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Il trucco nascosto nelle sospensioni elettroniche della BMW R 1300 GS

Le sospensioni elettroniche sono sempre più diffuse, quelle di BMW sono le più avanzate: permettono anche di modificare elettronicamente la rigidezza della molla grazie a un trucchetto che vi sveliamo

Sulle moto di lusso le sospensioni elettroniche sono indispensabili. Questa tecnologia permette di modificare la taratura di forcella e ammortizzatore in pochi secondi e senza utilizzare neanche un attrezzo. Ma c'è di più: sui modelli più avanzati l'assetto può variare in base al riding mode inserito e anche automaticamente in base al tipo di guida e al percorso. Con il debutto della nuova R 1300 GS (qui la nostra prova in anteprima) e del sistema DSA, BMW ha introdotto per la prima volta nel mondo delle due ruote la possibilità di modificare anche la rigidezza della molla delle sospensioni: scopriamo insieme come è fatta e come funziona questa tecnologia rivoluzionaria. Qui trovate anche un video dedicato all'argomento.

La regolazione elettronica delle sospensioni viene visualizzata sul cruscotto

Cosa significa sospensioni regolabile

Facciamo un breve passo indietro per capire meglio il funzionamento del sistema bavarese. Una sospensione completamente regolabile, che sia una forcella e un ammortizzatore, permette di variare il precarico (quindi quanto viene schiacciata la molla rispetto alla sua lunghezza "a riposo") e l'idraulica (estensione e compressione). 

Qui tutto quello che c'è da sapere sulla regolazione delle sospensioni.

Se con queste modifiche a disposizione non si trova ancora il bilanciamento ideale, allora si può provare a cambiare la molla con una caratterizzata da una differente costante elastica detta anche K. Questa grandezza esprime la propensione della molla ad allungarsi e a comprimersi: semplificando, esprime la sua rigidità. Il K è influenzato dal numero di spire della molla (gli avvolgimenti) e dallo spessore del filamento. Queste sono caratteristiche fisiche della molla, quindi per variare il K bisognarebbe cambiare fisicamente la molla, operazione molto e complessa su una moto di serie.

 

La magia delle sospensioni DSA

C'è però un trucchetto per cambiare le caratteristiche di una molla e renderla più dura (o più morbida) senza sostituirla, ora ve lo spieghiamo. 

Osservando il grafico qui sotto troviamo sull'asse orizzontale l'affondamento in mm delle sospensioni, da zero a "x" in base al tipo di moto. Sull'asse verticale invece c'è la forza che va applicata per far schiacciare la sospensione, forza che è somma di molti elementi come la frenata, il peso del pilota, le sconnessioni della strada, ecc. Prendiamo come esempio di partenza la linea continua nera, configurazione standard della nostra moto: simulando di cambiare molla con una più dura si passa alla linea blu. Vedete come a bassi affondamenti l'andamento è simile al setting originale, ad alti invece è richiesta più forza per raggiungere lo stesso schiacciamento (al contrario a pari forza verrà raggiunto minor affondamento). Terza linea, quella rossa, partendo dalla configurazione originale (la linea nera) simuliamo di aggiungere olio all'interno della forcella o dell'ammortizzatore. L'andamento della rossa però è parabolico e, come si può osservare, per affondamenti medio-bassi l'andamento è simile alla blu, quindi a quello relativo alla sostituzione della molla completa. Veniamo ora al funzionamento della tecnologia DSA di BMW.

 

Più moto in una

Riassumendo possiamo dire che le reazioni della sospensione quasi si equivalgono tra un cambio molla completo e la variazione di olio al suo interno. Tutta questa teoria per dirvi che il sistema DSA fa proprio questo: attraverso una sofisticata gestione del passaggio dell'olio all'interno dei due mono ammortizzatori è in grado di variare le reazioni di guida come se si cambiasse la rigidezza della molla. La centralina gestisce il tutto basandosi anche sul riding mode inserito e sullo stile di guida, dando una doppia identità alla moto: più sportiva o più confortevole in pochi click.

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