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Itinerari in moto: da Urbino a Fano, attraverso la Gola del Furlo

Le Marche rappresentano una garanzia in fatto di percorsi, paesaggi ed esperienze gastronomiche e culturali. Ecco come riscoprire il Rinascimento sulla via Flaminia

Per anni i riflettori del turismo sono stati puntati principalmente sulla vicina Toscana e sull’altrettanto vicina - quanto movimentata - Romagna. Una voracità vacanziera che non ha “inghiottito”, nel bene e nel male, la regione delle Marche; che si è invece resa protagonista di un più progressivo, costante e silente riscatto. Questo grazie a un’offerta “onnicomprensiva” davvero senza pari, un tempo nota solo a chi si collocava fuori dal circuito turistico mainstream, in cerca d’arte, religione e quiete. Coste stupende, varietà paesaggistica, buona cucina, borghi storici, sono ingredienti di una regione che ha davvero tutto… e ben poco da invidiare altrove! Alle ben famose acque del Conero e al fascino rinascimentale di Urbino, si aggiunge anche l’attrattiva motociclistica che, da un pezzo oramai, non è più esclusivo appannaggio dei locali e di pochi altri eletti. Approfondiamo questo aspetto, proponendo quello che può essere considerato a buon titolo IL classico locale: il percorso Urbino-Fano che, immergendosi nell’entroterra, conduce fino all’Adriatico

 

Partenza da Urbino

Si parte quindi dalla zona del Montefeltro e dal co-capoluogo di provincia, Urbino. Già inserita da UNESCO nel novero dei suoi patrimoni, nonché emblema del periodo rinascimentale. È perciò d’obbligo una visita alla città, in particolar modo a Palazzo Ducale e alla Galleria Nazionale delle Marche, con i “tesori” custoditi al suo interno, tra i quali figurano opere di Raffaello, Piero della Francesca e del Tiziano. Da qui, s’imbocca la Strada Statale 73 Bis alla volta di Urbania, distante appena 16 km e raggiungibile in meno di mezz’ora attraverso una bella alternanza di curve. Con la scusa di un caffè è consigliata una prima sosta per visitare la cittadina, chiamata anche “piccola Bologna” per la sua rete di porticati e conosciuta in quanto centro di lavorazione delle caratteristiche maioliche rinascimentali. 

Urbino vale bene una sosta...

 

Si arriva alla riserva

Proseguiamo poi sulla Strada Provinciale 55 (poi SP257) in direzione Acqualagna. Ci si avvicina così alla Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, come da indicazioni, imboccando la SP3. Il paesaggio qui è spettacolare, resta poco da aggiungere a parole! Viene ricalcato il tracciato originario della via Flaminia e, ad aumentare l’impatto, troviamo nel punto più angusto della gola la galleria del forulus o petra pertusa. Passaggio voluto dall’imperatore Vespasiano per agevolare il transito nella zona, risalente al primo secolo dopo Cristo. Ci troviamo sicuramente nel punto clou del nostro itinerario ma… nelle Marche c’è abbondante bellezza per accontentarsi così!

Urbania si caratterizza per i porticati

 

Tappa a Corinaldo e arrivo a Fano

È trascorsa poco più di un’ora di viaggio per un totale di 47 Km. Prima di puntare verso Fano, attraversata la Gola del Furlo, si raggiunge quindi il comune di Fossombrone. Da qui è necessario prendere la Strada Provinciale 41 in direzione Corinaldo (nominato Borgo più Bello d’Italia nel 2007), raggiungibile in mezz’ora abbondante, percorsi ulteriori 33 Km. Ne vale la pena! Il borgo, oltre all’aver dato i natali a Santa Maria Goretti, è un centro denso di arte, architettura rinascimentale e pulsione culturale. Non restano che ulteriori, nonché ultimi, 30 minuti e 33 Km per raggiungere Fano e dunque il mare Adriatico. L’intero percorso si affronta, al netto delle soste, in 2 ore circa (per un totale di 112Km).

Una vista caratteristica di Corinaldo

 

Cosa vedere a Fano

Anche in questo caso la città, terza per dimensioni nella regione, merita assolutamente una visita, certo prolungata rispetto alle più piccole realtà dell’entroterra. Oltre alla Cattedrale di S.Maria Assunta e alla Basilica di San Paterniano, Fano conta ben altre venti chiese su tutto il territorio comunale; il cui fulcro storico è cintato dalle mura romane (IX secolo d.C.) e tra le quali spicca l’Arco d’Augusto che è anche il simbolo della città. Tra i luoghi più distintivi e meritevoli di visita, figurano poi la Rocca Malatestiana e il Palazzo Malatestiano, eredità architettoniche della signoria che governò la città tra il 1357 e il 1463. Per chi fosse interessato alla “Fano culturale”, imperdibile è invece la MeMo, la Mediateca Montanari sempre ricca di iniziative interessanti! Si può concludere poi in bellezza con un bagno rinfrescante e, a seguire, un brodetto di pesce in qualche trattoria del porto!

 

La gita si può concludere sulle spiagge di Fano
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