MotoGP: domenica si corre a Brno
Dopo le due trasferte negli Stati Uniti, il Motomondiale torna in Europa per il dodicesimo Gran Premio della stagione: a Brno nel prossimo weekend si correrà il GP della Repubblica Ceca. Ecco cosa c'è da sapere e come si presentano i piloti e le squadre all'appuntamento
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MotoGP
Addio Stati Uniti, si torna in Europa
Dopo le due gare negli Stati Uniti, cioè Laguna Seca (esclusiva della MotoGP) e poi Indianapolis domenica scorsa, il Motomondiale non fa pausa e questo weekend torna in Europa per il Gran Premio della Repubblica Ceca. Dodicesimo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP, la gara si svolge sul Circuito di Brno, a pochi chilometri dall’omonima città che è il centro principale della Moravia e la seconda città del Paese dopo Praga. Questo Gran Premio fa parte del calendario del Mondiale ininterrottamente dal 1987, fatta salva l'interruzione del 1992 (l'anno della scissione dalla Slovacchia). In realtà a Brno si corre da molto tempo prima del 1987, ma fino al 1982 le competizioni si disputavano su un percorso stradale nei dintorni della città. Solo nel 1987 venne inaugurato il Circuito di Brno, denominato ufficialmente Circuito Masaryk dal nome del primo presidente della nazione Tomas Masaryk.
Il Circuito Masaryk di Brno
Lungo 5.403 metri, con costanti cambiamenti in elevazione e ondulate curve, il circuito di Brno presenta una grande varietà di situazioni di varia difficoltà che mettono alla prova sia il talento dei piloti, sia le capacità dei progettisti. Completamente riasfaltato nel 2008, da un punto di vista tecnico il tracciato è caratterizzato dalla presenza di un primo tornante (Frantisek Statny) a destra, poi immediatamente dopo c'è una curva a sinistra seguita da un rettilineo di 500 metri circa che comincia in leggera ascesa per poi finire in leggera discesa (formando così una gobbetta). Arrivano poi una chicane sinistra-destra, un rettilineo in discesa, la zona "guidata" detta Stadion e caratterizzata da cinque curve ravvicinate (3 a destra e 2 a sinistra), poi si ha un rettilineo in discesa a cui segue un tornante a destra (Kevin Schwantz). Qui il circuito comincia a salire per arrivare alla seconda chicane sinistra-destra, a cui segue un rettilineo in salita che termina con la curva a S finale.Com'è andata l’anno scorso...
Lo scorso anno era stato Casey Stoner (Honda) a dominare in gara. Dietro un tenace Andrea Dovizioso (Honda), che era salito sul secondo gradino podio, seguito da Marco Simoncelli (Honda). Quarto posto per Jorge Lorenzo (Yamaha), quinto il compagno Ben Spies (Yamaha) e sesto Valentino Rossi (Ducati). Vittoria per Andrea Iannone (Suter) nella Moto2, mentre nella 125cc si era imposto Sandro Cortese (Aprilia).
...e cosa aspettarsi quest’anno
Dani Pedrosa (Honda) sembra proprio aver trovato (finalmente) la via della vittoria. Dopo una stagione da eterno secondo, finalmente lo spagnolo tira fuori le unghie e arriva in Repubblica Ceca non solo con la vittoria nel Gran Premio di Indianapolis, ma anche con la seconda posizione nella classifica mondiale, a soli diciotto punti dal connazionale Jorge Lorenzo (Yamaha), secondo negli Stati Uniti, ma sempre primo nella classifica iridata a quota 225. Casey Stoner (Honda), sofferente nella gara di domenica a causa della lesione ai legamenti del piede destro dopo la brutta caduta nelle qualifiche, sarà ancora alle prese con il dolore. A prendere il suo posto sul podio in America è stato Andrea Dovizioso (Yamaha), che con una impressionante sequenza di risultati positivi sta dimostrando di meritarsi una moto ufficiale (gliela confermeranno a Brno?). Costretto dai medici a uno stop forzato sarà invece Nicky Hayden (Ducati), che vedrà così un altro doppio zero in classifica dopo quello nel GP di casa. Per Valentino Rossi (Ducati) inizia invece ufficialmente il "conto alla rovescia" per ritornare ad essere pilota ufficiale Yamaha: attendiamo però di vedere se manterrà la promessa di impegnarsi e portare risultati positivi prima di andarsene da Borgo Panigale.
Foto e immagini
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