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MotoGP: Colin Edwards, "al giorno d'oggi rischiamo la vita per due soldi"

MotoGP News - Ben Spies ha deciso di ritirarsi dalle competizioni, l'amico e connazionale Colin Edwards dice la sua su questo abbandono prematuro e ne approfitta per lanciare una frecciatina al motociclismo moderno: "non c'è più tanto denaro che gira in questo sport, noi rischiamo la vita facendo questo e quel che abbiamo in cambio sono noccioline"
Secondo Colin, Ben era ancora in crescita
Colin Edwards, veterano della MotoGP, parla del ritiro prematuro di Ben Spies dalle competizioni. Entrambi Texani, hanno passato molto tempo assieme nel paddock e hanno avuto modo di condividere diversi aspetti della loro carriera. Entrambi sono stati formati dal campionato AMA, passando in seguito al mondiale Superbike, dove hanno vinto il titolo (nel caso di Colin, due) e poi hanno fatto il salto nella massima categoria del Motomondiale. Purtroppo per Ben la carriera è terminata in anticipo, dopo un paio di campionati opachi e un'intera stagione di recupero da due infortuni. Chi meglio di Colin può analizzare quello che è successo al "Texas Terror": "è davvero sorprendente, credo che abbia capito che è arrivato il momento di ritirarsi, si è fatto davvero male e la decisione di ritirarsi è condivisibile. Non c'è più tanto denaro che gira in questo sport, noi rischiamo la vita facendo questo e quel che abbiamo in cambio sono noccioline, a voltre nulla di questo sembra avere senso". Più che un'analisi del ritiro del suo amico, quella di Colin è una vera e propria accusa a un sistema che vede sempre più piloti pagare per correre e rischiare la vita pur di mettere in luce il proprio talento. Poi ritorna in tema e parla del talento di Ben: "tutta la scorsa stagione mi è stato davanti, ha sempre guidato in moto ottimo. Credo che l'ascensore stesse ancora salendo per lui". Davvero Ben ha terminato la carriera troppo presto o era davvero finito tutto? Di sicuro rimarrà uno dei talenti più autentici del motociclismo contemporaneo, ma particolarmente sfortunato.
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