SBK, Ducati "spinge" Petrucci verso il MotoAmerica
Paolo Ciabatti spiega chiaramente la situazione: "Nel mondiale abbiamo già piloti competitivi, negli Stati Uniti no. Se dovessimo esprimere un desiderio, vorremmo che corresse lì, dove tra l'altro troverebbe una situazione tecnica ottima e un buon ingaggio"
In questo finale di 2022 Danilo Petrucci sta sfogliando la margherita sul suo futuro. Da un lato ci sono le sirene del team Barni nel mondiale superbike, dall'altra le certezze dell'impegno nel MotoAmerica, dove quest'anno Petrux ha mancato di poco il titolo.
Cosa succederà
Da quello che emerge dai rumours, in realtà il team Barni sta cercando di organizzarsi con Xavi Fores per la prossima stagione. Una scelta conservativa e sensata, ma è normale che la squadra di Barnabò avrebbe avuto piacere a fare correre Danilo Petrucci tra le sue fila. Data però l'indicazione che arriva da Ducati, non sembra che ci sia la volontà di Borgo Panigale di supportare l'accordo, il che significa anche meno chanches di ottenere un aiuto tecnico di un certo tipo. Le parole di Paolo Ciabatti lasciano poco adito a interpretazioni.
Interessi superiori
Il manager Ducati ha chiarito la situazione davanti ai taccuini della testata tedesca Speedweek. "Barni e Danilo sono amici da molti anni. Ma Danilo, il suo manager Alberto Vergani e Barni sanno anche che nel Mondiale Superbike abbiamo Bautista, Rinaldi e Bassani, tutti possono vincere o salire sul podio. Abbiamo bisogno di un altro pilota che possa fare bene, che possa dimostrare che la Ducati è competitiva? No. Nell'altro campionato, invece, abbiamo bisogno di Danilo, lì non abbiamo un sostituto. Dove avremo più bisogno di lui l'anno prossimo? In America. Non decide la Ducati, ma Danilo. Stiamo solo mettendo sul tavolo cosa possiamo fare per lui negli Stati Uniti. Ha un'offerta dalla squadra, e probabilmente anche da Barni. Se esprimiamo un desiderio, è che guidi in America. Lì trova una squadra molto competitiva. Il Gruppo Warhorse è di proprietà di una famiglia della Pennsylvania di origine italiana che, tra le altre società, possiede un certo numero di negozi di motociclette tra cui Ducati New York. Corrono perché aiuta ad aumentare le vendite di moto. I soldi che può guadagnare in America non possono essere paragonati a quelli che otterrebbe nel Mondiale Superbike. D'altro canto le piste del mondiale sono più sicure, cosa importante anche per Danilo. E correre negli Stati Uniti significa trascorrere molto tempo lì. Puoi volare avanti e indietro, ma non è l'ideale. La mia sensazione è che comunque sceglierà gli Stati Uniti".