Interviste MotoGP - Lucchinelli: “Lorenzo in Honda? Speriamo parli poco…”
MotoGP news – Abbiamo fatto una chiacchierata con Marco Lucchinelli, "Lucky" ha fatto il punto sulla nuova stagione analizzando i temi caldi di questo 2019: dalla coppia Marquez-Lorenzo, al duo di Ducati e alle prospettive di Valentino Rossi ma ha detto la sua anche sulla MotoE...
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"Dovi e Petrux? Una scarpa e una ciabatta"
Il bello di Marco Lucchinelli è che dice sempre quello che pensa e, spesso, le sue idee sono parecchio interessanti. Era così da pilota, lo è stato da team manager e ora anche da commentatore televisivo. La nostra Serena Zunino, a pochi giorni dal primo test del 2019 a Sepang, ha scambiato quattro chiacchere con lui, per parlare della prossima stagione, della coppia più in vista, Marquez-Lorenzo, di Rossi e di Ducati. Marco non si è smentito: idee chiare, tanta ironia e un punto fermo: non chiedetegli della MotoE!
Questa stagione Lorenzo sarà pilota Honda, cosa c’è da aspettarsi?
La vedo meglio sicuramente della sua prima stagione in Ducati. La Ducati, a detta di tutti, è sempre stata una moto difficile da guidare. Credo che in Honda si troverà un pelo meglio. Lo vedrei nei primi cinque già dalle prime gare. Dipende poi in squadra come funzionerà, sono due galli in un pollaio. Lorenzo lo conosciamo, è uno che certe volte sarebbe meglio che stesse zitto, e Marquez da questo punto di vista non l’abbiamo ancora conosciuto. Quello che è certo è che ha come compagno di squadra uno dei piloti più veloci.
Ti aspetti una vittoria di Lorenzo già in questo 2019?
Credo di sì, come me l’aspettavo già nel suo primo anno di Ducati, quindi non faccio molto testo. Io prendo di riferimento quello che ho fatto io, con Honda, quando alla seconda gara dopo aver svolto gran parte della gara in prima posizione, a Salisburgo, sono caduto a 200 metri dall’arrivo. Calcolo che come io mi adattavo in fretta, dovrebbero farlo anche gli altri. Se Marquez vince con quella moto, dovrà farlo anche lui. Sembra che già la moto sia stata adattata alle sue esigenze.
Come pensi che vivrà Marquez l’arrivo di Lorenzo?
Non bene. Pedrosa era un gran bel pilota, ma Marquez non ha mai avuto uno veramente cattivo come compagno di squadra. Adesso Lorenzo, che vorrà dimostrare che è il più forte, che in Ducati non ha preso soldi per niente, secondo me farà un bel mondiale, sperando che parli poco…
Anche in Ducati c’è una nuova coppia, Dovizioso e Petrucci, ma lì si parla di collaborazione…
Sì, una scarpa e una ciabatta! (ride) Con tutto il bene che voglio a Petrucci, sarà una cosa dura. Di Dovizioso ci dimentichiamo tutti, io per primo, eppure sono due anni che fa cose da marziano. È l’unico pilota in MotoGP che è riuscito a battere Marquez in frenata all’ultima curva, senza cadere e senza rompere i coglioni e lamentarsi della pericolosità di una cosa o dell’altra. Dovizioso sembra che abbia sempre bisogno di confermare, ma non dimentichiamocelo perché sono due anni che c’è.
Come vedi questa collaborazione di cui entrambi parlano?
Non ci credo tanto, credo che ognuno pensi per sé. Io ho avuto compagni di squadra come Graziano Rossi, e forse siamo rimasti anche amici, ma abbiamo fatto anche danni. Ricordo di una gara in Belgio, la stavo per vincere e invece ci siamo toccati all’ultima variante e l’ha vinta Mamola. Se non ci toccavamo era perché non eravamo insieme, nonostante fossimo e siamo tuttora amici.
Passiamo a parlare di Valentino Rossi e Maverick Vinales…
Un bell’equipaggio. Io spero che abbiano fatto un bel lavoro quest’inverno, perché sentire sempre che la colpa è della moto mi fa quasi noia. Mi offenderei fossi la moto, perché è l’unica che non può rispondere! Io credo in Valentino perché quello che ha fatto è incancellabile, è bravo ed è ancora lì a lottare, però nell’era dopo Lorenzo da quando hanno iniziato a lavorare sulla moto non sono più andati bene. Non bisogna dare sempre la colpa alla moto e poi prendere solo i meriti, io credo che si anecessario anche dubitare del pilota, che sia Valentino o qualcun altro. Spero che quest’anno non ci sia più questo problema. Non vorrei più sentire parlare di gomme, tutti che si lamentano di queste gomme, ma le gomme le ha anche Marquez, o va via senza gomme?! Non ho mai sentito lamentarsi Marquez. Vorrei che fosse un po’ così. Ogni periodo ha le sue difficoltà. Marquez quando è arrivato ha svegliato tutti. Ha alzato l’asticella, ha cominciato a darci dentro. Marquez cade, ma in prova, e cade a 80 all’ora, non è mica scemo. Cade come per andare in garage e oltretutto trova il limite. Questo è quello che fa la differenza. Gli altri non cadono, ma non vanno neanche forte. Per andare tutte le domeniche forte come va lui, bisogna rischiare di cadere.
Ti aspetti una Yamaha vincente?
La Yamaha quando è a posto, secondo me è la moto più facile da guidare. Non credo che siano lontani. Oggi non credo che i problemi delle moto siano i cavalli, e neanche l’elettronica, ma la messa a punto.
Quest’anno Suzuki si presenterà al via con Alex Rins e Joan Mir.
Suzuki è una grande moto, gli mancano solo i piloti, o almeno uno forte. Per fare una grande strategia avrebbe dovuto prenderne uno già vincente. Se con quelli che ha avuto, senza nulla togliere, ha fatto tanti podi, da lì a vincere non manca tanto. Secondo me in questi due anni avrebbero potuto fare molto di più. Rins comunque mi ha stupito. Potremmo quindi vederli davanti un po’ di volte.
Le ultime due case che sono entrate in griglia sono Aprilia e KTM, che hanno fatto due percorsi molto diversi.
In KTM sono vincenti di testa e avevano infatti provato a prendere piloti di alto livello, tra cui Marquez. Questa è una dimostrazione che pensano in grande, di arrivare in alto, e credo che sia possibile. Penso che loro abbiano il potenziale, molto più dell’Aprilia, non perché non abbiano meriti o non abbiano gente buona, ma le fanno le moto? Perché non le vedo in giro. Dove le vendono? Fanno le gare perché? Normalmente si fanno perché si vogliono vendere delle moto, loro fanno le gare ma di moto non se ne vedono in giro. Sicuramente ci sono anche loro, ma non mi aspetto grandi cose. Hanno Iannone e Aleix Espargaro, due manici che sono instabili, tendono un po’ a buttarsi giù. Il problema sarà quello. La gente di Aprilia fa miracoli in proporzione a quello che hanno, sono bravi, però è dura.
Dal prossimo anno debutterà la MotoE, cosa ne pensi?
Cosa vuol dire la MotoE? Quella che non fa rumore? Eheheh Io di elettrico non voglio neanche il tagliaerba in casa, voglio tutto a motore. L’elettrico si usa solo se si ha un problema o se vai in città e non vuoi consumare. Una moto come quella è un rifiuto, è contro la tecnica. Ma scherzi? Per fare le corse sono contrario. Una gara di cinque giri, ma che significato ha? Anzi non la fai, che è uguale. Tanto non fanno rumore, non ti vedono e cosa corri a fare? Non mi dice niente. Io sono vecchio stampo. Sono per le donne e i motori, a scoppio però.
Qual è il tuo ricordo più bello da pilota?
Tutto, dalla prima gara in cui ho fatto ultimo, a qualsiasi altro ricordo. La moto è stata la mia salvezza, la mia vita.
Il bello di Marco Lucchinelli è che dice sempre quello che pensa e, spesso, le sue idee sono parecchio interessanti. Era così da pilota, lo è stato da team manager e ora anche da commentatore televisivo. La nostra Serena Zunino, a pochi giorni dal primo test del 2019 a Sepang, ha scambiato quattro chiacchere con lui, per parlare della prossima stagione, della coppia più in vista, Marquez-Lorenzo, di Rossi e di Ducati. Marco non si è smentito: idee chiare, tanta ironia e un punto fermo: non chiedetegli della MotoE!
Questa stagione Lorenzo sarà pilota Honda, cosa c’è da aspettarsi?
La vedo meglio sicuramente della sua prima stagione in Ducati. La Ducati, a detta di tutti, è sempre stata una moto difficile da guidare. Credo che in Honda si troverà un pelo meglio. Lo vedrei nei primi cinque già dalle prime gare. Dipende poi in squadra come funzionerà, sono due galli in un pollaio. Lorenzo lo conosciamo, è uno che certe volte sarebbe meglio che stesse zitto, e Marquez da questo punto di vista non l’abbiamo ancora conosciuto. Quello che è certo è che ha come compagno di squadra uno dei piloti più veloci.
Ti aspetti una vittoria di Lorenzo già in questo 2019?
Credo di sì, come me l’aspettavo già nel suo primo anno di Ducati, quindi non faccio molto testo. Io prendo di riferimento quello che ho fatto io, con Honda, quando alla seconda gara dopo aver svolto gran parte della gara in prima posizione, a Salisburgo, sono caduto a 200 metri dall’arrivo. Calcolo che come io mi adattavo in fretta, dovrebbero farlo anche gli altri. Se Marquez vince con quella moto, dovrà farlo anche lui. Sembra che già la moto sia stata adattata alle sue esigenze.
Come pensi che vivrà Marquez l’arrivo di Lorenzo?
Non bene. Pedrosa era un gran bel pilota, ma Marquez non ha mai avuto uno veramente cattivo come compagno di squadra. Adesso Lorenzo, che vorrà dimostrare che è il più forte, che in Ducati non ha preso soldi per niente, secondo me farà un bel mondiale, sperando che parli poco…
Anche in Ducati c’è una nuova coppia, Dovizioso e Petrucci, ma lì si parla di collaborazione…
Sì, una scarpa e una ciabatta! (ride) Con tutto il bene che voglio a Petrucci, sarà una cosa dura. Di Dovizioso ci dimentichiamo tutti, io per primo, eppure sono due anni che fa cose da marziano. È l’unico pilota in MotoGP che è riuscito a battere Marquez in frenata all’ultima curva, senza cadere e senza rompere i coglioni e lamentarsi della pericolosità di una cosa o dell’altra. Dovizioso sembra che abbia sempre bisogno di confermare, ma non dimentichiamocelo perché sono due anni che c’è.
Come vedi questa collaborazione di cui entrambi parlano?
Non ci credo tanto, credo che ognuno pensi per sé. Io ho avuto compagni di squadra come Graziano Rossi, e forse siamo rimasti anche amici, ma abbiamo fatto anche danni. Ricordo di una gara in Belgio, la stavo per vincere e invece ci siamo toccati all’ultima variante e l’ha vinta Mamola. Se non ci toccavamo era perché non eravamo insieme, nonostante fossimo e siamo tuttora amici.
Passiamo a parlare di Valentino Rossi e Maverick Vinales…
Un bell’equipaggio. Io spero che abbiano fatto un bel lavoro quest’inverno, perché sentire sempre che la colpa è della moto mi fa quasi noia. Mi offenderei fossi la moto, perché è l’unica che non può rispondere! Io credo in Valentino perché quello che ha fatto è incancellabile, è bravo ed è ancora lì a lottare, però nell’era dopo Lorenzo da quando hanno iniziato a lavorare sulla moto non sono più andati bene. Non bisogna dare sempre la colpa alla moto e poi prendere solo i meriti, io credo che si anecessario anche dubitare del pilota, che sia Valentino o qualcun altro. Spero che quest’anno non ci sia più questo problema. Non vorrei più sentire parlare di gomme, tutti che si lamentano di queste gomme, ma le gomme le ha anche Marquez, o va via senza gomme?! Non ho mai sentito lamentarsi Marquez. Vorrei che fosse un po’ così. Ogni periodo ha le sue difficoltà. Marquez quando è arrivato ha svegliato tutti. Ha alzato l’asticella, ha cominciato a darci dentro. Marquez cade, ma in prova, e cade a 80 all’ora, non è mica scemo. Cade come per andare in garage e oltretutto trova il limite. Questo è quello che fa la differenza. Gli altri non cadono, ma non vanno neanche forte. Per andare tutte le domeniche forte come va lui, bisogna rischiare di cadere.
Ti aspetti una Yamaha vincente?
La Yamaha quando è a posto, secondo me è la moto più facile da guidare. Non credo che siano lontani. Oggi non credo che i problemi delle moto siano i cavalli, e neanche l’elettronica, ma la messa a punto.
Quest’anno Suzuki si presenterà al via con Alex Rins e Joan Mir.
Suzuki è una grande moto, gli mancano solo i piloti, o almeno uno forte. Per fare una grande strategia avrebbe dovuto prenderne uno già vincente. Se con quelli che ha avuto, senza nulla togliere, ha fatto tanti podi, da lì a vincere non manca tanto. Secondo me in questi due anni avrebbero potuto fare molto di più. Rins comunque mi ha stupito. Potremmo quindi vederli davanti un po’ di volte.
Le ultime due case che sono entrate in griglia sono Aprilia e KTM, che hanno fatto due percorsi molto diversi.
In KTM sono vincenti di testa e avevano infatti provato a prendere piloti di alto livello, tra cui Marquez. Questa è una dimostrazione che pensano in grande, di arrivare in alto, e credo che sia possibile. Penso che loro abbiano il potenziale, molto più dell’Aprilia, non perché non abbiano meriti o non abbiano gente buona, ma le fanno le moto? Perché non le vedo in giro. Dove le vendono? Fanno le gare perché? Normalmente si fanno perché si vogliono vendere delle moto, loro fanno le gare ma di moto non se ne vedono in giro. Sicuramente ci sono anche loro, ma non mi aspetto grandi cose. Hanno Iannone e Aleix Espargaro, due manici che sono instabili, tendono un po’ a buttarsi giù. Il problema sarà quello. La gente di Aprilia fa miracoli in proporzione a quello che hanno, sono bravi, però è dura.
Dal prossimo anno debutterà la MotoE, cosa ne pensi?
Cosa vuol dire la MotoE? Quella che non fa rumore? Eheheh Io di elettrico non voglio neanche il tagliaerba in casa, voglio tutto a motore. L’elettrico si usa solo se si ha un problema o se vai in città e non vuoi consumare. Una moto come quella è un rifiuto, è contro la tecnica. Ma scherzi? Per fare le corse sono contrario. Una gara di cinque giri, ma che significato ha? Anzi non la fai, che è uguale. Tanto non fanno rumore, non ti vedono e cosa corri a fare? Non mi dice niente. Io sono vecchio stampo. Sono per le donne e i motori, a scoppio però.
Qual è il tuo ricordo più bello da pilota?
Tutto, dalla prima gara in cui ho fatto ultimo, a qualsiasi altro ricordo. La moto è stata la mia salvezza, la mia vita.
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