SBK 2021 – 9 gare in 16 giorni, si comincia questo weekend in Catalunya
Si comincia questo weekend a Barcellona con il round di Catalunya e ci sono tutti i motivi per aspettarsi l’ennesimo appuntamento rovente: la lotta per il titolo fra Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, fra Yamaha e Kawasaki, è accesissima: dopo 24 gare i due sono staccati di appena 7 punti
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Dopo la settimana di riposo seguita al round in Francia, il mondiale Superbike si prepara a una maratona pesantissima. Sono in arrivo 9 gare in 16 giorni e potrebbero essere determinanti, perché un calendario così serrato non lascia spazio agli errori. Vietato infortunarsi e vietato cadere in una crisi tecnica perché non c’è il tempo per rimediare.
Si comincia questo weekend a Barcellona con il round Catalunya e ci sono tutti i motivi per aspettarsi l’ennesimo appuntamento rovente: la lotta per il titolo fra Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, fra Yamaha e Kawasaki, è accesissima: dopo 24 gare i due sono staccati di appena 7 punti. La partita è ancora tutta da giocare.
Aria nuova dopo la Francia
Dal round francese però qualcosa è cambiato. Vi erano arrivati appaiati, con lo stesso punteggio, e il turco adesso ha un piccolo vantaggio, ma la questione è un’altra: il reclamo del team KRT nei confronti di Toprak, ”reo” di essere passato per qualche centimetro sulla zona verde nell’ultimo giro della Superpole Race e quindi retrocesso di una posizione a favore del nordirlandese, rischia di avere rotto l’atmosfera amichevole che si era creata. Addio fair play?
Sarebbe un peccato ma di sicuro in Spagna i due se le daranno di santa ragione. Rea gioca in casa, Provec Racing – cioè la sua squadra, che siamo abituati a chiamare Kawasaki Racing Team – ha sede a pochi chilometri dal circuito catalano, la pista gli piace e sa bene come mettere a punto la moto lì; Razgatlioglu più semplicemente è in un momento di forma stellare e la sua moto sembra molto a punto. Il resto l’ho spiegato il suo manager e amico Kenan Sofuoglu: «Mi alleno molto con Toprak e mi accorgo di quanto sia forte anche mentalmente. Venerdì o sabato nelle sessioni di prove non vedi un Toprak estremamente forte ma quando il semaforo si spegne vedi un Toprak imbattibile».
C’è anche un’altra cosa.
«Jonny è un pilota molto esperto ma stai invecchiando, è normalissimo. È successo a me, a Valentino Rossi, a ogni sportivo. Toprak è un pilota di nuova generazione».
Partita a due?
È fra loro due che con ogni probabilità si disputeranno le vittorie. Potrebbe esserci Scott Redding come terzo incomodo, ma il caposquadra della Ducati continua ad alternare belle prestazioni e gare confuse per cui è difficile fare previsioni sul suo conto, così come è difficile farle per Alex Lowes: il compagno di box di Rea va forte ma sbaglia tanto e anche a Magny Cours è incappato in due errori su tre gare. Molto meglio l’affidabilità di Andrea Locatelli che continua ad essere la sorpresa di questo campionato: alla prima stagione in Superbike sta ottenendo risultati notevolissimi e viaggia con costanza fra terzo e quarto posto. Lui sì che è da tenere d’occhio!
Molto più irregolare il cammino di Michael Ruben Rinaldi, capace però di grandi acuti come la vittoria di Misano: la stoffa c’è, forse va lisciata ancora un po’.
D’altronde questo è un campionato nel quale molti sono soggetti ad alti e bassi: dalle due BMW di Tom Sykes e Michael van der Mark a Garrett Gerloff, primo degli indipendenti, così come Alvaro Bautista. Lo spagnolo che il prossimo anno sarà alla Ducati però è condizionato dalla crescita della Honda che sta migliorando, ma non dappertutto. Nella squadra giapponese al suo posto il prossimo anno potrebbe arrivare Iker Lecuona, oggi impegnato in MotoGP con la KTM: se ne parla molto, lui ha detto che il prossimo anno non sarà più in quel campionato ma non è ancora pronto per svelare dove andrà.
A Barcellona, infine, ci saranno un paio di novità che riguardano squadre italiane: il team Pedercini schiererà l’australiano Lachlan Epis a fianco di Loris Cresson mentre il Barni Racing Team e Tito Rabat si sono separati e al fianco dello spagnolo arriverà Samuele Cavalieri.
Si comincia questo weekend a Barcellona con il round Catalunya e ci sono tutti i motivi per aspettarsi l’ennesimo appuntamento rovente: la lotta per il titolo fra Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, fra Yamaha e Kawasaki, è accesissima: dopo 24 gare i due sono staccati di appena 7 punti. La partita è ancora tutta da giocare.
Aria nuova dopo la Francia
Dal round francese però qualcosa è cambiato. Vi erano arrivati appaiati, con lo stesso punteggio, e il turco adesso ha un piccolo vantaggio, ma la questione è un’altra: il reclamo del team KRT nei confronti di Toprak, ”reo” di essere passato per qualche centimetro sulla zona verde nell’ultimo giro della Superpole Race e quindi retrocesso di una posizione a favore del nordirlandese, rischia di avere rotto l’atmosfera amichevole che si era creata. Addio fair play?
Sarebbe un peccato ma di sicuro in Spagna i due se le daranno di santa ragione. Rea gioca in casa, Provec Racing – cioè la sua squadra, che siamo abituati a chiamare Kawasaki Racing Team – ha sede a pochi chilometri dal circuito catalano, la pista gli piace e sa bene come mettere a punto la moto lì; Razgatlioglu più semplicemente è in un momento di forma stellare e la sua moto sembra molto a punto. Il resto l’ho spiegato il suo manager e amico Kenan Sofuoglu: «Mi alleno molto con Toprak e mi accorgo di quanto sia forte anche mentalmente. Venerdì o sabato nelle sessioni di prove non vedi un Toprak estremamente forte ma quando il semaforo si spegne vedi un Toprak imbattibile».
C’è anche un’altra cosa.
«Jonny è un pilota molto esperto ma stai invecchiando, è normalissimo. È successo a me, a Valentino Rossi, a ogni sportivo. Toprak è un pilota di nuova generazione».
Partita a due?
È fra loro due che con ogni probabilità si disputeranno le vittorie. Potrebbe esserci Scott Redding come terzo incomodo, ma il caposquadra della Ducati continua ad alternare belle prestazioni e gare confuse per cui è difficile fare previsioni sul suo conto, così come è difficile farle per Alex Lowes: il compagno di box di Rea va forte ma sbaglia tanto e anche a Magny Cours è incappato in due errori su tre gare. Molto meglio l’affidabilità di Andrea Locatelli che continua ad essere la sorpresa di questo campionato: alla prima stagione in Superbike sta ottenendo risultati notevolissimi e viaggia con costanza fra terzo e quarto posto. Lui sì che è da tenere d’occhio!
Molto più irregolare il cammino di Michael Ruben Rinaldi, capace però di grandi acuti come la vittoria di Misano: la stoffa c’è, forse va lisciata ancora un po’.
D’altronde questo è un campionato nel quale molti sono soggetti ad alti e bassi: dalle due BMW di Tom Sykes e Michael van der Mark a Garrett Gerloff, primo degli indipendenti, così come Alvaro Bautista. Lo spagnolo che il prossimo anno sarà alla Ducati però è condizionato dalla crescita della Honda che sta migliorando, ma non dappertutto. Nella squadra giapponese al suo posto il prossimo anno potrebbe arrivare Iker Lecuona, oggi impegnato in MotoGP con la KTM: se ne parla molto, lui ha detto che il prossimo anno non sarà più in quel campionato ma non è ancora pronto per svelare dove andrà.
A Barcellona, infine, ci saranno un paio di novità che riguardano squadre italiane: il team Pedercini schiererà l’australiano Lachlan Epis a fianco di Loris Cresson mentre il Barni Racing Team e Tito Rabat si sono separati e al fianco dello spagnolo arriverà Samuele Cavalieri.
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