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Appennino Tosco-Romagnolo: i ristoranti dove fare rifornimento

Dalle lasagne tipiche bolognesi alle tagliatelle al ragù di lepre, passando per  schiacciate ai porcini, fegatini con crostini ed immancabili fiorentine, i ristoranti sparsi sull’Appennino tra Romagna e Toscana sono un patrimonio da tutelare. Eccone alcuni che vale la pena provare

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Fantastici da raggiungere in moto (qui qualche percorso "nascosto" che vi consigliavamo di scoprire) i borghi dell’Appennino Tosco-Romagnolo sono anche un’ottima meta per chi desidera immergersi nella cultura eno-gastronomica del posto. Che vi piacciano i primi o preferiate i secondi (e non solo le fiorentine), ecco alcuni ristoranti e trattorie dove fare tappa durante una bella gita in moto.

I Faggi - Passo della Calla


Posto a 1.296 metri di quota al confine tra Emilia-Romagna e Toscana all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Passo della Calla offre un'esperienza di guida immersa nella natura, con strade che attraversano fitte foreste e panorami incantevoli. Proprio in cima al valico si trova I Faggi, ristorantino tipico romagnolo dal menu “casereccio”.  Consigliatissime, oltre alle lasagne, le paste ripiene, dai cappelletti ai tortelli, ma anche secondi e dessert sono da provare. Altra chicca? Il parcheggio è proprio lì davanti…

Badia di Moscheta - Passo del Giogo

Un po’ più a valle, a 882 metri s.l.m., il Passo del Giogo, anch’esso tra Emilia e Toscana, collega San Piero a Sieve a Firenzuola attraversando il cuore del Mugello. Lì, immersa in boschi secolari di faggio, abeti e castagni, si trova la Badia di Moscheta, agriturismo tipico toscano dal menu “classico”. Ci sono i tortelli di sfoglia tirata al mattarello, le cipolline brasate e, immancabili,  le vere fiorentine. Per smaltire, prime di rimettersi in sella, è consigliata una bella passeggiata nel bosco.

Bar Consumi - Passo della Consuma

Valico del Pratomagno, il Passo della Consuma si trova a 1050 metri s.l.m. proprio nel territorio comunale di Montemignaio, in provincia di Arezzo. Collega il Valdarno Superiore e il Casentino, consentendo un collegamento diretto dell'alta valle dell'Arno con il capoluogo regionale. Se siete da quelle parti, vi consigliamo una sosta al Bar Consumi, localino perfetto per uno spuntino veloce. Da provare la schiacciata ai porcini, magari da accompagnare con un tagliere di salumi e formaggi tipici della zona…

Ristorante Il Tirabusciò - Bibbiena

Rimanendo nella provincia di Arezzo, tra San Pietro in Bagno e Bibbiena, in  mezzo alle Foreste Casentinesi si trova Il Tirabusciò, osteria tradizionale ove gustare il menu tipico casentinese. Lì i piatti a base di carne la fanno da padroni: ci sono il sugo di piccione nel coccio con crostini, l’agnello del Casentino al forno con flan di spinaci e, per gli amanati dei primi, anche i ravioli ripieni di fagianella. 

Ristorante Allegria - Mercato Saraceno

Sito a Ciola Araldi, piccola frazione di Mercato Saraceno, in provincia di Forlì - Cesena, a soli 150 metri s.l.m., il ristorante Allegria sembra essersi fermato nel tempo. L’ambiente è informale e casalingo, il menu deciso di giorno in giorno in base alla disponibilità (le tagliatelle al ragù e i tortelloni burro e salvia non mancano mai) ed il panorama, sulle colline verso Sarsina, davvero incantevole. Inutile dirlo: merita una sosta!

Ristorante Al Vecchio Convento - Portico di Romagna

Dulcis in fundo, il ristorante Al Vecchio Convento, in quel di  Portico di Romagna. Ricavato da un vecchio granaio e dalla casa padronale lì adiacente, offre un menù - piuttosto elaborato - prevalentemente toscano: tagliatelle al sugo di lepre, cappelletti di pernice al tartufo nero, tar tar di cervo e fegatini con pan brioche. Perché dulcis in fundo? Da provare la zuppa inglese ai datteri e la torta all’aglio nero… 

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