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I consigli per iniziare con l'off road: tre suggerimenti per una guida sicura e piacevole

Che posizione bisogna tenere in moto? Come gestire comandi e navigazione? Dal Sardegna Gran Tour Renato Zocchi, Gianluca Serra e Marcello Romano ci danno le giuste "dritte" per affrontare il fuoristrada nel migliore dei modi
La voglia di andare in moto è molta, l'oggetto del desiderio è appena arrivato nelle nostre mani dopo una lunga attesa e ci siamo iscritti a un evento che prevede un po' di fuoristrada, anche se leggero. L'esperienza insomma non è molta e d'altronde un rally turistico come il Sardegna Gran Tour si dichiara adatto ai neofiti. Ma cosa bisogna tenere a mente per superare brillantemente le prime esperienze? Ce lo spiegano Renato Zocchi, pilota e organizzatore del rally turistico a cui abbiamo partecipato nei giorni scorsi, l'apripista Gianluca Serra e l'istruttore di guida Marcello "Buldozzer" Romano.

Occhio a chi apre
Prima di ogni altro partecipante passa sempre l'apripista: è una garanzia sufficiente a farci partire tranquilli. Se il percorso fosse più difficile di quanto previsto o il meteo lo avesse reso impraticabile, l'organizzazione prenderà le giuste cautele: segnalerà il pericolo o organizzerà itinerari alternativi, tendenzialmente non ci manderà laddove rischiamo di rimanere per farci venire a recuperare. Evitiamo di partire davanti a tutti se non abbiamo una discreta esperienza: avere un po' di tracce sul percorso ci aiuterà a capire dove passare e non passare. Non stiamo nemmeno in coda a ridosso della scopa però, giusto per evitare di venire sorpassati di continuo. Andiamo al nostro passo, meglio se in compagnia.

L'occhio vuole la sua parte
In fuoristrada è ancora più importante che sull'asfalto controllare di continuo dove mettiamo le ruote; più si va veloci poi, più si fa fatica a rimediare a un errore o a vedere un ostacolo. Cerchiamo quindi di guardare un po' avanti e un po' vicino, se possibile appena presa una svolta segnalata sulla traccia buttiamo già un occhio a quella dopo e memorizziamola. In questo modo non saremo continuamente portati a controllare il navigatore a scapito della guida e sapremo già cosa aspettarci.

Pronti ma rilassati, anche con il gas
Evitiamo accelerate rabbiose e frenate troppo decise: i chilometri si fanno facendo scorrere la moto e senza mettere di continuo in crisi il grip delle gomme. Cerchiamo di avere sempre la situazione sotto controllo e di disegnare bene le traiettorie. Essere dolci con gas, freno e usare la moto come una lama di coltello da spalmare sulla strada ci renderà molto efficaci.

In piedi e con i piedi
Stiamo morbidi sul manubrio, non aggrappiamoci alle manopole come fossero i rami di una pianta a cui siamo appesi. La moto si guida quasi sempre in piedi e con i piedi, spingendo bene sulle pedane per fare sterzare il mezzo dove vogliamo.

La vecchia regola
Se sei incerto, tieni aperto: tante volte rallentando si rischia di affondare nei problemi. Una discesa che sembra ripida e con un fondo un po' smosso, oppure quella sabbietta che si deposita sulla pista e ci fa chiudere l'anteriore. Prima che sia troppo tardi è meglio dare un po' di gas e lasciare galleggiare la moto sopra i problemi. Sembra difficile da credere, ma lei sa cosa fare, diamole fiducia!
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