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Ciao ciao Vale: la rivalità con Biaggi, un romanzo che ha segnato un'epoca

Oggi a Valencia andrà in scena l'ultima gara della carriera del Dottore, una cavalcata fantastica che ha visto nella rivalità tra Rossi e Max uno dei momenti più "caldi. In reatà i duelli tra i due iniziarono a parole ancora prima di incrociarsi in pista. Tutto iniziò con una bambola gonfiabile, dal passaggio di Vale in 500 la tensione aumentò parecchio. I duelli più belli arrivarono con Valentino ormai in Yamaha
Tra i tratti salienti del primo periodo di Valentino Rossi nel motomondiale c'è sicuramente la rivalità con Max Biaggi, iniziata ben prima che i due corressero nella stessa categoria, fatto avvenuto solo nel 2000. Non furono duelli solo in pista, ma anche a parole, con i giornalisti che si ritrovavano tra le mani titoli incredibili senza nemmeno il bisogno di forzare la situazione.

Modelle e bambole
I primi attriti vengono fatti risalire al gran premio d'Italia del 1997, gara vinta da Valentino nella 125. In quell'occasione Rossi, per festeggiare con una goliardata in omaggio ai suoi tifosi, percorre il giro d'onore portando con sé sulla motocicletta una bambola gonfiabile con le sembianze della super modella Claudia Schiffer. In quel periodo Biaggi era al centro dell'attenzione sui rotocalchi rosa per via di un flirt con Naomi Campbell e il giro di pista con la bambola fu percepito dai media come un'allusione ironica al divismo di Max.

Chi è il riferimento?
E poi c'è l'intervista nella quale un giornalista chiede a Valentino se si sente “il Biaggi della 125cc”, domanda a cui Rossi risponde: “Io il Biaggi della 125? Caso mai lui è il Rossi della 250”. Le tensioni crescono nel corso degli anni, gli incontri tra i due si fanno “scontri”. Il romano invita Rossi a sciacquarsi la bocca prima di pronunciare il suo nome, e in pista non va meglio. A Suzuka, alla prima gara della stagione 2001, Max (Yamaha) allarga il braccio e spinge Vale (Honda) fuori pista a 200 all'ora, Rossi rientra, lo sorpassa e gli mostra il dito medio, manco i due fossero al semaforo.

Il climax della tensione
Al gran premio di Barcellona, vinto da Rossi con Biaggi secondo, scatta il tafferuglio in zona podio. Max, salendo le scalette, urta il manager di Rossi, Gibo Badioli, che replica con uno spintone. L’atmosfera si fa improvvisamente più tesa e l’arrivo di Valentino fa degenerare la situazione: volano parolacce e si innesca una sorta di rissa sedata a fatica e per fortuna rimasta in gran parte off the records. L’atmosfera sul podio e qualche graffio fanno però comprendere a tutti l’accaduto. Il  presidente della FIM Francesco Zerbi non consegna ai due i premi spettanti e a poco servirà la pace indotta della conferenza stampa di Assen, qualche settimana dopo. I due contendenti non raggiungeranno comunque più certi livelli di astio manifesto: i duelli si limiteranno alla pista, con altre pagine indimenticabili anche dopo il passaggio di Valentino in Yamaha e di Biaggi in Honda.
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