Carburatore, la guida per pulirlo correttamente
Gli amanti della “vecchia scuola” e dell’alimentazione meccanica sanno bene quanto la manutenzione del carburatore sia importante. Ecco dunque qualche consiglio, per chi ama cimentarsi nel fai da te…
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Vediamo come procedere alla revisione del proprio carburatore, passo dopo passo. Prima di procedere però, una raccomandazione: se non siete certi di avere la giusta dose di manualità e pazienza (sì, è indispensabile anche questa), affidatevi a un professionista competente.
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Smontaggio di un carburatore dotato di membrana di depressione, riconoscibile dalla forma tondeggiante del coperchio superiore
Pulire il carburatore: quando è necessario?
Il carburatore è un componente cruciale, in quanto responsabile della miscelazione di aria e carburante. Con il tempo e l’utilizzo però, impurità e residui possono accumularsi, compromettendo le prestazioni della vostra moto. I segnali principali che indicano la necessità di una pulizia sono:
- Difficoltà di avviamento dopo ripetuti tentativi
- Minimo irregolare o tendente allo spegnimento
- Perdita di potenza e risposta meno pronta al comando del gas
- Consumo eccessivo di carburante rispetto agli standard
- Fumo eccessivo dallo scarico (quando non dovuto a trafilamenti d’olio)
Prodotti e attrezzi necessari
Prima di procedere, per essere certi di eseguire una pulizia efficace è bene procurarsi tutto il necessario:
- Cacciaviti: a taglio e a croce di diverse dimensioni
- Chiavi a cricchetto per svitare dadi e bulloni
- Spray detergente specifico o, in alternativa, benzina pulita
- Aria compressa per rimuovere residui e asciugare i componenti
- Pennello a setole morbide per pulire le superfici interne.
- Contenitori per raccogliere il carburante residuo e per procedere all’immersione dei componenti
- Guanti di gomma per proteggere le mani dai prodotti chimici
- Occhiali di protezione per evitare schizzi negli occhi
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Utilizzate sempre cacciaviti della misura corretta, specie lavorando sulle parti in ottone
Un altro consiglio utile nella fase preliminare è quello di accertarsi - prima di procedere allo smontaggio- della disponibilità sul mercato di kit revisione specifici e completi di tutto il necessario, in particolare:
- guarnizioni
- spillo conico/valvola di tenuta
- membrana ghigliottina (per i carburatori in cui la ghigliottina funziona tramite depressione)
- membrana pompa di ripresa (per i carburatori dotati di pompa di ripresa)
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Dettaglio di carburatore con alloggiamento della pompa di ripresa
Smontaggio, pulizia e rimontaggio carburatore
Anzitutto, procedete a motore freddo, cominciando col chiudere il rubinetto del carburante e scollegare il tubo di alimentazione. Scollegare quindi i cavi dell'acceleratore e dell'aria e, infine, allentare le fascette metalliche che fissano il carburatore al collettore di aspirazione: è il momento di rimuovere il carburatore, se necessario lubrificando con spray sbloccante la zona di imbocco. Smontare quindi la vaschetta del carburatore, facendo defluire il carburante residuo in un contenitore di recupero.
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Non intervenite con corpi metallici estranei, negli alloggiamenti dei getti e nella sede dello spillo conico
Adesso è possibile procedere alla pulizia:
- Smontate la vite esterna di regolazione del circuito del minimo, facendo attenzione a non perdere la sua molla di contrasto. In seguito procedete all’interno con i getti, lo spillo conico e il galleggiante, facendo pressione ma al contempo agendo con delicatezza nell’atto di svitare le componenti in ottone, in quanto piuttosto delicate
- Immergete ora i componenti in un contenitore con il detergente per carburatori o in alternativa con della benzina pulita (attenzione a non inalare i vapori: meglio munirsi di mascherina!)
- Utilizzate il pennello per rimuovere i residui dalle superfici interne del carburatore
- Soffiate con aria compressa i getti e i condotti per liberarli da eventuali ostruzioni
- Controllate che il galleggiante non sia bucato, scuotendolo per individuare l’eventuale presenza di liquido al suo interno oppure, al contrario, immergendolo in un bicchiere per verificarne il galleggiamento
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Se lo sporco è profondo e tenace, ripetete la procedura di pulizia una seconda volta, lasciando prima in ammollo le componenti per ammorbidire i residui
Rimontate quindi i componenti puliti nel carburatore, assicurandosi che siano ben fissati. Serrate delicatamente fino a battuta, la vite esterna del circuito del minimo, per poi svitarla nel numero di giri previsti dal costruttore (solitamente 2/2,5).
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Misurate l'altezza del galleggiante senza la guarnizione della vaschetta e all'occorrenza, piegate le linguette in ottone per correggere l'altezza come da indicazione del costruttore
Verificate la giusta altezza del galleggiante come prescritto dal manuale d’officina, voltando a “testa in giù” il carburatore e misurando con un calibro tra la base di appoggio della vaschetta e il punto più alto del galleggiante stesso. Rimontate quindi la vaschetta del carburatore e ripetete la procedura di smontaggio all’inverso, per fissare nuovamente il carburatore al proprio posto.
Verifica finale
Avviate la moto, verificate che il minimo sia regolare e che accelerando non ci siano incertezze nell’erogazione. Infine - a motore caldo - accertatevi del funzionamento dell’arricchitore: “tirando l’aria”, se la moto tenderà a spegnersi, fumare o in generale ad avere un’erogazione “ruvida”, significherà che anche quel circuito è in perfetta salute e non sono presenti aspirazioni d’aria anomale.
Consigli utili
Come accennato, meglio rivolgersi a un professionista in caso di dubbi e incertezze. Se intendete procedere in autonomia, procuratevi un manuale d’officina per verificare la correttezza delle componenti e le eventuali tarature. In ogni caso, scattate qualche foto passo dopo passo per assicurarvi di avere tutto a portata di mano al bisogno. Da ultimo, evitate di introdurre corpi estranei come fili di ferro, filamenti di rame ecc, per pulire getti e passaggi: nella migliore delle ipotesi potreste comprometterne il diametro e dunque la taratura, nella peggiore potreste tribolare parecchio, se qualcosa dovesse spezzarsi all’interno.
Foto e immagini
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