Six Days ISDE: Andrea Verona domina il terzo giorno, ma la Gran Bretagna allunga
Il pilota GasGas ha duellato tutto il giorno con Garcia, vincendo 3 speciali su 5. Watson e Holcombe però non mollano e i britannici allungano a 2'23" sugli azzurri. Nel Junior Trophy l'Italia continua a gestire un buon margine sulla Finlandia
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Off-Road
Nella - durissima- terza giornata della Sei Giorni di enduro in Francia, Andrea Verona è il più veloce di tutti, ma l'ottima prestazione individuale della nostra punta di diamante non basta a recuperare sulla Gran Bretagna, che anzi allunga nella generale. Mantengono saldo il comando invece i Junior, che continuano a gestire al meglio il vantaggio accumulato sulla Finlandia.
Un uomo solo al comando
Andrea Verona (Gas Gas) le ha provate tutte: il neo campione del mondo della classe E1 è riuscito a battere lo spagnolo Josep Garcia (Ktm) nella lunghissima terza tappa, piegando la resistenza dell'avversario con 3 vittorie su 5 speciali. Garcia ha anche riportato un profondo taglio al braccio sinistro, e bisognerà vedere come riuscirà a proseguire nelle giornate conclusive.
La Gran Bretagna a ogni modo allunga, portandosi a 2'23" sugli azzurri: i nostri pagano una caduta di Samuele Bernardini, 28esimo di giornata, che si è infortunato alla mano sinistra già nella seconda speciale. Nathan Watson e Steve Holcombe invece sono stati due veri martelli, e con il terzo e quarto tempo di giornata hanno tenuto bassi i tempi della squadra britannica. La Spagna rimane a 33" dagli azzurri, Francia e Stati Uniti lottano sul filo dei centesimi per la quarta posizione.
Azzurrini, una garanzia
Morgan Lesiardo (Sherco), Enrico Rinaldi (Gas Gas) e Claudio Spanu (Honda) vincono anche il Day 3 grazie alla costanza nelle prestazioni, con Spanu 7°, Lesiardo 9° e Rinaldi 14° nel Junior Trophy. Non basta alla Francia uno scatenato Zachary Pichon (Sherco): a fine giornata sono 49 i secondi rifilati a un sorprendente Axel Semb (Ktm). Ma Francia e Svezia, così come gli Stati Uniti, avevano perso un pilota a testa per problemi tecnici già alla prima giornata, compromettendo così le rispettive classifiche. L'Italia porta così il proprio vantaggio sulla Finlandia a 2’09”. Balzo in avanti dell’Australia, che agguanta il terzo posto ai danni della Gran Bretagna.
Tra le donne scappano le americane, capitanate da un’imprendibile Brandy Richards. Seconda posizione congelata dalla Gran Bretagna, mentre è lotta aperta per la terza posizione tra Francia e Australia.
Un uomo solo al comando
Andrea Verona (Gas Gas) le ha provate tutte: il neo campione del mondo della classe E1 è riuscito a battere lo spagnolo Josep Garcia (Ktm) nella lunghissima terza tappa, piegando la resistenza dell'avversario con 3 vittorie su 5 speciali. Garcia ha anche riportato un profondo taglio al braccio sinistro, e bisognerà vedere come riuscirà a proseguire nelle giornate conclusive.
La Gran Bretagna a ogni modo allunga, portandosi a 2'23" sugli azzurri: i nostri pagano una caduta di Samuele Bernardini, 28esimo di giornata, che si è infortunato alla mano sinistra già nella seconda speciale. Nathan Watson e Steve Holcombe invece sono stati due veri martelli, e con il terzo e quarto tempo di giornata hanno tenuto bassi i tempi della squadra britannica. La Spagna rimane a 33" dagli azzurri, Francia e Stati Uniti lottano sul filo dei centesimi per la quarta posizione.
Azzurrini, una garanzia
Morgan Lesiardo (Sherco), Enrico Rinaldi (Gas Gas) e Claudio Spanu (Honda) vincono anche il Day 3 grazie alla costanza nelle prestazioni, con Spanu 7°, Lesiardo 9° e Rinaldi 14° nel Junior Trophy. Non basta alla Francia uno scatenato Zachary Pichon (Sherco): a fine giornata sono 49 i secondi rifilati a un sorprendente Axel Semb (Ktm). Ma Francia e Svezia, così come gli Stati Uniti, avevano perso un pilota a testa per problemi tecnici già alla prima giornata, compromettendo così le rispettive classifiche. L'Italia porta così il proprio vantaggio sulla Finlandia a 2’09”. Balzo in avanti dell’Australia, che agguanta il terzo posto ai danni della Gran Bretagna.
Tra le donne scappano le americane, capitanate da un’imprendibile Brandy Richards. Seconda posizione congelata dalla Gran Bretagna, mentre è lotta aperta per la terza posizione tra Francia e Australia.
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