Il passo del Rombo: itinerari e cose da vedere
Posto al confine tra Italia ed Austria è una delle mete preferite per una bella gita su due ruote in alta quota. Attenzione, sul versante italiano il passaggio è a pagamento
Il passo del Rombo (Timmelsjoch in tedesco) è un valico alpino delle Alpi Retiche orientali, al confine fra Italia e Austria, posto alla quota di 2509 metri sul livello del mare. Mette in comunicazione la val Passiria in Alto Adige con la valle dell'Ötz in Tirolo, e quando è praticabile è sicuramente un bell'itinerario per i motociclisti.
La storia
Già mezzo secolo prima che il passo del Brennero venisse citato per la prima volta, nel 1241 in una lettera del Conte di Eschenlohe si fa cenno al “Thymelsjoch”. L’antichissimo sentiero che conduceva al valico era uno dei tanti che in Tirolo permettevano rapporti commerciali di vicinato e rivestivano grande rilevanza sociale e politica. Il passo del Rombo costituiva il collegamento più diretto tra l’alta valle dell’Inn e Merano, antico capoluogo della regione e sede di Castel Tirolo. La costruzione della strada – sul versante austriaco- risale al 1955, con inaugurazione quattro anni dopo, mentre sul fronte italiano i lavori di recupero di una ex mulattiera dei tempi del fascismo è del 1968.
Aperto di giorno e a pagamento
Se si considera il tratto di strada compreso tra San Leonardo in Passiria e la stazione di Ötz, il percorso misura circa 90 chilometri. Per raggiungere la piccola località altoatesina ci sono una quarantina di chilometri dal casello di Vipiteno (A22), intervallati dal passo del Giovo, oppure 20 chilometri da Merano, sempre sulla SS44. Il primo accesso indicato può essere un buon abbinamento da inserire in una giornata in moto. Prima di pianificare il viaggio è indispensabile però controllare se il passo è aperto. Tendenzialmente la strada rimane chiusa tra novembre e maggio-giugno, a seconda delle annate, ed è aperta solo di giorno. Attenzione: il transito è a pagamento: per la sola andata è di 12 euro, per andata e ritorno, che non devono essere per forza nello stesso giorno, è di 14 euro).
Il versante italiano
Come indicato sopra, un accesso comodo e appagante per salire al passo prevede di uscire al casello di Vipiteno e prendere la strada statale che porta alla val Passiria dal passo del Giovo. A San Leonardo si imbocca la Timmelsjochstrasse, e si inizia a salire.
Il passo va affrontato con calma e senza ambizioni velocistiche, non è difficile ma richiede una buona tecnica di guida su passi alpini e di valutazione delle condizioni meteo. Un aspetto positivo sta nel fatto che non è permesso il transito di veicoli pesanti, e per il motociclista c'è una preoccupazione in meno da considerare. Le curve sono strette, i tornanti molto belli, e salendo in quota non è raro vedere grossi muri di neve ai lati della strada. Quello che non manca sicuramente sono i panorami, con la vista che migliora chilometro dopo chilometro. Dopo la deviazione per Corvara e avere passato anche la località Belprato, si arriva al confine con l'Austria, posto in corrispondenza del valico stesso.
La pendenza massima sul Timmelsjoch raggiunge l’11,2% a quota 2084 metri, ma è in media del 6,2% con un dislivello sul lato italiano di 1796 metri lungo 29,10 km.
Il versante austriaco
La strada al di là del confine ha uno sviluppo meno aspro e si presta meglio alla discesa, ottima notizia per i motociclisti nostrani. I chilometri da percorrere fino a fondovalle sono una sessantina, ma la distanza è spezzata dalla risalita fino a Sölden, nota località sciistica posta a 1900 metri sul livello del mare. Attenzione anche al traffico, perché sul versante austriaco i mezzi pesanti (camion e autobus) possono circolare.
Cosa vedere
Alla stazione di pedaggio di Hochgurgl si gode un panorama straordinario sulla valle del Ötz e sulle maestose cime che la sovrastano, con quote oltre i 3mila metri. Un ponticello permette di godere del paesaggio da una posizione privilegiata e fornisce informazioni sulla geografia del luogo.
Il Museo del pPasso sporge dal versante tirolese a quello altoatesino con una struttura moderna, sottolineando il carattere transfrontaliero dell’emozione del passo del Rombo. La "grotta di ghiaccio” allestita all’interno è un tributo ai pionieri di questa strada alpina e alla loro meritevole opera. Attenzione, il museo non va confuso con il più ben noto – e interessante per la categoria- museo dei motociclisti, distrutto da un incendio nel gennaio 2021 e prontamente ricostruito. Sono esposti più di 250 esemplari: Moto Guzzi, MV Agusta, Ducati, Triumph, Sunbeam, Norton, Brough Superior, Honda, Indian, Harley