonta di Marquez comunque a questo punto appare oltre il limite del possibile: dopo l'operazione di ieri, che ha rimediato al danno provocato dal rientro anticipato in moto dello spagnolo, i tempi di recupero si allungano oltre ogni ragionevole speranza, almeno in ottica iridata.

Che numeri
Le cifre che MM93 deve recuperare sono importanti già adesso: 50 punti in 12 gare. M visto che a Brno non ci sarà (sostituito da Bradl), al momento ci si può scervellare in difficili conteggi su una partecipazione di Marquez ad almeno una delle due gare di Spielberg, ma non è difficile pensare che, comunque vada, Marc sarà in forma non prima del 13 settembre, a Misano. A quel punto avrà davanti ancora 9 gp, e uno svantaggio sulla testa della classifica che potrebbe aggirarsi intorno ai 100 punti. Perché 100? Perché Quartararo ne ha oggi 50 e rimanendo nella media delle possibilità, è difficile che El Diablo possa vincere su piste di motore come Brno e soprattutto Spielberg, ma è altrettanto improbabile posizionarlo lontano dal podio. Tre terzi posti valgono 48 punti, il conto è fatto. Lo svantaggio di Marc sarebbe a quel punto insuperabile: il Marcziano dovrebbe vincere tutte le 9 gare rimanenti, e con Fabio sempre quarto da Misano a fine stagione, i due arriverebbero a pari punti, con la differenza vittorie in favore del 93.
È chiaro che si tratta di scenari da fantascienza, ma se ne ricava un'indicazione: Fabio deve solo stare attento a non farsi male e a gestire il margine su Vinales (+10 punti al momento) e Dovizioso (+24). Partire con due vittorie e due pole non è da tutti e il francese è messo bene. Solo nel 2017 però proprio Maverick ha iniziato con lo stesso piglio, ma poi Marquez gli ha recuperato ben 37 punti e a Valencia l'avversario della Formica Atomica per il titolo era Dovizioso, non Top Gun. Quartararo dovrà quindi correre con un occhio agli avversari e uno alla manopola dell'acceleratore: non facile per un ventunenne, sarà la sua prova del nove.

La sfida
Se la battaglia che prende le attenzioni di tutti in questo momento è quella per il campionato, ce ne sarà un'altra che andrà in scena a Brno: Dovizioso contro Bagnaia. Mettere il campione 2018 della Moto2 a confronto con il vice iridato di queste ultime tre stagioni può apparire azzardato, eppure la bella gara che Pecco ha corso al gp di Andalusia ha impressionato per primo proprio il forlivese. “Dovremo vedere i dati di Bagnaia, perché riesce a fare scivolare meglio la gomma posteriore” ha spiegato DesmoDovi. Il ducatista che ha portato più vittorie di tutti gli altri messi insieme – escludendo ovviamente Stoner- ha entusiasmato all'esordio stagionale con un terzo posto tutta grinta, ma è naufragato nel remake di sette giorni dopo. Pecco invece ha visto andare in fumo un probabile secondo posto insieme al motore della sua Desmosedici, ma ha solleticato la fantasia e l'animo del management bolognese. In fondo Dovizioso non ha ancora firmato per il 2021...

Questa è storia
Il passato recente di Brno ci racconta che l'anno scorso Marc Marquez ha rifilato 2 secondi e mezzo sul bagnato a Miller, che partiva secondo, mentre Quartararo, decimo in griglia, ne ha presi quasi 4. Dopo prove del genere la gara non poteva che vederlo trionfare, ma Marc ha vinto in Repubblica Ceca anche nel 2017, quando è tornato ai box prima di tutti mettendo le gomme da asciutto e volando via per un successo meritatissimo. Le condizioni meteo incerte esaltano il 93 di Cervera, senza di lui il quadro si prospetta decisamente imprevedibile e se in Repubblica Ceca si gareggiasse sul bagnato anche questa domenica il novero dei potenziali vincitori farebbe fatica a rimanere sul palmo di una mano.

Hot spot
Brno è una pista veloce, varia, con curve lente e rapide, non mancano rettilinei e variazioni altimetriche. E, dato da non sottovalutare, il rettilineo di partenza e arrivo è piuttosto vicino all'ultima curva. Una delle battaglie più recenti che si sono risolte nel finale è andata in scena solo due anni fa, con Dovizioso bravo nell'ultimo giro a fare la parte del terzo incomodo tra Lorenzo e Marquez. Ma se torniamo al 1996, Criville sconfisse Doohan per soli 2 millesimi proprio sul rettilineo del traguardo. Il problema è che se proteggi bene l'interno come fece Mick in quell'occasione, chi è all'esterno ha abbastanza spazio per provare a prendere velocità, mentre se rimani non troppo interno, qualcuno può sempre provare a infilarsi dentro e chiuderti l'uscita. Alex nel 1996 fu abile a stare all'esterno, mantenendo la velocità sufficiente a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi. Ma il distacco fu così ridotto che non solo bisognò attendere la direzione gara per avere l'ufficialità del risultato, ma lo stesso Criville non sarebbe stato in grado di pronunciarsi in un senso piuttosto che nell'altro, basandosi solo sulle proprie sensazioni.
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