MotoGP, Jorge Lorenzo orgoglioso dei risultati con Ducati
Dopo due stagioni difficili, fatte di alti e bassi, sconfitte e vittorie, Jorge Lorenzo passerà nel 2019 a Honda. Benché deluso dalle non poche difficoltà che l’hanno investito - specialmente nel 2017 - Il maiorchino s’è detto comunque soddisfatto e orgoglioso dei progressi fatti con Ducati
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MotoGP
Jorge e Ducati
Tra alti e bassi, quella appena conculasi è stata per Jorge Lorenzo una stagione “decisiva”: arrivatoci da un 2017 “difficile”, il maiorchino non ha iniziato certo con il piede giusto, trovandosi al termine della 5° gara solo in 14° posizione. Ciò che però fa di un pilota un vero campione è la determinazione, la voglia di vincere e di rialzarsi dopo ogni caduta. Così è stato: complice anche i non pochi aggiornamenti di Ducati, Jorge è tornato tra i primi, conquistandi 2 vittorie consecutive al Mugello e a Barcellona, tre pole e una terza vittoria in Austria. La fortuna, poi, non ha girato a suo favore, portandogli quegli infortuni che, per forza di cose, hanno nettamente compromesso il finale di stagione. Con Ducati è andata come è andata ma, ufficializzando il passaggio a Honda per il prossimo anno, Lorenzo s’è comunque detto convinto della possibilità di fare anche molto meglio: “Non si può non essere un po' tristi perché la vera sfida, ovvero cercando di vincere il campionato come fece Casey nel 2007, non è stata portata a termine. Ma avevamo certamente il potenziale per farcela e probabilmente, se avessimo avuto più tempo insieme, ci avremmo potuto provare”, ha detto Jorge ai microfoni di autosport.com, spiegando: “Sono quindi sicuro che, se fossi rimasto nel team, sarei stato competitivo fin dalla prima gara, non come è successo quest'anno. Ad ogni modo, questo ormai non è più possibile”. Il maiorchino ha brevemente ripercorso i momenti peggiori e quelli migliori che hanno per lui caratterizzato questo altalenante 2018, fatto di sconfitte ma anche vittorie, prima fra tutte quella al Mugello: “È stata molto speciale per me, perché arrivata dopo un anno e mezzo di tante difficoltà e poca fortuna. Penso che la prima vera vittoria sarebbe potuta arrivare a Misano l'anno scorso e così, come si può vedere dalle immagini, quando è arrivata siamo stati molto felici”. “La gara successiva - ha continuato - ci siamo ripetuti a Barcellona, arrivando sul traguardo con molto vantaggio, poi ho fatto un secondo posto a Brno e poi ho vinto la mia terza gara in Austria dopo una bella lotta con Marc. Per due mesi siamo stati i migliori e io mi sentivo il "Re del Mondo", solo la sfortuna ci ha impedito di ottenere più vittorie e podi. Ma queste cose possono accadere in MotoGP perché è uno sport molto rischioso."
Insomma, detto addio a Ducati, Jorge tira le somme che, a ben guardare, non sono poi così negative: ”Ho avuto anni perfetti e anni molto difficili, come questo, ma almeno abbiamo dimostrato che ero in grado di guidare davvero questa moto, di poter essere essere molto veloce. Direi che tutti insieme, probabilmente, abbiamo della GP18 la moto più completa e che dovremmo esserne molto orgogliosi".
Insomma, detto addio a Ducati, Jorge tira le somme che, a ben guardare, non sono poi così negative: ”Ho avuto anni perfetti e anni molto difficili, come questo, ma almeno abbiamo dimostrato che ero in grado di guidare davvero questa moto, di poter essere essere molto veloce. Direi che tutti insieme, probabilmente, abbiamo della GP18 la moto più completa e che dovremmo esserne molto orgogliosi".
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