BMW Motorrad GS Trophy, scelti i tre piloti italiani
Da oltre 340, sono rimasti in 50, e il 5 e 6 ottobre si sono sfidati nella fase finale delle selezioni italiane per individuare i tre italiani nella prossima edizione del trofeo che si svolgerà nel Sud-est asiatico dal 28 febbraio al 5 marzo 2016. I tre sono stati scelti alla fine di due giorni di prove molto toste
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Off-Road
Prove di guida, fisiche e di meccanica
Il BMW GS Trophy è una sfida evento che la casa tedesca organizza ogni due anni per gli amanti dell’enduro. Nella prima edizione i cinque team partecipanti hanno portato le loro GS in Tunisia, poi, nel 2010, 10 team hanno attraversato l’Africa settentrionale. Nel 2012, in Cile, i team sono diventati 15; infine, nel 2014 la gara si è svolta in Canada. L'edizione 2016 è in programma nel Sud-est asiatico, dal 28 febbraio al 5 marzo. Per selezionare i tre piloti italiani, tra i 50 pretendenti selezionati tra i 340 che avevano mandato la propria candidatura, lo staff di BMW Motorrad Italia, insieme con il direttore tecnico della BMW GS Academy, il pilota dakariano Beppe Gualini e Kristian Ghedina, ha organizzato alcune prove nella sede della GS Academy, all’interno della tenuta dei Marchesi de’ Frescobaldi, al Castello di Pomino, in provincia di Firenze; i candidati avevano a disposizione alcune BMW R 1200 GS e F 800 GS. Le prove di guida si sono svolte sia su un fettucciato stretto e insidioso, sia su un percorso tecnico composto da salite, discese, curve in contropendenza per valutare le capacità tecniche dei partecipanti. Oltre alla guida, è stata valutata anche la conoscenza delle parti tecniche della moto: novità rispetto alle scorse edizioni, nell’ultima prova speciale di quest’anno, i partecipanti hanno dovuto riassemblare i pezzi di una moto smontata. Le prove della prima giornata sono state 4 in totale e la giornata si è conclusa con un test fisico, una vera e propria corsa campestre di circa 5 km. Nella seconda e ultima giornata i candidati si sono sfidati in un’ulteriore prova tecnica di guida e in un test di orientamento lungo le colline intorno al Castello di Pomino; la prova finale è stata una “group task” studiata per verificare le dinamiche all’interno di un gruppo, la resistenza sotto stress fisico e le doti di leadership. Alla fine i tre selezionati sono Mattia Ferrari (22 anni da Scandiano, RE), Giovanni Sala (42 anni da Piacenza) e Massimo Doretto (50 anni da Fiorano, MO).
Il BMW GS Trophy è una sfida evento che la casa tedesca organizza ogni due anni per gli amanti dell’enduro. Nella prima edizione i cinque team partecipanti hanno portato le loro GS in Tunisia, poi, nel 2010, 10 team hanno attraversato l’Africa settentrionale. Nel 2012, in Cile, i team sono diventati 15; infine, nel 2014 la gara si è svolta in Canada. L'edizione 2016 è in programma nel Sud-est asiatico, dal 28 febbraio al 5 marzo. Per selezionare i tre piloti italiani, tra i 50 pretendenti selezionati tra i 340 che avevano mandato la propria candidatura, lo staff di BMW Motorrad Italia, insieme con il direttore tecnico della BMW GS Academy, il pilota dakariano Beppe Gualini e Kristian Ghedina, ha organizzato alcune prove nella sede della GS Academy, all’interno della tenuta dei Marchesi de’ Frescobaldi, al Castello di Pomino, in provincia di Firenze; i candidati avevano a disposizione alcune BMW R 1200 GS e F 800 GS. Le prove di guida si sono svolte sia su un fettucciato stretto e insidioso, sia su un percorso tecnico composto da salite, discese, curve in contropendenza per valutare le capacità tecniche dei partecipanti. Oltre alla guida, è stata valutata anche la conoscenza delle parti tecniche della moto: novità rispetto alle scorse edizioni, nell’ultima prova speciale di quest’anno, i partecipanti hanno dovuto riassemblare i pezzi di una moto smontata. Le prove della prima giornata sono state 4 in totale e la giornata si è conclusa con un test fisico, una vera e propria corsa campestre di circa 5 km. Nella seconda e ultima giornata i candidati si sono sfidati in un’ulteriore prova tecnica di guida e in un test di orientamento lungo le colline intorno al Castello di Pomino; la prova finale è stata una “group task” studiata per verificare le dinamiche all’interno di un gruppo, la resistenza sotto stress fisico e le doti di leadership. Alla fine i tre selezionati sono Mattia Ferrari (22 anni da Scandiano, RE), Giovanni Sala (42 anni da Piacenza) e Massimo Doretto (50 anni da Fiorano, MO).
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