MotoGP, cambia la regola sulla pressione gomme: può essere cruciale!
Il fornitore di pneumatici dovrebbe abbassare la pressione minima per lo pneumatico anteriore da 1,88 a 1,80 bar, ma i piloti dovranno rimanere entro quel valore più a lungo durante la gara. Niente più warning e squalfica al posto della penalità
Secondo Motorsport.com, la MotoGP è pronta ad apportare modifiche alla controversa regola sulla pressione dei pneumatici in vista della prossima stagione. I parametri dovrebbero venire in qualche modo allentati e dovrebbe essere meno difficile per i piloti rimanere entro la pressione minima.
Una norma più affidabile
L'idea è di abbassare la pressione minima dello pneumatico anteriore dagli 1,88 bar stabiliti fino alla fine della scorsa stagione a 1,80 bar per l'inizio del 2024. In compenso i piloti dovranno mantenersi al di sopra della nuova pressione minima per il 60% dei giri di un gran premio, invece che per il 50%.
Michelin aveva fissato la pressione minima per il pneumatico anteriore a 1,88 bar perché riteneva che pressioni inferiori avrebbero potuto potenzialmente danneggiare lo pneumatico, ma dopo le lamentele dei piloti e le analisi effettuate durante l'inverno, il fornitore ha ritenuto possibile abbassare la pressione al nuovo minimo di 1,80 bar. Tra i più critici nel corso della passata stagione va registrato Aleix Espargarò, che per primo era stato penalizzato (al termine del GP di Gran Bretagna, retrocedendo dalla quinta all'ottava posizione) dopo il secondo warning. Lo spagnolo era andato giù duro sul regolamento: "Non ho mai visto un problema con lo pneumatico anteriore in questa serie, e sono 15 anni che corro in questo campionato mondiale. Piero [Taramasso, responsabile Michelin, ndr] dice che siamo vicini all'esplosione della gomma anteriore. Ok, lui deve saperlo, è un milione di volte più informato di me. Lo pneumatico posteriore può esplodere, ma mai quello anteriore!".
Anche Fabio Quartararo, che pure non era incorso in sanzioni, era stato dello stesso avviso. Il francese d'altronde aveva già avuto problemi con la pressione in tempi non sospetti, come nel 2020 ad Aragon, quando fece una gara a gambero, compromettendo le sue speranze di diventare campione del mondo. Per El Diablo la questione è sempre stata particolarmente complicata: la scarsa potenza della M1, sommata allo pneumatico che si scalda rimanendo dietro alle altre moto e non garantisce più aderenza, gli hanno di fatto impedito di sorpassare. "Penso che sia una regola stupida! È già molto difficile sorpassare. Non si tratta nemmeno di sicurezza. Bisogna fare le cose in modo diverso: la pressione minima specificata per gli pneumatici è ora di 1,88 bar o giù di lì. Secondo me, per il momento dovrebbe essere ridotta a 1,80". A quanto pare sarà accontentato.
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Penalità diverse
Per il 2024, non ci saranno più warning e penalità in termini di tempo, ma la regola della pressione dei pneumatici dovrebbe essere trattata alla stregua di qualsiasi altra infrazione tecnica. La penalità sarebbe quindi la squalifica, con conseguenze più importanti su gara e campionato.
Si spera così di limitare il “gioco” derivante dalla precedente norma, con team e piloti che si tenevano buono il “gettone” dei warning, da spendere in gare nelle quali ritenevano che abbassare la pressione avrebbe avuto buona possibilità di ben figurare, ottenendo così un ulteriore vantaggio. Emblematico il caso di Enea Bastianini a Sepang, lo scorso autunno: il pilota Ducati factory era stato accusato da Jorge Martin - in lotta con Bagnaia in campionato- di avere deliberatamente corso con una pressione eccessivamente bassa, avvantaggiandosi così del warning e violando in buona sostanza lo spirito del regolamento. "Ha vinto una gara su 14-15 perché ha messo la pressione delle gomme anteriori a 1.2. Così vinco anche io…".
Da quando esistono le corse piloti e squadre cercano di infilarsi nelle pieghe del regolamento, è nella natura delle cose. Ma la nuova norma dovrebbe scoraggiare incursioni nella zona grigia...