Quanto fa la BMW S 1000 XR? Velocità massima, accelerazione e consumi. Ecco tutti i dati
Abbiamo messo alla prova la nuova S 1000 XR, ecco tutti i dati del nostro centro prove: la tedescona vola davvero!
In un segmento che tira forte come quello delle crossover la BMW S 1000 XR spicca come una regina, per la classe che sempre caratterizza le moto del marchio bavarese ma anche per le prestazioni ai vertici di categoria. Era già al top ma sulla versione 2024 i tedeschi hanno aggiunto altri 5 CV incrementandone ulteriormente le prestazioni, oltre a intervenire sul disegno e sulla dotazione. Il nostro Centro Prove l’ha messa sotto torchio verificandone le prestazioni. Ecco com’è andata:
Potenza e Coppia
Il picco di potenza massima registrato* si attesta a
- 159,1 CV a 11.000 giri/min
Il picco di coppia massima registrata* si attesta a
- 118,5 Nm a 11.100 giri/min
Accelerazione e velocità massima
- Velocità massima 257,7 Km/h
- Accelerazione 0-100 km/h in 3,16 secondi
- Accelerazione 0-400 metri in 10,60 secondi
- Accelerazione 0-1000 metri in 19,56 secondi
- Chilometro in sesta marcia da 50 Km/h in 21,60 secondi
Consumi
- Autostrada 19,35 Km/L
- Extraurbano 22,79 Km/L
- A 90 Km/h 24,05 Km/L
- A 120 Km/h 20,47 Km/L
- Al massimo 9,15 Km/L
Peso
219,5 kg
Tutte le novità del my 2024
Tutto sommato l’incremento di prestazioni è la novità più significativa della S 1000 XR versione 2024, che rispetto al passato non è stata stravolta. È cambiato il disegno della sezione posteriore, ora è più sportivo e ci si muove meglio in sella grazie al nuovo sedile più alto di 10 mm (850 mm da terra), più largo e più lungo. Sono stati modificati i canali di aspirazione e la mappatura, e sono state allestite tre nuove colorazioni: Blackstorm metallizzato, Gravityblue metallizzato e White Motorsport. In più la S 1000 XR ha una dotazione elettronica ricchissima – ci sono anche il controllo del freno motore e l’assistenza per le partenze in salita – e sono stati aggiunti gli Headlight Pro, cioè le luci cornering.
Ciclistica conosciuta
Il nucleo però è rimasto quello che già conosciamo: telaio a doppia trave in alluminio con un’inclinazione di sterzo di 24,9° e 116 mm di avancorsa, e sospensione posteriore con unico ammortizzatore collegato direttamente al forcellone. La forcella a steli rovesciati di 45 mm Ø garantisce un’escursione di 150 mm, uguale a quella della ruota posteriore. Il sistema Dynamic ESA (Electronic Suspension Adjustment) modifica automaticamente la taratura in base alle condizioni della strada e allo stile di guida. Due dischi anteriori di 320 mm Ø con pinze radiali a quattro pistoncini e un disco posteriore di 220 mm Ø con pinza flottante a un pistoncino assicurano la frenata.
Il motore è un quattro cilindri in linea di 999 cm³ con distribuzione a 16 valvole tradizionale, cioè senza fasatura variabile Shiftcam.
Ci si muove meglio
La nuova sella consente di muoversi molto meglio della precedente con seduta “a cucchiaio” e ci si trova in una posizione di guida naturale, schiena diritta, braccia distese e gambe con la giusta angolatura. Avere innalzato di 10 cm il piano d’appoggio però significa la necessità di essere alti almeno 180 cm se si vuole toccare a terra con entrambi i piedi. Certo, la protezione aerodinamica è quella che è ma fa parte dell’impostazione della moto; più fastidioso il calore che sale dal motore, per giunta caratterizzato da un po’ di vibrazioni.
Ma si fa perdonare questo e altro il quattro cilindri bavarese: è qualcosa di formidabile, capace di uscire dalle curve anche a 2000 giri con un’erogazione pulita e trattabilissima, ma in grado di trasformarsi in una tigre quando lo si comincia a far salire di giri. Emozioni garantite, ma con una risposta al gas perfetta che permette un controllo rigoroso: l’adrenalina si dosa per quanto volete ruotare l’acceleratore.
Risposte sincere su strada
La ciclistica è all’altezza della situazione e permette di tenere in pugno anche quella mandria di cavalli. Stabile e precisissima, sincera nelle risposte, tale da infondere tranquillità anche se si sta calcando la mano. Ciliegina sulla torta un’eccellente capacità di chiudere la traiettoria, cosa che contribuisce a sentirsi tranquilli anche tra le curve strette di una tortuosa strada di montagna.
Ci vogliono anche freni adeguati naturalmente, e ci sono. Se lo volete potete bloccare la moto sul posto o quasi, se vi serve decelerare dolcemente basta applicare la stessa dolcezza sui comandi per avere una risposta graduale. E le sospensioni elettroniche funzionano davvero, assorbendo egregiamente le asperità e adeguando la taratura al peso e alla guida del pilota.
La BMW S 1000 XR 2024 costa 19.950 € chiavi in mano. Per andare a spasso con una regina è una cifra più che ragionevole.