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MotoGP, la Spagna batterà tutti i record?

Nel 2013, su diciotto vittorie assegnate nelle tre classi del Motomondiale, sedici sono state appannaggio di piloti iberici. A Rossi & C. (ma soprattutto Redding, l'unico non spagnolo a vincere quest'anno in Moto2) l'ingrato compito di non fare entrare l'armata spagnola negli annali di storia. Ce la faranno?

Monologo iberico

Lontano anni luce il periodo in cui la Spagna gioiva per le vittorie a ripetizione di Nieto e Tormo nelle piccole cilindrate, o si fermava a piangere la scomparsa dell'astro nascente Santiago Herrero: adesso la terra iberica sforna campioni a ripetizione nella massima espressione a due ruote del motociclismo, la MotoGP, senza disdegnare le categorie minori. Con una frequenza quasi monotona, roba che neanche l'Italia con il trio Rossi-Biaggi-Capirossi è riuscita a scrivere nel recente passato.
 

2013: sedici vittorie su diciotto sono spagnole

Lo dicono le cifre: negli ultimi 6 Gran Premi, cioè dall'inizio della stagione 2013, gli spagnoli hanno monopolizzato il gradino più alto del podio: tre volte Lorenzo, due Pedrosa e una Marquez. In Moto2 il solo Redding, per due volte, si è opposto a Pol Espargaro (due volte primo), Rabat e Terol. In Moto3... beh, si farebbe prima a chiamarla CEV, Campionato Spagnolo di Velocità: hanno vinto infatti Salom per tre volte, due Vinales e una Rins. 
 

En plein iridato?

Sei gare sono poche per sbilanciarsi, ma c'è già chi in Spagna parla apertamente di triplete, mutuando un termine calcistico in voga anche da noi: il sogno è quello di ripetere il 2010, quando si laurearono iridati Lorenzo (MotoGP), Elias (Moto2) e Marquez (Moto3). In tutta sincerità, da buoni italiani, siamo qui ad augurarci il contrario. Anche se, al momento attuale, sperare in un iridato italiano per il 2013 appare molto difficile.
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