SBK 2019, in Argentina occhio a Kawasaki. Orari TV
SBK news – Cos’era successo lo scorso anno sul tracciato di San Juan Villicum, in Argentina? Ecco quali sono le case costruttrici che nell’anno del debutto avevano dominato la scena e quelle che invece dovranno puntare a migliorare le proprie prestazioni
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Nel mirino la "verdona"
La scorsa stagione è entrato in calendario il round dell'Argentina sul nuovo circuito di San Juan Villicum, qui Jonathan Rea era arrivato già da campione in carica, esattamente come capiterà questo fine settimana. Il pilota di Kawasaki aveva firmato una bella doppietta, ma la casa di Akashi era salita sul podio anche con Toprak Razgatlioglu, che aveva chiuso al terzo posto in Gara 1, e che quest’anno punterà a vincere come fatto già a Magny-Cours.
L’antagonista di Kawasaki sarà anche qui Ducati, che ècon la vecchia Panigale, era salita per tre volte sul podio: in Gara 1 Marco Melandri era arrivato secondo, mentre in Gara 2 Xavi Fores aveva replicato il piazzamento dopo essere stato al comando nei primi otto giri, con l’italiano che era arrivato al traguardo in terza posizione. La casa di Borgo Panigale aveva conquistato la pole position, con Melandri e il suo tempo sul giro era valso anche il record della pista in 1’39.012.
Entrambe le Yamaha nel 2018 erano arrivate nei primi dieci posti. Alex Lowes aveva tagliato il traguardo in settima posizione in Gara 1 mettendosi alle spalle Michael van der Mark , mentre in Gara 2 Lowes era arrivato sesto e van der Mark nono. La top 10 era stato il miglior risultato Honda a San Juan, conquistata da Leon Camier in Gara 1 e da Jake Gagne in Gara 2. Per la casa tedesca BMW, invece, l’unico pilota che l’anno scorso era sceso in pista a San Juan è stato Loris Baz. Il francese aveva chiuso le due gare in nona e undicesima posizione. Quest’anno Tom Sykes punterà a fare decisamente di meglio.
Non perdetevi il round argentino, ecco gli orari diretta TV su Sky, TV8 e Eurosport.
La scorsa stagione è entrato in calendario il round dell'Argentina sul nuovo circuito di San Juan Villicum, qui Jonathan Rea era arrivato già da campione in carica, esattamente come capiterà questo fine settimana. Il pilota di Kawasaki aveva firmato una bella doppietta, ma la casa di Akashi era salita sul podio anche con Toprak Razgatlioglu, che aveva chiuso al terzo posto in Gara 1, e che quest’anno punterà a vincere come fatto già a Magny-Cours.
L’antagonista di Kawasaki sarà anche qui Ducati, che ècon la vecchia Panigale, era salita per tre volte sul podio: in Gara 1 Marco Melandri era arrivato secondo, mentre in Gara 2 Xavi Fores aveva replicato il piazzamento dopo essere stato al comando nei primi otto giri, con l’italiano che era arrivato al traguardo in terza posizione. La casa di Borgo Panigale aveva conquistato la pole position, con Melandri e il suo tempo sul giro era valso anche il record della pista in 1’39.012.
Entrambe le Yamaha nel 2018 erano arrivate nei primi dieci posti. Alex Lowes aveva tagliato il traguardo in settima posizione in Gara 1 mettendosi alle spalle Michael van der Mark , mentre in Gara 2 Lowes era arrivato sesto e van der Mark nono. La top 10 era stato il miglior risultato Honda a San Juan, conquistata da Leon Camier in Gara 1 e da Jake Gagne in Gara 2. Per la casa tedesca BMW, invece, l’unico pilota che l’anno scorso era sceso in pista a San Juan è stato Loris Baz. Il francese aveva chiuso le due gare in nona e undicesima posizione. Quest’anno Tom Sykes punterà a fare decisamente di meglio.
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