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SBK, Scassa "vorrei fare il Pirro della Superbike"

Il 2014 è stato un anno sfortunato per Luca Scassa, risollevatosi, pure con qualche difficoltà, nel 2015 grazie al ruolo di tester ufficiale per l’Aruba.it Racing. Per l’anno prossimo il pilota 32enne punta invece ad un ruolo più simile a quello di Pirro in MotoGP
Rimanere in Ducati...
Terminata la stagione 2015 in qualità di tester ufficiale per l’Aruba.it Racing - Ducati Superbike Team, Luca Scassa punta a riconfermarsi nel ruolo anche per la nuova stagione: il pilota aretino ha infatti pesato pro e contro dell’anno appena trascorso, commentando le delusioni ma anche i successi.
“È stato un anno tutto nuovo - si legge sul sito ufficiale del Mondiale Superbike - Anche per quanto riguarda le gare, visto che era un anno e mezzo che non correvo. In teoria avrei dovuto prendere parte anche al round di Imola, ma visto che dovevo ancora togliermi le viti che mi avevano messo dopo l’incidente del test del Mugello con la MotoGP, ho preferito saltarlo. Se fossi caduto e si fossero piegate, di certo non sarei stato più in grado di correre”.
L’infortunio di Misano, costatogli la partecipazione come wildcard, è stato comunque utili a Scassa per “imparare” un nuovo approccio all’ allenamento in pista: “Dopo ho incominciato a lavorare in un modo un pochino diverso, sia sul fisico che nel cercare di capire la moto durante i test che abbiamo fatto. La cosa bella di Magny-Cours è che ho girato dopo non essere salito in moto per circa 3 mesi, riuscendomi ad allenare il giusto. Mi sono più concentrato sul capire meglio la moto a livello tecnico in pista, visto che praticamente non ci avevo mai corso”.
“Sono andato a Magny-Cours senza aspettative
- continua Scassa - pensando solo di volermi divertire e dimenticandomi di qualsiasi tipo di problema o infortunio precedente. È andata relativamente bene perché riuscivo a stare tra i primi dieci già in qualifica mentre in Superpole, sul bagnato, ho chiuso al sesto posto. Purtroppo in gara 1 abbiamo sbagliato gomma, altrimenti saremmo potuti rimanere con Camier, che ha chiuso quinto. In gara 2 abbiamo chiuso nella top 10, riuscendo nel finale a girare più forte di Canepa il quale era più o meno il mio riferimento in termini di prestazioni, vista l’ottima stagione da lui disputata.”
Scassa guarda ora alla prossima stagione che, con ogni probabilità, ha per lui in previsione, ancora, il doppio ruolo:  Ho parlato con il team e Ducati e l’intenzione è quella di rifare come quest’anno, cioè sviluppo della moto e tester, insomma quello che fa Pirro in MotoGP. Il Pirro della Superbike insomma, o come fare lo Stoner della Superbike anche se ovviamente non oso mettermi a confronto con lui (ride). Farò inoltre qualche wildcard come Imola, Misano e Magny-Cours, perché quello francese è il secondo mercato di riferimento per Aruba e l’azienda ci tiene a schierare tre moto”
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