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Avviamento a pedale: il fascino sottile della “scalciata”

La diffusione dell’avviamento elettrico ha ormai spedito in soffitta la classica pedivella d'avviamento. Ma come funziona in  il caro e vecchio kickstarter?

Il kickstarter, o avviamento a pedale, è stato per decenni un elemento fondamentale di ogni moto. Rappresentativo di un gesto semplice: quel calcio deciso, indispensabile per dare vita al motore e poi godersi la strada, ma che spesso poteva tradursi in autentica sventura, tra mancate accensioni e contraccolpi indesiderati. Oggi, con l'avvento pressoché totale dell'avviamento elettrico, il kickstarter è diventato una rarità, ma il suo fascino rimane intatto, forse perché simboleggia a pieno la conoscenza e il “legame meccanico” tra moto e pilota. 

Come funziona il kickstarter

Il funzionamento del kickstarter è di per sé basilare, tuttavia possiamo parlare di due diverse tipologie, l’una più “complessa” dell’altra:

  • Kickstarter indiretto, dove il pedale aziona un sistema di ingranaggi che amplifica la rotazione dell'albero motore. Nello specifico, il pedale è montato su un albero calettato che fuoriesce da un carter laterale, collegato all'albero motore tramite una serie di ingranaggi che, grazie a un rapporto di riduzione, permettono di aumentare la forza applicata. Quando si affonda il calcio, l'albero motore viene quindi fatto ruotare rapidamente, generando l'energia cinetica necessaria per avviare il motore. Il sistema prevede inoltre due blocchi che limitano il movimento del pedale in senso antiorario a circa 180°, senza che questo possa mai superare le “ore 12” oppure le “ore 6”. A riportare il pedale nella corretta posizione di partenza, è invece la tensione della cosiddetta “molla di richiamo”

  • Kickstarter diretto, dove il pedale è collegato direttamente all'albero motore. Si tratta di un sistema davvero arcaico che infatti si ritrova su moto molto antiche e di semplice concezione. Fermo restando la necessità di avere dei blocchi per l’escursione e una molla di richiamo, viene a mancare tutto il sistema di moltiplica degli ingranaggi e, perciò, richiede una certa forza fisica per avviare il motore

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Un tempo le cromature abbondavano anche sui carter e così, un oggetto funzionale come la leva, diventava uno tra i tanti dettagli che contribuivano a impreziosire l'estetica 

L’alzavalvole è un alleato

I meccanismi di kickstarter più “moderni” sono dotati di decompressore. Come suggerisce il termine, si tratta di un escamotage tecnico che permette di smorzare la compressione generata nel cilindro, per meglio individuare il PMS (Punto Morto Superiore) e facilitare l’avviamento al momento della "scalciata". Si tratta di un sistema comune per moto di grossa cilindrata o comunque spinte da motori molto compressi (non è il caso di uno scooter da 50 cm3, per intenderci). 

Questa leggera decompressione, che interessa solo la fase preliminare di avviamento, è possibile grazie all’apertura parziale di una valvola, che può avvenire in due modi:

  • manualmente, con l’azionamento di una leva posta sul manubrio che, tramite un cavo, agisce direttamente sull'alzata della valvola. Una volta individuato il punto corretto, questa va rilasciata. 

  • automaticamente, tramite un sistema integrato al meccanismo del kickstarter, che sempre tramite un cavo agisce sull'alzata della valvola. Il punto corretto in questo caso è "indicato" da un avvertibile “click”, mentre lo  sgancio del sistema - una volta avviato il motore - è automatico.

California vibes: sono gli anni 60/70 e le moto scrambler, rigorosamente con kickstarter, la fanno da padrona. Una ragazza coraggiosa, azzarda un'accensione addirittura a piedi scalzi (ma non provateci a casa) 

Vantaggi e svantaggi del kickstarter

Sono due i principali pregi del kickstarter che sembrano insostituibili, anche al netto delle sue scomodità: 

  • è sempre possibile avviare il mezzo, qualunque sia lo stato della batteria

  • comporta una riduzione del peso, in mancanza del sistema elettrico di avviamento

Ciò detto, se il sistema di aspirazione e accensione non dovesse essere perfettamente a punto, si potrebbero palesare tutti i suoi svantaggi:

 

  • Nel migliore dei casi, l’avviamento è difficoltoso e richiede numerosi tentativi

  • Nel peggiore dei casi, al mancato avviamento si aggiunge il contraccolpo indesiderato della leva, che tanto danno può portare alle nostre caviglie

E questo ci fornisce la sponda per parlare della corretta tecnica di avviamento.

 

La tecnica di avviamento

L'avviamento a pedale richiede una tecnica di esecuzione precisa, che si può suddividere nei seguenti passaggi:

  • Prima di procedere, specie nelle moto dotate di carburatore pompa di ripresa, è bene dare due colpetti di gas a motore spento per iniettare un goccio di benzina nella camera di scoppio.

  • È il momento di agire lentamente sulla leva fino a portare il pistone al PMS (Punto Morto Superiore, cioè quando il pistone è nel punto più vicino alla testata), proprio dove la compressione è maggiore e l’impuntamento della leva diventa evidente. Potete aiutarvi ricorrendo al decompressore manuale, oppure affidandosi al “click” del compressore automatico

  • Individuato il PMS, lasciate che la leva ritorni in posizione di riposo e… affondate con decisione il piede fino a fondo corsa

  • Se la moto non parte al primo tentativo, dovrete ripetere la procedura dall’inizio

L'affondo sul pedale va portato senza esitazioni e deve concludersi a fondo corsa

Ci sono due ulteriori consigli che possono aiutarvi, ma uno tra questi è fondamentale e va tenuto bene a mente:

  • Nelle moto dotate di rubinetto della benzina a caduta, per arginare il rischio di ingolfamento con conseguente "lavaggio" delle candele, una volta che la benzina è defluita nel carburatore, eseguite la messa in moto mantenendo il rubinetto chiuso e riaprendolo solo una volta avviato il motore.

  • Ad eccezione dei due “cicchetti” di gas iniziali, l’intera operazione di messa in moto va eseguita tassativamente senza toccare l’acceleratore… pena un probabile e doloroso contraccolpo della leva sul piede e sulla gamba che servirà da promemoria per le volte future!  

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