MotoGP 2020, Mir: “In Austria ho capito che potevo lottare per il titolo”
MotoGP news – Il maiorchino della Suzuki è leader in campionato ed è determinato a non cambiare strategia nelle ultime gare in cui si giocherà il titolo, evitando di correre rischi inutili. L'inizio della stagione per lui è stato difficile, ma dopo il GP in Austria le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto
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"Dobbiamo essere ancora più intelligenti"
Joan Mir affronterà gli ultimi tre GP stagionali con un vantaggio di quattordici punti su Fabio Quartararo secondo in classifica, anche se non ha ancora vinto una gara, è salito sul podio ben sei volte e ha fatto della costanza (mancata a tutti i suoi avversari) la sua arma migliore. Anche nell’ultimo Gran Premio disputato ad Aragon ha fatto il “ragioniere”: “Ora più che mai sarebbe un grosso errore cambiare strategia, ma dobbiamo essere veloci e quando cerchi di essere veloce corri dei rischi. Puoi sbagliare. L'importante è trovare un equilibrio per quel rischio. In quella gara pensavo di essere in grado di prendere i piloti davanti, ma poi ho visto che non era così. Allora perché continuare a spingere, rischiando una caduta, se già so che non posso vincere questa gara?” Ovviamente il pensiero non può essere sempre uguale, dall’inizio alla fine: “A volte non dobbiamo pensare al campionato. Come nei primi giri, non pensavo affatto al campionato. Stavo solo pensando a dare il 100%, tutto quello che potevo. Ma poi c'è stato un momento in cui ci ho pensato. Ho visto che le mie sensazioni sulla moto non erano delle migliori e non sono riuscito a recuperare il distacco da Rins e Franco. Quindi ho trovato un compromesso. Non cambierò strategia. Continuerò così, dando il 100% e trovando sempre il compromesso tra rischio e punti”. Ora mancano solo tre gare alla fine, i punti in palio sono 75 e tutto può ancora succedere dato che nella classifica iridata ci sono sei piloti in 32 punti. Mir ha continuato: “Con l'avvicinarsi della fine della stagione, dobbiamo essere ancora più intelligenti e mettere in campo questo compromesso nel migliore dei modi.”
Due delle ultime tre gare della stagione si terranno a Valencia e il pilota Suzuki ha detto: “Per me sarà davvero importante essere competitivo e forte a Valencia. Sarà lì che potremo decidere un po’ il campionato. Per evitare troppo stress vorrei che le cose fossero quasi fatte già a Valencia”. Il campionato non era iniziato nel migliore dei modi per lui e ha ammesso di aver iniziato a pensare al campionato solo dopo la terza gara: “In Austria ho fatto inconsciamente un clic mentale. Non sulla moto, solo nella mia mente. Non so come e perché, ma da quando in Austria mi sono sentito molto meglio sulla moto, mi sono sentito molto meglio anche in campionato. Questa era la chiave”.
Guardate il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
Joan Mir affronterà gli ultimi tre GP stagionali con un vantaggio di quattordici punti su Fabio Quartararo secondo in classifica, anche se non ha ancora vinto una gara, è salito sul podio ben sei volte e ha fatto della costanza (mancata a tutti i suoi avversari) la sua arma migliore. Anche nell’ultimo Gran Premio disputato ad Aragon ha fatto il “ragioniere”: “Ora più che mai sarebbe un grosso errore cambiare strategia, ma dobbiamo essere veloci e quando cerchi di essere veloce corri dei rischi. Puoi sbagliare. L'importante è trovare un equilibrio per quel rischio. In quella gara pensavo di essere in grado di prendere i piloti davanti, ma poi ho visto che non era così. Allora perché continuare a spingere, rischiando una caduta, se già so che non posso vincere questa gara?” Ovviamente il pensiero non può essere sempre uguale, dall’inizio alla fine: “A volte non dobbiamo pensare al campionato. Come nei primi giri, non pensavo affatto al campionato. Stavo solo pensando a dare il 100%, tutto quello che potevo. Ma poi c'è stato un momento in cui ci ho pensato. Ho visto che le mie sensazioni sulla moto non erano delle migliori e non sono riuscito a recuperare il distacco da Rins e Franco. Quindi ho trovato un compromesso. Non cambierò strategia. Continuerò così, dando il 100% e trovando sempre il compromesso tra rischio e punti”. Ora mancano solo tre gare alla fine, i punti in palio sono 75 e tutto può ancora succedere dato che nella classifica iridata ci sono sei piloti in 32 punti. Mir ha continuato: “Con l'avvicinarsi della fine della stagione, dobbiamo essere ancora più intelligenti e mettere in campo questo compromesso nel migliore dei modi.”
Due delle ultime tre gare della stagione si terranno a Valencia e il pilota Suzuki ha detto: “Per me sarà davvero importante essere competitivo e forte a Valencia. Sarà lì che potremo decidere un po’ il campionato. Per evitare troppo stress vorrei che le cose fossero quasi fatte già a Valencia”. Il campionato non era iniziato nel migliore dei modi per lui e ha ammesso di aver iniziato a pensare al campionato solo dopo la terza gara: “In Austria ho fatto inconsciamente un clic mentale. Non sulla moto, solo nella mia mente. Non so come e perché, ma da quando in Austria mi sono sentito molto meglio sulla moto, mi sono sentito molto meglio anche in campionato. Questa era la chiave”.
Guardate il calendario 2020 della top class e la classifica del campionato.
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