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MotoGP, Pedrosa: “La sensazione della vittoria non ti fa arrendere mai”

MotoGP news - In un'intervista rilasciata a Red Bull, Dani Pedrosa ha raccontato alcuni aspetti della sua carriera da sportivo. Lo spagnolo, che è stato legato alla Honda nella categoria regina, ha raccontato come ha vissuto i momenti difficili degli infortuni, le sensazioni della sua penultima vittoria a Jerez e delle cose che non gli piaceva fare
"Non mi pento di nulla”
Nel nuovo podcast di Red Bull “Carriere incrociate” è tornato a parlare della sua vita sportiva Dani Pedrosa, collaudatore di KTM ed ex pilota Honda, che ha fatto alcune riflessioni su quello che significa competere e vincere: “Quando per esempio hai passato un anno senza vittorie, perché ti sei infortunato o perché la moto non va, quella sensazione di tornare a stare nelle prime posizioni è molto speciale. Può succedere che non ci riesci, ma quando vinci è qualcosa di così unico che fa sì che non ti arrendi mai”. Lo spagnolo ha inoltre ricordato la sua vittoria a Jerez del 2017, la penultima della sua carriera in MotoGP, quando sul gradino più alto del podio è scoppiato a piangere: “Arrivavo da due infortuni consecutivi alla clavicola e sul podio iniziai a pensare a tutto quello che avevo vissuto: alle operazioni, al medico e piansi perché mi resi conto di quanto ti aiuta la gente e quanto vogliono che le cose ti vadano bene”. La carriera dello spagnolo, come quella di tutti i piloti professionisti, è iniziata molto presto: “Perdi un po’ la parte dell’età giovanile, il divertimento. In quel senso non vivi come i tuoi amici. Cresci in fretta, diventi maturo prima degli altri, ma non mi pento di nulla”. Quando poi è arrivato in MotoGP il tre volte campione del mondo (una in 125 e due in 250) ha dovuto anche avere a che fare più di prima con giornalisti e interviste e ha ammesso: “L’ambiente della categoria regina era completamente diversa dalle due classi minori. Con il tempo non solo devi pensare ad andare veloce in moto, ma anche ad altre cose che per me non erano molto naturali. Mi pesava un po’; quando non si trattava di dare gas, mi costava più fatica”.
 
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