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SBK, Jonathan Rea fa autocritica: "A Phillip Island ho indicato la direzione sbagliata"

Il pilota nordirlandese è stato superlativo nella gara del sabato, ma sull'asciutto non ha avuto buone prestazioni. "Nella seconda gara lunga eravamo molto indietro, anche se avevo risparmiato la gomma posteriore: un disastro. Ma a Mandalika non si ripeterà"

Dopo i test all'inizio della scorsa settimana, Jonathan Rea sapeva già che non sarebbe stato in grado di competere con l'ottimo Alvaro Bautista sulla sua Ducati sul veloce tracciato di Phillip Island: il cronometro aveva quantificato in circa mezzo secondo il divario tra le due moto. O meglio, tra le più veloci Panigale e il nordirlandese, a sua volta almeno 8 decimi più rapido di Alex Lowes, l'unico pilota Kawasaki realmente comparabile con il sei volte campione del mondo.

Alla luce di queste premesse, nella prima gara del sabato, disputata su pista bagnata, quando Rea è arrivato secondo, non poteva che essere soddisfatto. Ma la domenica, con l'asfalto asciutto, la realtà dei fatti è tornata prepotentemente a galla.

 

Un brusco risveglio

Il talento di Johnny ha tenuto a galla la ZX-10RR nella prima gara, nonostante dei problemi alla cambiata, ma il nordirlandese non si specchia nella buona prestazione e invece fa autocritica per il prosieguo del weekend. "In alcune sezioni siamo stati veloci, ma nel complesso non abbastanza - è stata la sua conclusione-. Ci siamo sbagliati con il set-up e vari altri fattori, come il cambiamento del vento o l'aumento della temperatura delle gomme. Ero molto forte nelle FP3, ma poi non siamo riusciti a mettere insieme i vari elementi. Nella seconda gara lunga eravamo molto indietro, anche se avevo risparmiato la gomma posteriore: un disastro. Ho tenuto linee strette e ho utilizzato tutta la mia esperienza per gestire la gara. Eppure è andata sempre peggio”.

 

Prospettive future

Rea sottolinea però che i problemi non sembrano strutturali. “Sono responsabile della direzione che abbiamo preso. Certo, anche il team ha una certa responsabilità, ma sono guidati da me e prendono decisioni in base al mio feedback. Ho bisogno di guardarmi allo specchio e cercare di capire perché ci siamo incartati. Non mi aspetto che sia lo stesso a Mandalika e per il resto della stagione, possiamo fare molto meglio: la moto non ha funzionato come avrebbe dovuto. Dobbiamo capire cosa è successo, archiviare il problema e ricominciare da capo".

Dopo il difficile weekend in Australia, Rea è al 4° posto in classifica generale, a sole 3 lunghezze dal secondo posto. Il leader del mondiale, Alvaro Bautista, ha però già 31 punti di vantaggio e bisogna iniziare al più presto una rimonta.

 

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