Vi ricordate la LML Star? Il Vespone PX era anche automatico!
La casa indiana produceva repliche esatte della Vespa PX e ci credeva più di Piaggio, tanto da produrre modelli con motori a 4 tempi e addirittura il cambio automatico con variatore!
LML era un costruttore di scooter e motocicli indiano con sede a Kanpur, nello Stato di Uttar Pradesh. Negli anni 80 aveva stretto un'alleanza con Piaggio per produrre e vendere in India la Vespa PX. Una partnership che poi si era conclusa nel 1999 con un accordo extragiudiziale secondo cui LML poteva continuare a vendere copie della PX in India senza però utilizzare i marchi Piaggio e Vespa. Gli indiani però nel 2001 sbarcano in Italia inizialmente con poco successo, ma quando Piaggio nel 2008 decise di interrompere la produzione della PX la LML Star fece il boom di vendite in Italia e in Europa, tanto che la casa di Pontedera fu costretta in fretta e furia rimettere in produzione in Vespone. Scattarono anche le azioni legali che portarono poi di fatto alla sospensione della importazione della LML Star, mentre la casa indiana chiuse i battenti nel 2017.
Va dato atto però agli indiani di averci creduto parecchio nel Vespone, tanto da averlo dotato anche di motore 4 tempi 125/150/200 per rispettare più facilmente le norme sulle emissioni fino ad osare l’inosabile: l’introduzione nel 2012 di una versione con motore con cambio automatico a variatore. Ecco come era fatta.
Nuovo motore e consumi ridotti
La Star 125 con cambio automatico aveva un motore nuovo con il cilindro verticale, raffreddamento ad aria e una potenza massima di circa 9 CV a 8000 giri. Il cambio automatico a variatore era stato sviluppato da Adler, mentre l’alimentazione era affidata a un carburatore a controllo elettronico (realizzato dalla Dell'Orto) che garantiva un’erogazione lineare e consumi ridotti: la casa dichiarava 46 km con un litro. Il sistema di raffreddamento era più efficace grazie a una serie di prese d'aria disposte anche sotto la pedana, mentre il serbatoio (da 7 litri) era nella pancia destra. Secondo LML il motore in posizione più centrale e l'utilizzo del variatore automatico (più leggero del cambio manuale) consentivano un miglioramento della distribuzione delle masse a tutto a vantaggio della guidabilità.
Stile invariato
Non cambiava lo stile vintage dello scooter indiano: forme e dimensioni della PX con scocca in acciaio erano immutate. L’adozione del cambio automatico aveva permesso di eliminare il comando del freno posteriore a pedale spostandolo sulla leva sinistra del manubrio. C'era anche il pulsante di massa e la spia per la diagnostica del carburatore elettronico. La Star Automatica era proposta in ben 21 colorazioni. I prezzi partivano da 2.510 euro, 400 euro in meno della 125 4 tempi con cambio manuale. Va detto però che non fu un gran successo, anche a causa di alcuni problemi tecnici del sistema di trasmissione.
Foto e immagini
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