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MotoGP, un nuovo dispositivo per evitare che i piloti vengano investiti

MotoGP news – Le ultime tragedie che hanno interessato il motociclismo hanno avuto la stessa dinamica: con i piloti finiti a terra che sono stati investiti da quelli che sopraggiungevano. Per questo motivo Dorna ha messo apunto un nuovo sistema di sicurezza che potrebbe evitare questo genere di incidenti. Ecco come funziona

L'ultima novità in ambito sicurezza
Da quest'anno entrerà in funzione un nuovo dispositivo sviluppato per evitare che i piloti caduti vengano investiti dai quelli che sopraggiungono. Questa dinamica infatti è stata il denominatore comune delle ultime tragedie avvenute nelle competizioni motociclistiche, basti pensare alla morte di Victor Steeman quest’anno, e a quelle di Dean Berta Vinales e di Jason Dupasquier lo scorso anno. Per provare a evitare tutto ciò, dal prossimo anno sulle moto arriverà un sistema di allarme automatico in grado di avvertire del pericolo i piloti che si avvicinano alla zona di un incidente. Corrado Cecchinelli, direttore tecnico MotoGP, ha spiegato in un'intervista al sito inglese Crash.net: “Il principio di base è che, su ogni moto di tutte le classi, ci sarà un sistema in grado di rilevare una caduta che poi manda un segnale alla Direzione Gara che avvisa i piloti”.

Come funziona nel dettaglio
È tutta una questione di secondi e Cecchinelli ha continuato: “Bisogna considerare anche la posizione della moto e la velocità con cui sta cadendo. Perché il problema è che non possiamo aspettare che la moto sia a terra prima di lanciare l'allarme: potrebbe passare troppo tempo. Quindi il nostro sistema è in grado di rilevare un incidente prima che la moto tocchi il suolo. È un po' quello che fanno i sistemi airbag; questi funzionano prima che si tocchi terra. Ma non vogliamo ci siano falsi positivi, quindi è un po' complicato”. Come ulteriore misura di sicurezza si accenderanno le luci posteriori delle moto: “Naturalmente, c'è molta incertezza sul fatto che la luce posteriore sarà sufficientemente visibile. Crediamo che lo sarà e comunque è molto importante testare l'intero sistema. È sicuramente meglio che non averlo”.

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