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Come si usa il freno motore

In molte situazioni “difficili” può essere utile rallentare la moto senza usare i freni. Ecco come usare l’acceleratore e il cambio per decelerare efficacemente senza ricorrere alla leva e al pedale destro

Molti motociclisti dell’ultima generazione, che hanno mosso i primi metri su due ruote con gli scooter automatici, forse non conoscono l’utilità del “freno motore”. È una manovra nata ai tempi in cui i freni erano poco potenti e ancor meno resistenti: un paio di staccate ed erano "finiti". Ecco quindi la necessità di usare il motore per rallentare la moto, per esempio in discesa sulle strade di montagna. Anche oggi però, sfruttare il motore per rallentare può essere utile, a patto di saper eseguire la manovra. Ecco cosa c’è da sapere.

 

Perché si rallenta

Pistoni, bielle, albero motore, alberi a camme e ingranaggi del cambio sono le parti “in movimento” più conosciute del motore. Per farle muovere tutte insieme bisogna utilizzare la spinta garantita dalla combustione della benzina. Senza di essa si fatica parecchio: avete mai provato a spingere una moto con la marcia innestata? Per questo, quando si chiude l’acceleratore, si avverte un contraccolpo: finita la spinta del motore, le parti in movimento diventano una specie di freno meccanico capace di rallentare parecchio la moto.

 

Come sfruttarlo bene

Col tempo si usa il freno motore quasi senza pensarci, ecco qualche consiglio per imparare a sfruttarlo.

Quando si inizia la fase di frenata si chiude sempre il gas: già in questo modo si sfrutta il freno motore

Per renderlo più efficace è consigliabile scalare una marcia, mantenendo sempre il gas chiuso.

Quando si scala la marcia occorre valutare bene la velocità a cui si procede: se è troppo elevata per la marcia inserita, il motore va fuorigiri (non fa bene alla meccanica) e si rischia il bloccaggio della ruota posteriore (a meno che la vostra moto non sia dotata di frizione antisaltellamento o di sistema elettronico che controlla la coppia motore in frenata).

Bisogna soprattutto saper “giocare” con la frizione: quando si passa al rapporto inferiore, la leva del comando va rilasciata con dolcezza. Mollarla di colpo potrebbe causare delle reazioni brusche, che possono anche mettere in crisi l’assetto.

La cilindrata influenza la “forza” del freno motore: i motori più grossi garantiscono rallentamenti decisi, ma vanno gestiti con attenzione per evitare bloccaggi della ruota posteriore. Motori piccoli invece danno meno problemi... ma frenano anche di meno.

 

Utile in montagna

Il freno motore è utile soprattutto in montagna, perché permette di rallentare in maniera più uniforme ed evita di sollecitare eccessivamente l’impianto frenante nelle discese più impegnative.

Imparando a sfruttarlo bene, si riescono anche a “pennellare” perfettamente i tornanti.

 

Non col variatore

Il freno motore funziona a dovere sulle moto con cambio tradizionale, mentre sugli scooter con variatore continuo è quasi inesistente.

- Questo perché il sistema “trova” da solo il rapporto migliore per l’andatura che si sta tenendo, ma non è in grado di “scalare” adeguatamente quando si rallenta

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