La SBK va in Portogallo e Razgatlıoğlu punta al record
A Portimao Razgatlıoğlu potrebbe arrivare a 13 successi consecutivi. Un record da fantascienza ma da quando è riuscito a sistemare la BMW come gli piace nessuno riesce a mettergli i bastoni fra le ruote
Tutti in piedi sul divano! Questo weekend si corre il round Portogallo, settima prova del mondiale Superbike, e Toprak Razgatlıoğlu rischia seriamente di stabilire un nuovo record. Arriva da una striscia di 10 vittorie consecutive e gliene basterebbe un’altra per eguagliare il primato di Alvaro Bautista e Jonathan Rea, entrambi a quota 11. Ma con l’aria che tira, sul circuito di Portimao potrebbe addirittura sbriciolarlo, quel primato, e arrivare a 13 successi consecutivi. Non è fantascienza perché da quando è riuscito a sistemare la BMW come gli piace il turco vola e nessuno riesce a mettergli i bastoni fra le ruote. La cosa bella è che è un campione simpatico, funambolico nella guida e con il senso dello spettacolo: è arrivato a non spingere fino in fondo lasciando che i suoi avversari lo avvicinassero per non addormentare la gara. Ma intanto con il Mondiale al giro di boa ha un vantaggio di 64 pupi sul secondo, Davide Bulega, e potrebbe permettersi di perdere un intero round restando comunque al comando. Il round Portogallo sarà un’altra passerella di “Razga”?
A Portimao però le Ducati vanno forte
Eppure sul tracciato dell’Algarve le Ducati possono riporre qualche speranza perché le moto vanno forte, anche se non sono facili da mettere a punto, e qui i due piloti del team Aruba hanno già fatto cose egregie. Bulega è alla prima volta con la Superbike ma l’anno scorso nel WorldSSP ha vinto Gara 1 ed è giunto secondo in Gara 2; ha già dimostrato di essere fortissimo nonostante sia un rookie, prima o poi smetterà di pensare che qualunque risultato vada bene perché deve ancora fare esperienza e si deciderà a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Potrebbe essere il momento giusto.
Il suo compagno di squadra Bautista è il campione del mondo in carica e sulla pista portoghese ha vinto le ultime quattro gare disputate. Non è nella sua fase migliore, diverse volte a pasticciato e nel round precedente ha mancato due arrivi, ma quest’anno ha anche vinto un paio di gare e comunque non ha disimparato a guidare. Se si alza col piede giusto è l’uomo che saltuariamente può fare faville.
Rea riemergerà?
Rea è un’altra incognita. È il pilota che a Portimao ha conquistato più vittorie (13), più podi (25) e più pole position (6) ma con il passaggio dalla Kawasaki alla Yamaha è entrato in crisi. Non è tra i favoriti eppure sta faticosamente tornando a galla e prima o poi qualche soddisfazione deve arrivare, anche se in campionato è solo 10º a 228 punti di distacco dal leader.
Potrebbero esserci delle sorprese
Dietro ai primi tre c’è una bella fila di underdog, i piloti dai quali ci si può aspettare di tutto, anche il colpaccio. Lo ha già fatto Alex Lowes con la Kawasaki ufficiale vincendo due gare su tre nel primo round del campionato, ma qua e là hanno tirato fuori l’asso dalla manica anche Andrea Iannone che con la Ducati del team GoEleven è anche il primo degli “indipendenti”, seguito da Remy Gardner a tratti velocissimo con la Yamaha del team GYTR GRT, e Danilo Petrucci sulla Ducati del team Barni. Teneteli d’occhio, e tenete d’occhio anche Andrea Locatelli: non ha ancora vinto ma è un martello, va sempre a punti e spesso lotta tra i primi con una Yamaha uguale a quella di Rea. Da buoni italiani non vanno scordati Axel Bassani che intravede la luce dopo le difficoltà seguite al passaggio alla Kawasaki ufficiale, e Michael Ruben Rinaldi con la Ducati del team Motocorsa, a sua volta in ripresa.