SBK: Rea chiude i test davanti a Petrucci, novità tecniche per Bautista
Il pilota ternano ha comandato la sessione del mattino nel day-2: grandi miglioramenti anche nel feeling grazie a un differente set up meccanico ed elettronico. Il campione del mondo in carica ha portato in pista una nuova forcella
Rea è stato il più rapido nei test di Aragon, ma Danilo Petrucci ha tutti i motivi per sorridere, dato che il suo distacco è stato di soli 67 millesimi e il ternano finalmente sente la moto in mano. I tempi quindi sono frutto di buone soluzioni trovate, e non di un attacco al cronometro. “Abbiamo fatto diverse comparative di elettronica e assetto e abbiamo trovato quello che cercavamo. Ora riesco a essere veloce anche con gomme nuove, questo sarà importante per il weekend di gara”.
Petrux subito in palla
La prima parte della sessione ha visto Danilo autore del miglior tempo in 1’49″168, circa 2 decimi meglio del best lap siglato da Toprak Razgatlioglu nella Superpole Race dell'anno scorso. Dietro al pilota di Barnabò si è piazzato lo stakanovista Iker Lecuona (+0298), che terminati i test si è messo in viaggio per Barcellona, dove il team LCR lo aspetta per il Gran Premio di Catalunya di MotoGP. Terzo tempo per Alvaro Bautista, che con la sua Panigale V4R ha chiuso la mattinata a 435 millesimi da Petrux.
Jonathan Rea, al suo primo e unico giorno di test rimasto per regolamento, ha accusato 771 millesimi di ritardo dal leader per il quarto tempo. Alle sue spalle la Ducati di Michael Ruben Rinaldi e la Honda di Xavi Vierge.
Nordirlandese al top
Nella sessione pomeridiana, Rea ha stampato il miglior tempo in 1’49″101 davanti a Bautista, che ha replicato al millesimo il tempo mattutino di Petrucci. Alle loro spalle la Kawasaki guidata da Alex Lowes, che ha pagato ben 690 millesimi a Jonathan. Prima cinquina della classifica pomeridiana completata dalla Honda di Vierge e dalla Ducati di Rinaldi. Ancora attardate le BMW: tanto quella di Redding che quelle di Gerloff, Baz e van der Mark.
Le novità in pista
Le prove non hanno portato grandi miglioramenti per la casa dell'elica, che si è concentrata principalmente sul telaio, e anche Honda non sembra avere fatto molti passi in avanti. Chi appare sempre in vantaggio sulla concorrenza è Ducati, che con Alvaro Bautista ha provato una nuova forcella Ohlins. La nuova sospensione fornisce un identico sostegno, ma è più “morbida” nei movimenti laterali.