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MotoGP 2016, intervista esclusiva a Guido Meda: “Valentino Rossi non sarà assolutamente fuori dai giochi”

MotoGP news – Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Guido Meda sulla stagione della top class che sta per iniziare. Il telecronista della MotoGP prevede un campionato nuovamente combattuto. Tra Lorenzo, Rossi e Marquez ci sarà la giusta dose di rivalità in pista, ma si spera sempre nei limiti della correttezza
Guido Meda si appresta a raccontare la stagione 2016 della MotoGP e con lui abbiamo analizzato i temi più caldi di questo campionato: l'arrivo della centralina unica, il mercato, il rinnovo di Valentino Rossi, il ruolo di Casey Stoner e le prospettive di vittoria per Jorge Lorenzo.

Cos'è cambiato con la centralina unica?
Alla fine non c'è stato niente di clamoroso, se non che la Ducati, partita in vantaggio, possa trarre dei benefici che magari gli altri vedranno più avanti. Loro la conoscono meglio, si parte un po' dalla loro base, mi auguro che funzioni, anche se in realtà mi è sembrato di capire che non abbiano ancora raggiunto il livello e la costanza che meriterebbe una casa come la Ducati. Battere Honda e Yamaha è un grosso problema. In linea di massima mi sembra ampiamente digerita, ci si deve adattare, c'è qualcuno che ci metterà un po' di più a capirla, chi avvertirà la mancanza di certe abitudini che aveva - e questo potrà essere qualche pilota Honda - ma i tempi sono buoni.  La centralina mi incuriosisce nel momento in cui scopriremo che il pilota farà un po' più la differenza e che i soldi risparmiati sono molti.

Come si tradurrà  in pista questo cambiamento?
Secondo me in nulla di particolare. Forse che i bruschi dovranno essere un po' più delicati, Marquez dovrà stare un po' attento quando rovescia il gas a due mani, gli esuberanti avranno un po' meno aiuto sia dalla centralina sia dalle gomme, nel momento in cui vanno a mettere in crisi tutto il sistema. Si potrebbe tradurre un vantaggio per i “dolci”, quindi Pedrosa, Lorenzo e in qualche modo per Valentino che sta un po' a mezza via, tra il pilota dolce alla Lorenzo e il pilota tutto derapata alla Marquez.

Cosa ti aspetti da questa stagione?
Un piccolo vantaggio di Lorenzo su Rossi, però mi fido molto dell'approccio analitico e perfezionista che ha Rossi nei confronti anche dei test. Se guardi il passo dei due, non c'è tutta sta gran differenza. Sicuramente Lorenzo, con la sua staccata dolce e la curva in grande percorrenza, ha un po' di vantaggio con le Michelin, come Pedrosa del resto, ma non mi aspetto assolutamente un Rossi che, siccome ha compiuto 37 anni, allora è fuori dai giochi. Sicuramente per lui sarà veramente difficile replicare una stagione come quella dell'anno scorso, in testa dalla prima all'ultima gara salvo poi perdere il mondiale, però mai come quest'anno dovrà fare appello alla sua intelligenza e alle sue capacità strategiche. Mai come quest'anno dovrà evitare di perdere le staffe, anche se probabilmente si troverà alle prese con qualche provocazione. Lo stesso discorso vale anche per Marquez e Lorenzo, perché evidentemente quel terzetto d'accordo non ci andrà più, però mi aspetto anche che questa cosa non ce la tireremo dietro. Mi sembra che i tre piloti stiano lavorando affinchè rimanga una questione personale tra loro, che non abbia influssi o riverberi su quello che accadrà in pista. Una gara come quella della Malesia secondo me non la rivedremo. Lo sport è fatto anche di rivalità, più sani e leali sono meglio è, ma rimuovere la rivalità alla radice significa togliere allo sport una parte fondante del suo essere.

Valentino rinnoverà?
Io penso di sì, ma sono forse il meno indicato a cui chiederlo perché non riesco a immaginare il giorno in cui lui dirà basta. Vale è in grande forma, la prospettiva è quella di rinnovare per altri due anni, mi sembra che non si sia stufato, se doveva accadere poteva accadere con la fine dello scorso anno e non è accaduto. Bisogna arrivare a metà stagione per saperlo, ma io penso che rinnoverà.

Cosa succederà nel mercato piloti?
La cosa più importante che può accadere è la separazione tra Rossi e Lorenzo. Lì forse sarà la Yamaha a dover scegliere, è chiaro che se sceglie Lorenzo, a Rossi non restano che due cose: o fermarsi o passare in Suzuki, a meno che non ci sia un colpo di teatro che lo porti in Honda. Io credo che la Yamaha si voglia tenere stretti entrambi, ma per Lorenzo le sirene suonano più forti e forse lui, che si è sempre considerato all'altezza di Stoner, potrebbe prendere in considerazione quel posto della Ducati, occupato oggi da Dovizioso. Anche perché mi risulta che Dovizioso cominci ad essere un po' consumato dall'esperienza in Ducati.

Come vedi la presenza di Stoner?
Qui è difficile prendere una posizione e penso: "Aveva ragione la Honda, quando teneva i tempi di Stoner nascosti e quindi tutelava i proprio piloti, o ha ragione la Ducati che fa un'enorme operazione di marketing, da una parte, ma dall'altra ci sono Dovizioso e Iannone che un po' si deprimono?" A loro quelle cose non riescono, nonostante quella moto la guidino ininterrottamente da due o tre anni. Non so dire chi sia stato più furbo. Non mi aspetto uno Stoner che farà tutto il mondiale, ma magari un paio di gare sì.

Lo vedrai in pista già in Qatar?
Se però Petrucci rientra, non ha molto senso farlo correre subito in Qatar. Bisognerebbe sapere cos'ha fatto Stoner in questi anni. Di sicuro non è Bayliss, che nell'ultima apparizione in Superbike era chiaro che non poteva più fare quello che aveva fatto. Stoner ha 30 anni, si è allenato, potrebbe essere pronto.

Qual è il tuo pronostico di questa stagione?
Non so, non mi è mai piaciuto farli. L'anno scorso ero tra quelli che non pronosticava un Rossi in testa dalla prima all'ultima gara e mi sono trovato invece a raccontarlo. La mia speranza recondita è quella, che possa farcela a vincere il decimo titolo, ma se ti dicessi che tutti gli elementi razionali spingono da quella parte, ti direi una bugia. O Valentino, o Lorenzo, o Marquez. Sarebbe un sogno ripartire come in Qatar l'anno scorso.

Che idea ti sei fatto di Lorenzo in questo pre-campionato?
Lorenzo lo vedo in conflitto. Fa dichiarazioni che puntano a dare di lui un'immagine fortissima, fa i complimenti alle Michelin e mi chiedo: “Fino a che punto sta giocando per mettere pressione agli altri?” È difficile però metterlo in discussione, dal momento che è costante e velocissimo. Paradossalmente dovrebbero essere gli altri,Rossi e Marquez, a stringere una sorta di tacita alleanza per costringere Lorenzo alla bagarre, l'unica condizione che lui non ama.
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