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Marini, la sfida più difficile è rimanere in Honda

Il fratello di Valentino si scontra con le prestazioni povere della sua RC213V. In passato campioni come Pedrosa, Lorenzo e Marquez hanno gettato la spugna e anche Mir manifesta la volontà di andarsene

Il momento in casa Honda non è semplice: i risultati sono in costante peggioramento rispetto al passato, con la conseguenza che i suoi piloti sono sempre più insofferenti. Unica eccezione sembra essere Luca Marini, che a discapito di quanto riesce a esprimere in pista, resta concentrato sullo sviluppo della moto.


Una parabola discendente

Nel campionato costruttori Honda attualmente conta la miseria di 19 punti: una media di 2.7, inferiori a un 13esimo posto come migliore piazzamento per ogni gara. Mir e Zarco non sono riusciti a fare meglio di 12esimo come acuto, Marini non è mai andato nemmeno a punti e il confronto di HRC anche solo con il 2023 è deprimente: dopo le prime sette gare della stagione scorsa il reparto corse della casa di Tokyo aveva 81 punti e – anche al netto del contributo di Marquez- i punti erano 66. Risultati tutto sommato decenti e sostenuti dalla miracolosa vittoria di Alex Rins in Texas. Quest'anno ad Austin nessun pilota è andato a punti, né nella Sprint, né nella gara lunga: domenica si sono ritirati tutti i piloti a eccezione proprio del Maro, che comunque ha terminato 16esimo.


La lunga lista

La RC213V negli anni è stata mal digerita da diversi piloti che si sono allontanati da Honda: Pedrosa, Lorenzo, Pol Espargarò, Rins e Mir, che è in trattativa per trovare una alternativa alla moto giapponese. Lo stesso Marquez, che per anni è stato additato come il pilota che ha portato HRC ad allontanarsi da uno sviluppo competitivo della moto, ha sofferto molto dopo l'anno e mezzo di stop dovuto all'infortunio e al rientro non è riuscito a invertire la rotta.

Luca Marini è stato ingaggiato per portare avanti lo sviluppo della RC213V e – come per Johann Zarco- si sperava che il suo passato in Ducati avrebbe aiutato a trovare la giusta direzione. Così non è stato fino ad adesso, anche se bisogna sottolineare che la moto 2024 non è nata sulle indicazioni dei nuovi arrivati.


Quale futuro?

Marini è l'ennesima vittima di Honda? Sembra prematuro dirlo, e un'idea più precisa la si potrà avere probabilmente solo l'anno prossimo, quando una nuova moto - realizzata anche sulle indicazioni dei nuovi piloti- sarà progettata. Riuscirà Luca a reggere la pressione di questa sfida? Dai problemi di maneggevolezza alle difficoltà nel massimizzare le prestazioni con le nuove gomme, niente appare insormontabile, ma desta perplessità il fatto che non pare esserci una direzione precisa in casa Honda, con il settore tecnico soggetto a continue e infruttuose rivoluzioni.

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