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Casey Stoner: "non mi pento di nulla"

Casey Stoner, parla della sua carriera e dei risultati raggiunti, senza alcun rimpianto e fermo nella sua decisione di ritirarsi. Nel futuro dell'australiano c'è la famiglia, qualche gara in auto e un ritorno in MotoGP... ma da spettatore

Casey Ripercorre i momenti significativi della sua storia

La prima intervista di Casey Stoner da "pensionato" (sulle pagine del sito spagnolo motociclismo.es) ripercorre i momenti più importanti della sua carriera e fa capire quanto sia difficile sperare in un suo ripensamento. Casey è finalmente sereno e pronto a vivere una nuova vita con la sua famiglia: "Credo che non ci siano stati momenti più o meno importanti nella mia carriera, tutti hanno un significato. C'è stato solo un punto critico, quando ho capito di aver preso una strada che ha portato alla mia decisione di ritirarmi, ma non posso stabilire un momento preciso della mia carriera nemmeno per questo. Quello che mi ha reso più orgoglioso di me in questi anni è aver avuto mia figlia, ma parlando di sport credo che il secondo titolo mondiale sia stato quello più felice, il primo con la Ducati è stato altrettanto bello ma poi ho avuto molte critiche sulla moto e gli pneumatici, con molta gente che mi è venuta contro. Diciamo che lo scorso anno è stato il più speciale." Mentre la gara più bella della sua carriera è stata l'ultima: "È stato bello salutare tutti a Phillip Island, c'era tanta gente che mi ha appoggiato fino all'ultimo momento, sono gli stessi che c'erano anche nel 2009 quando ho avuto quel malore che mi ha tenuto fuori dalle gare".


I segreti della guida di Stoner non li saprà nessuno

"Non rivelerò a nessuno i miei segreti in moto, me li porterò fino alla tomba. E comunque non sono sicuro del perchè il mio stile sia così veloce, mi sento a mio agio quando la moto derapa e sento il posteriore molto più di altri piloti. Il mio punto debole è sempre stato la frenata e l'ingresso in curva, molti entrano meglio di me, per questo ho dovuto sfruttare la possibilità di aprire prima il gas. Difficile dire se ci sono segreti, a me è sempre venuto tutto in modo naturale"


"Mi sarebbe piaciuto ritirarmi da vincitore"

Nessun rimpianto per Casey: "Non mi pento di nulla, non mi piace guardare al passato e pensare a come sarebbero andate le cose se... guardo al futuro e basta. Non ci sono desideri che non sono riuscito a realizzare, certo avrei voluto vincere l'ultimo mondiale della mia carriera quest'anno, ma le cose sono andate così e sono contento di quello che ho ottenuto questi anni, esco di scena contento." 

"Jorge si è meritato il titolo"

Analizzando il finale di campionato, Casey è abbastanza contento di come si  è concluso: "Dani ha fatto quello che poteva, ma devo riconoscere che Jorge ha fatto un lavoro eccellente durante tutto il campionato e ha meritato questa vittoria. Sono due piloti che rispetto molto, sono stati fra i miei più grandi rivali e abbiamo battagliato fra di noi per molti anni. Ora vedo molto bene Marquez, sono curioso di vedere cosa farà quest'anno, sarà davanti già nella prima parte di campionato." Ora Casey si penserà a fare il papà e a correre con le auto: "Ho in programma altri test con le V8 per aumentare il feeling con la vettura, ci saranno ancora diversi test quest'anno, ma comunque mi farò vedere anche nella MotoGP, verrò a vedere qualche gara per respirare di nuovo l'aria e il calore dei box!"
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