MotoGP - Honda HRC, rivoluzione in corso: Yokoyama e Aurin lasciano i gran premi

Marc Marquez lo ha detto a chiare lettere: “Non mi interessa che moto mi darà Honda, l'importante è che io possa lottare per il mondiale”. Il punto è che non è semplice recuperare la distanza, non solo da Ducati, ma anche dagli altri avversari. HRC sta comunque lavorando a fondo per migliorare la propria RCV213V, e per portare tutto il team a un livello di competitività superiore. Prova ne è la recente ristrutturazione del comparto corse MotoGP, come ha evidenziato motorsport.com.

Un grande cambiamento

Oltre a lavorare instancabilmente per sviluppare una moto all'altezza dell'attuale competitività nel mondiale, i responsabili di Honda hanno preso la decisione di ristrutturare in qualche modo il proprio gruppo di ingegneri e tecnici in vista della stagione 2023.

Si comincia dai tecnici di pista: Giacomo Guidotti, attualmente capotecnico di Taakaki Nakagami in LCR, si trasferirà nel team Repsol per assistere Joan Mir. E qui ci sarà il primo cambio sostanziale: Ramon Aurin, per anni al fianco di piloti del calibro di Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, passerà a guidare il test team. Declassamento o necessità di valorizzare il lavoro della squadra prove? Difficile stabilirlo. Il posto di Guidotti nel box del team satellite sarà preso da Klaus Nohles.

Novità al vertice

Per quanto riguarda il lavoro “dietro la scrivania”, sono stati annunciati grandi cambiamenti: Shinichi Kokubu ritorna a dirigere il progetto RCV, dopo alcuni anni di assenza dai circuiti. Insieme a lui Tetsuhiro Kuwata, che rimane nella carica di direttore generale di HRC e Shinya Wakabayashi, direttore generale del reparto corse giapponese. Takeo Yokoyama, uomo di riferimento in pista fino a oggi, lascerà invece i gran premi dal 2023 per assumere un incarico in fabbrica a Tokyo.