Trasportare la moto: rimorchio, carrello, furgone oppure corriere?
Per portare una moto alla destinazione prescelta ci sono varie possibilità, dal “fai da te” ai servizi professionali. Ecco qualche buon consiglio
Rimorchi e carrelli, furgoni, corrieri e, per i trasporti più lunghi al di là del mare, perfino navi. Per trasportare (o spedire) la moto lontano da casa esistono numerose possibilità. Vediamole.
Rimorchi e carrelli
È sicuramente l’opzione migliore per chi non ha un furgone ma è comunque in possesso di un’automobile con gancio di traino. Il carrello è bene ricordarlo, dev’essere omologato e in certi casi assicurato e può essere acquistato (si parte da circa 500 euro per uno usato e non si superano i 2.500 per i grandi e completi), affittato (anche in questo caso i costi sono ragionevoli) oppure chiesto in prestito ad un amico. A tal proposito, la legge (Art. 56 CdS) distingue tra carrelli appendice e carrelli rimorchio. Per trasportare la moto vanno bene entrambi ma, avendo differenti caratteristiche, la scelta dipende dalle esigenze di ognuno.
Carrelli appendice
Sono i più semplici e basilari, sono dotati di un solo asse (quindi due ruote), hanno dimensioni massime di 2,5 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza e massa a pieno carico di 600 kg. La cosa bella è che i carrelli appendice non richiedono assicurazione, non necessitano di una targa propria ma solo di quella ripetitrice (quella gialla, identica alla targa del veicolo di riferimento), non richiedono revisione separata e non modificano i limiti di velocità del veicolo trainante.
Carrelli rimorchio
Altra cosa sono i carrelli rimorchio, considerati dal Codice veicoli indipendenti. Sono più grandi e possono trasportare carichi maggiori (quindi anche più di due moto contemporaneamente) ma, una volta agganciati al veicolo trainante, lo trasformano in autotreno, con tutto ciò che ne consegue. I carrelli rimorchio necessitano ad esempio di una carta di circolazione e di una targa propria, devono essere revisionati ogni 2 anni, devono essere assicurati, variano i limiti di velocità del veicolo trainante e, se superano i 750 kg di massa totale a pieno carico, richiedono per essere utilizzati la patente BE.
Furgone
Se sufficientemente grande da contenere una moto, il furgone va altrettanto bene. Un po' più complicata, ma nemmeno di tanto, l’operazione di carico con rampa, che dev’essere fissata saldamente al furgone. Anche in questo caso, se non lo si ha, si può optare per un furgone a noleggio, considerando che le grandi compagnie consentono anche di restituirlo in una città diversa da quello in cui è stato preso.
Caricare e legare la moto
Le moto devono essere assicurate con cinghie ben tese
Che si tratti di un carrello appendice, di un carrello rimorchio oppure di un furgone, la cosa importante è chiaramente quella di caricare ed assicurare la moto nella giusta maniera. Le “regole” variano ovviamente a seconda del mezzo e del modello utilizzato.
I carrelli dispongono generalmente di dispositivi di fissaggio propri, mentre nel caso del furgone tornano utili le cinghie fermacarico, da agganciare agli occhielli sul pavimento del mezzo. Più precisamente,
- la cinghia anteriore dovrebbe passare sulla piastra di sterzo;
- la posteriore attraverso il forcellone, oppure un punto saldo del telaio.
Una volta posizionate, le cinghie devono essere regolate e tensionate in modo che la forcella davanti sia leggermente compressa, ricordandosi che entrambe le ruote devono sempre toccare il pianale. Indispensabile la rampa di carico: ne esistono diversi tipi, ma le più comuni sono quelle in alluminio con larghezza sufficiente a far passare la ruota. Il consiglio rimane quello di caricare la moto “a spinta”, facendosi magari aiutare da un amico. Nel caso di moto particolarmente pesanti, bisognerà invece sfruttare il motore e stare bene attenti a dosare acceleratore, frizione e freno.
Spedizioni via terra
Per trasportare la moto poche centinaia di chilometri conviene il fai da te (quindi carrello o furgone), ma nel caso di tragitti più lunghi si potrebbe anche optare per corrieri e spedizionieri. Esistono numerose offerte, con prezzi che variano in base alla destinazione e al periodo dell’anno. A grandi linee, per un trasporto della moto in tutta Italia, isole comprese, i prezzi si aggirano tra i 250 e i 300 euro.
Via nave: ferry o cargo
Se si parla di isole o lontane località oltremare, l’unica opzione disponibile è quella della nave. I costi, chiaramente, s’impennano, ma se non c’è alternativa… Le opzioni sono due: o ci si imbarca insieme alla moto, come quando si prende il traghetto, oppure si spedisce la moto da sola utilizzando un servizio cargo e la si raggiunge con altro mezzo. In quest’ultimo caso, è richiesta una maggiore organizzazione, considerando che in porto, dall’altra parte, dev’esserci qualcuno pronto a ritirare il mezzo spedito.
Oppure c’è il noleggio…
Guidare la propria moto è tutta un’altra cosa ma, per evitare disagi o prezzi salati, rimane valida l’opzione del noleggio. Se non si hanno tante settimane a disposizione (o non si ha voglia di affrontare centinaia di km solo per arrivare al punto di partenza del viaggio), quella di acquistare un biglietto aereo e montare in sella appena sbarcati nell’aeroporto di destinazione potrebbe rivelarsi un’idea tutt’altro che da scartare. Qui tutto ciò che serve sapere sul noleggio moto a breve e lungo termine.