Acosta al posto di Miller? Ecco perché non è possibile
Subito dopo il terzo appuntamento stagionale è girata voce che lo spagnolo fosse potesse prendere il posto di Miller nel team ufficiale KTM a stagione in corso, ma il direttore motorsport della casa austriaca ha spiegato come stanno le cose
"Non è questa un'opzione"
Pedro Acosta è il migliore pilota KTM dopo i primi tre GP stagionali. Il diciannovenne nonostante sia alla sua prima stagione nella categoria regina è riuscito ad adattarsi benissimo alla moto tanto da aver già conquistato due podi. Anche per questo hanno cominciato a girare indiscrezioni secondo cui il pilota del team GASGAS nel corso della stagione potrebbe andare a occupare il posto di Jack Miller nel team ufficiale KTM, ma il direttore del motorsport KTM Pit Beirer ha chiarito la situazione: “I risultati di Pedro sono esaltanti, ma no, per noi questa non è un’opzione”. Ha poi spiegato nel dettaglio come sono fatti i contratti: "Tutti e quattro i nostri piloti in MotoGP hanno contratti con la marca, quindi non sono legati ad una squadra specifica. Pianifichiamo e pensiamo sempre con questi quattro posti in MotoGP. Dal punto di vista contrattuale non c’è alcun ostacolo a cambiare qualcosa. Ma è del tutto assurdo pensare a tali cambiamenti durante la stagione”.
Binder al di sotto delle aspettative
Il pilota su cui KTM fino a quest'anno aveva puntato, Brad Binder, oggi è solo sesto in campionato e Beirer ha ammesso: “Non siamo soddisfatti di questo”. Poi ha continuato commentando la situazione di entrambi i piloti ufficiali: “Jack era un po’ giù di morale, ma si è allenato diligentemente durante l’inverno ed è fisicamente più in forma che mai. Sta cercando di risalire la classifica. Mi piace molto. Brad è arrivato ad Austin con un dito rotto, il che ovviamente non è di alcun aiuto su questa pista estremamente difficile. Ma la stagione è ancora lunga e dobbiamo lottare per ogni punto perché Brad è ancora in una posizione forte in campionato. Ora è importante per noi riportarlo alla sua forma normale il più rapidamente possibile”.
A spingere il sudafricano a fare ancora meglio sono ovviamente le prestazioni sbalorditive di Acosta: “Questo aiuta Brad enormemente. Spesso era il nostro unico pilota al top e non era chiaro a lui, a noi o a chiunque altro in che misura ciò fosse dovuto al pilota o alla moto. Ora abbiamo un secondo pilota che si sta comportando bene. Inoltre è molto più semplice analizzare dove sono i punti deboli e dove dobbiamo migliorare. Quindi questo ci renderà sicuramente molto più forti”.