Salta al contenuto principale

SBK 2021 Most, scintille in gara 1: Rea cade due volte, Razgatlioglu vince

Il sesto round del mondiale Superbike è partito con una manche da togliere il fiato: Jonathan Rea, leader della classifica, è caduto due volte e non ha raccolto nemmeno un punto; il suo diretto avversario Toprak Razgatlioglu ha vinto con un ultimo giro da brividi e adesso il suo distacco in campionato è sceso da 37 a 12 punti
Che terremoto in gara 1! Il sesto round del mondiale Superbike è partito con una manche da togliere il fiato: Jonathan Rea, leader della classifica, è caduto due volte e non ha raccolto nemmeno un punto; il suo diretto avversario Toprak Razgatlioglu ha vinto con un ultimo giro da brividi e adesso il suo distacco in campionato è sceso da 37 a 12 punti. Sembrava che la lotta per la vittoria dovesse essere un affare privato fra Scott Redding e loro due, con qualche chances in più per il britannico grazie a una Ducati superveloce; invece il sei volte campione del mondo si è trovato in difficoltà con una Kawasaki che tendeva ad allargare le traiettorie e a forza di sbagliare è finito per terra una prima volta. È ripartito cercando di salvare il salvabile ma mentre spingeva per recuperare,  in 11ª posizione, è finito gambe all’aria un’altra volta e la sua gara si è conclusa lì. Per fortuna senza danni personali.

Capolavoro Razgatlioglu
Davanti invece Razgatlioglu è riuscito a riprendere Redding che aveva preso un minimo di margine, all’ultimo giro lo ha superato e il britannico gli ha reso il favore; sembrava fatta, invece il turco ha attaccato una seconda volta, la sua staccata impossibile è riuscita ed è passato primo sul traguardo. Un capolavoro. Redding, secondo, non lo ha apprezzato e anzi si è lamentato ritenendo pericolosa la condotta di gara di “Razga”, ma non ha trovato nessuno disposto a condividere la sua opinione. Il turco è un pilota bravo ed estremamente corretto, lo ha superato senza toccarlo e ha girato stretto alla corda. Davvero non c’è niente da rimproverargli.

Bene Locatelli
Per gli italiani è stata una gara grandissima: è salito sul podio per la seconda volta Andrea Locatelli, sempre più concreto. È al primo anno in Superbike e sta dimostrando di meritare pienamente il posto nella stessa squadra di Razgatlioglu, veloce e per niente incline all’errore. Tenete lo d’occhio, ne vale la pena.
Tenete d’occhio anche Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani, quarto e quinto. Il vincitore di Misano non aveva entusiasmato nelle prove e sembrava in difficoltà, ma per la gara ha tirato fuori il coniglio dal cilindro e si è piazzato stabilmente in quarta posizione; Bassani dal canto suo è stato un gigante, è il primo degli “indipendenti” Ducati – corre con il team M. Motocorsa di Lorenzo Mauri – e sta crescendo gara dopo gara, una delle più belle rivelazioni del campionato. Come lui l’americano Garrett Gerloff, lui pure in un team ”indipendente”, ma su Yamaha; nei primi giri è stato un po’ prudente, forse “bruciato” dall’errore di Assen in cui aveva provocato la caduta di Razgatlioglu alla prima curva, ma quando ha iniziato spingere ha recuperato velocemente. Suo il terzo miglior giro della gara.

Honda discrete
Prestazione discreta per le Honda di Bautista e Haslam, settimo e ottavo davanti a Sykes, attardato da un “dritto” nelle prime battute; d’altronde ha fatto peggio il suo compagno di squadra Michael Van der Mark, caduto al 13º giro così come sono caduti Nozane, Delbianco, Hanika, Unibe, Davies e Lowes uno dietro l’altro nella stessa curva ma senza che ci sia stato un collegamento diretto, e ancora Rabat e Cresson. Al traguardo sono arrivati solo in 14, sarebbe bastato restare in piedi per conquistare almeno un punto.

Questi i primi sei al traguardo in gara 1:

1. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with BRIXX WorldSBK)
2. Scott Redding (Aruba.it Racing – Ducati) +0.040
3. Andrea Locatelli (Pata Yamaha with BRIXX WorldSBK) +13.838
4. Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) +16.650
5. Axel Bassani (Motocorsa Racing) +16.935
6. Garrett Gerloff (GRT Yamaha WorldSBK Team) +17.099
 
Leggi altro su:
Aggiungi un commento