Miller celebra Bagnaia: "È più bravo di me e non so nemmeno perché"
Jack parla del suo rapporto con Pecco e degli anni in Ducati. "Negli ultimi due anni è cresciuto molto, e anche io sono migliorato. Ai tempi della Pramac si era intravisto solo parte del suo potenziale". Sul suo futuro: "Con Binder mi troverò bene, siamo amici"
“Ci mancherà questo bastardo” aveva detto scherzosamente Pecco Bagnaia a Davide Tardozzi nel dopo gara di una delle tante vittorie della stagione appena conclusa, riferendosi a Miller. E sicuramente l'australiano non sarà una perdita solo per il neo campione del mondo, ma anche per tutto il box Ducati. A Borgo Panigale lo hanno sostituito con il talentuoso Enea Bastianini, e Jackass ha scelto KTM per la seconda parte della sua carriera. Miller ha rilasciato nei giorni scorsi una intervista in cui ha parlato dei suoi anni con la casa italiana e del suo rapporto con Bagnaia.
Onesto al cento per cento
Miller riconosce i risultati conseguiti da Pecco come molto migliori rispetto ai suoi, anche se non si sa spiegare fino in fondo dove sia la differenza. “Se sapessi perché Bagnaia è meglio di me farei come lui. Io mi preparo bene fisicamente e mentalmente per le gare. È che lui guida la moto meglio di me. È semplice. Sto facendo del mio meglio ma quest'anno è stato più bravo. E anche l'anno scorso”. Jack ammette che il salto qualitativo che Pecco ha avuto lo ha sorpreso. “Già in Pramac aveva dato dei segnali incoraggianti, ma negli ultimi due anni i suoi progressi sono stati enormi e ha ottenuto molte vittorie”.
Personalmente soddisfatto
L'australiano è contento del suo biennio nel team factory e più in generale della sua avventura in Ducati. “È stato un punto di svolta nella mia carriera. Prima di passare alla Ducati avevo ottenuto un podio e una vittoria sotto la pioggia (con Honda nel 2016 ad Assen, ndr). Ora ho più di 20 podi”. Era però è arrivato il momento di cambiare. “Volevo provare qualcosa di nuovo, alla fine è stata una mia decisione. Sono molto contento di come è andata la seconda metà della stagione e spero di potere portare questo slancio nella nuova moto”.
La nuova avventura
Jack parla anche del suo nuovo compagno di squadra. “Pecco e io abbiamo un rapporto amichevole, ma è sempre strano avere un compagno di squadra europeo perché la cultura è molto diversa. I sudafricani hanno una cultura molto simile, un senso dell'umorismo simile agli australiani. In un certo senso Brad Binder è il mio opposto, ma una volta che lo conosci meglio, è più simile a me di quanto si possa pensare. Credo che la nostra sarà una grande collaborazione. Lo conosco bene: vive a soli seicento metri da me ad Andorra e passiamo molto tempo insieme. Abbiamo bevuto qualche birra e parlato un po', è un buon amico”.