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MotoGP - Bautista vs Iannone, polemiche sulla gara di Sepang

Lo spagnolo ha risposto alle dichiarazioni del pilota italiano, che ha affermato di essere stato più veloce nel weekend malese. Sullo sfondo le tensioni in vista di un 2025 molto caldo in casa Ducati

 "Madre mia… Per fortuna ci sono i tempi. Veramente è stato due minuti più veloce di me, ma con un giro in meno. Se al mio tempo togli un giro, per farne diciannove come ha fatto lui, sono stato tre secondi più veloce io… Ed ero infortunato". Questa è la replica nuda e cruda che Alvaro Bautista ha affidato a X, rispondendo a Iannone in merito al gran premio della Malesia dello scorso weekend. Se non capite il perché di tale diatriba non vi preoccupate, vi siete solamente persi le puntate precedenti, che andiamo a riassumere.


La frecciata di Ianna

Dopo la gara, Iannone aveva parlato della propria prestazione e, probabilmente senza intenti polemici, gli era venuto naturale spiegare quale fosse il suo metro di paragone. "Sono stato 15 secondi più veloce di Bautista l’anno scorso con una moto quasi uguale. Inoltre, lui aveva avuto tempo per adattarsi, mentre io ho fatto le valigie e sono venuto qui. Il mio riferimento era Alvaro, non Bagnaia"


Il responso del cronometro

La differenza di tempo in realtà è lievemente differente. Bautista ha corso la Sprint in 20 minuti e 35 secondi, contro i 20'15" di Iannone, mentre nella lunga Andrea è stato più rapido di due minuti con un giro in meno, il che sostanzialmente fa pari e patta. La differenza più importante è nella Sprint, ma due gare non sono mai uguali: la bagarre con gli avversari, le condizioni della pista...troppe sono le variabili in gioco. Meglio guardare alle qualifiche? Non propriamente. Bautista ha girato in 1'59"418 come miglior crono, Iannone in 1'58"183, ma le due moto non erano esattamente allo stesso stadio di sviluppo e - cosa più importante- Bautista era arrivato a Sepang con un'ernia cervicale e una protrusione discale. Insomma, ben acciaccato, anche se aveva avuto il vantaggio di testare la moto in prove private prima della Malesia.


Il 2025 è già iniziato

Insomma, il confronto tra i due non ha molto senso e ripetiamo, probabilmente non era nemmeno nelle corde di Iannone puntare il dito contro Alvaro. Altro discorso - almeno parzialmente- è dire che Andrea stia facendo un po' di pressing indiretto sui vertici Ducati per avere la migliore moto possibile in ottica 2025. La bella prestazione di Sepang suona un po' come uno spot a proprio favore. Della serie: ecco cosa sono capace di fare, l'anno prossimo aiutatemi ad andare forte con una moto all'altezza della Panigale V4R ufficiale. E, nella lotta contro Toprak, a Borgo Panigale uno Iannone ben equipaggiato potrebbe anche fare comodo.

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