MotoGP 2018, Red Bull Ring tracciato infuocato per i freni. Orari TV
MotoGP news – Dopo il Gran Premio della Repubblica Ceca i piloti della top class raggiungeranno direttamente il Red Bull Ring, sede dell’undicesimo appuntamento stagionale, un tracciato molto impegnativo per l’impianto frenante. I tecnici di Brembo hanno fatto la consueta analisi della pista e delle staccate più difficili per la MotoGP
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MotoGP
Difficoltà massima
Sette giorni dopo il Gran Premio disputato sul circuito di Brno, la MotoGP si sposterà sul tracciato austriaco del Red Bull Ring che presenta solo dieci curve e numerosi rettilinei concentrati nelle vicinanze del traguardo. Non tutte le curve richiedono l’uso dei freni, ma a complicare la scelta di tempo dei piloti nelle staccate contribuiscono le frequenti ondulazioni della pista: dal punto più alto al più basso c’è infatti un dislivello di 65 metri e la discesa più ripida ha un’inclinazione del 9,3 per cento.
Secondo i tecnici Brembo il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto anche dalle piste di Barcellona, Motegi e Sepang. Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte per un totale di 25 secondi. Nei 28 giri di gara a Spielberg ogni MotoGP usa i freni per circa 700 secondi, cioè poco meno di 12 minuti. La decelerazione media sul giro è 1,3 g e costituisce il record del campionato.
Delle 7 frenate del Red Bull Ring le prime 3 in successione sono altamente impegnative per i freni mentre le restanti 4 sono di media difficoltà.
La più dura in assoluto è quella alla curva Castrol Edge (curva 1) perché si trova nel punto più veloce del tracciato, anche se leggermente in salita: le MotoGP arrivano a 312 km/h e frenano per 4,1 secondi per scendere a 99 km/h. I piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g ed esercitano un carico sulla leva di 6,4 kg. Persino maggiori sono lo spazio e il tempo di frenata alla curva Rauch (curva 3), complice la strada in discesa: 251 metri e 5,2 secondi indispensabili per passare da 294 km/h a 79 km/h. La curva Remus (curva 2) è invece la più lenta del tracciato con i suoi 64 km/h di velocità di ingresso. I piloti si attaccano ai freni per 5 secondi esercitando un carico di 5,8 kg sulla leva.
Cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky e in chiaro su TV8.
Sette giorni dopo il Gran Premio disputato sul circuito di Brno, la MotoGP si sposterà sul tracciato austriaco del Red Bull Ring che presenta solo dieci curve e numerosi rettilinei concentrati nelle vicinanze del traguardo. Non tutte le curve richiedono l’uso dei freni, ma a complicare la scelta di tempo dei piloti nelle staccate contribuiscono le frequenti ondulazioni della pista: dal punto più alto al più basso c’è infatti un dislivello di 65 metri e la discesa più ripida ha un’inclinazione del 9,3 per cento.
Secondo i tecnici Brembo il Red Bull Ring rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto anche dalle piste di Barcellona, Motegi e Sepang. Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte per un totale di 25 secondi. Nei 28 giri di gara a Spielberg ogni MotoGP usa i freni per circa 700 secondi, cioè poco meno di 12 minuti. La decelerazione media sul giro è 1,3 g e costituisce il record del campionato.
Delle 7 frenate del Red Bull Ring le prime 3 in successione sono altamente impegnative per i freni mentre le restanti 4 sono di media difficoltà.
La più dura in assoluto è quella alla curva Castrol Edge (curva 1) perché si trova nel punto più veloce del tracciato, anche se leggermente in salita: le MotoGP arrivano a 312 km/h e frenano per 4,1 secondi per scendere a 99 km/h. I piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g ed esercitano un carico sulla leva di 6,4 kg. Persino maggiori sono lo spazio e il tempo di frenata alla curva Rauch (curva 3), complice la strada in discesa: 251 metri e 5,2 secondi indispensabili per passare da 294 km/h a 79 km/h. La curva Remus (curva 2) è invece la più lenta del tracciato con i suoi 64 km/h di velocità di ingresso. I piloti si attaccano ai freni per 5 secondi esercitando un carico di 5,8 kg sulla leva.
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